Agitu Gudeta Ideo avrebbe compiuto 43 anni a breve. Etiope, fuggita dal suo Paese, dal 2010 viveva in Trentino, alla guida dellโazienda La Capra Felice, attivitร da lei fondata con perseveranza a partire dal recupero di un terreno abbandonato, in montagna, che in questi anni ha ripreso a vivere diventando esempio di impresa virtuosa e inclusiva, e per questo simbolo di integrazione e amore per il territorio. Nel pomeriggio del 29 dicembre la sua storia si interrompe bruscamente: Agitu รจ morta, uccisa in modo violento allโinterno della sua abitazione, in valle dei Mรฒcheni. I carabinieri segnalano lesioni alla testa, al medico legale spetterร chiarire le dinamiche del decesso, che si configura con certezza come omicidio. Le attenzioni degli inquirenti si sono subito concentrate su un giovane che lavora in azienda, mosso da recenti screzi per questioni economiche. E nella notte, nel corso di un interrogatorio, il pastore ghanese sospettato ha ammesso la sua colpevolezza davanti ai carabinieri e al magistrato, riconducendo il delitto a uno stipendio non corrisposto. In passato l’imprenditrice, pur molto apprezzata da tante persone della comunitร locale, aveva ricevuto reiterate minacce (finanche attentati allโazienda e alle sue capre), a sfondo razziale, che allโinizio del 2020 avevano portato a una condanna per lesioni il responsabile degli insulti denunciati dalla pastora (ma in quella sede, il Tribunale di Trento rifiutava di convalidare lโaccusa di stalking finalizzato alla discriminazione razziale, nonostante le parole chiare di Agitu: โMi insultano, mi chiamano brutta negra, dicono che me ne devo andare e che questo non รจ il mio posto“).
La morte di Agitu desta sconcerto, non solo tra le associazioni e le persone che lโhanno sempre sostenuta. Condannando l’efferatezza del suo omicidio, qui preferiamo parlare del lavoro che ne aveva fatto un simbolo cosรฌ brillante di imprenditoria sana e coraggiosa, alle prese con un mestiere fatto di fatica com’รจ quello della pastorizia. A Trento – dove ha anche conseguito una laurea in Sociologia – Agitu era arrivata per sottrarsi alle violenze del suo Paese, minacciata per il suo attivismo contro gli espropri illegali di terreni agricoli da parte del governo etiope (la diffusa pratica del land grabbing), per favorire le multinazionali delle monocolture intensive. E La Capra Felice รจ stata dimostrazione delle potenzialitร di un lavoro mirato a valorizzare il territorio, la sua storia e lโimpegno dei piccoli che unendo le forze possono ritagliare opportunitร di crescita sostenibile per sรฉ e per gli altri, fondate su competenza, visione e inclusione. โCi sono tantissimi terreni che non vengono coltivati in queste montagne trentine e possono diventare un’occasione importante sia per i giovani migranti che per i ragazzi italiani che stanno cercando un lavoro. Potrebbero mettersi assieme, creare delle piccole cooperative dove tutti offrono le proprie capacitร , dalla forza fisica alla propensione per il marketing. ร un progetto che voglio portare avanti e mi sono giร messa la lavoroโ, aveva dichiarato in passato al quotidiano Le Dolomiti.
Lโobiettivo dichiarato era quello di promuovere una microeconomia locale in grado di valorizzare il territorio e chi lo abita. Nella sua azienda biologica, a Maso Villata (localitร Frassilongo), Agitu allevava capre pezzate di razza Mochena, autoctona del territorio, ma a rischio estinzione (partita con 15 capi, oggi lโazienda ne conta 180, tra capre di razza Mochena e Camosciata delle Alpi, oltre a 50 galline ovaiole). Partendo dal recupero di un terreno abbandonato, aveva ristrutturato anche un vecchio edificio presente nel fondo, facendone un caseificio. Da qualche tempo i suoi prodotti โ formaggi a latte crudo stagionato naturalmente in caneva, yogurt, creme e cosmetici a base di latte di capra – erano reperibili anche nel centro di Trento: a giugno, in piena pandemia, Agitu inaugurava in piazza Venezia la prima Bottega della Capra Felice. E due mesi fa, proprio in negozio, riceveva la Bandiera verde di Legambiente, per la โdeterminazione e passione nel portare avanti unโimportante esempio di difesa del territorio, di imprenditoria sostenibile e di integrazioneโ.
Niente da mostrare
ResetNo results available
ResetNo results available
Resetยฉ Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati