Tendenze

Basta piatti ipercremosi, liberiamoci dalla dittatura della Carbocrema

Sempre piรน paste risottate e piatti ipercremosi: รจ la nuova tendenza misurabile con l'indice della Carbocrema. Ovvero della ipercremositร  voluta a ogni costo (a partire proprio dalla Carbonara). Ma possiamo ribellarci a questa sorta di nuovo pensiero unico e ce la faremo. Forse

  • 26 Gennaio, 2024

Cโ€™รจ una relazione tra il mood prevalente di un Paese e la sua alimentazione? Io ho sempre pensato di sรฌ, anche per la smodata importanza che attribuisco al cibo nella vita (anche voi, altrimenti non mi stareste leggendo su questa rivista al cibo dedicata), ma non riuscivo a mettere insieme i pezzi, a trovare un nesso causale.

Dittatura della Carbocrema

In questi ultimi tempi forse ho trovato una correlazione, non scientifica ma interessante, che chiamerรฒ lโ€™Indice Carbocrema, IC: tanto piรน un Paese รจ in crisi e si percepisce in declino, tanto piรน i suoi abitanti prediligeranno unโ€™alimentazione basata su un confort food inutilmente cremoso e pesante, da minuscole consolazioni e spropositati grassi, la carbocrema appunto.ย 

Sul declino e la sua percezione non ci sono dubbi, lo ha scolpito a inizio dicembre il rapporto Censis 2023, che recita: โ€œIntrappolati nel mercato dellโ€™emotivitร : per lโ€™80% degli italiani il paese รจ in declino, per il 69% piรน danni che benefici dalla globalizzazione, e adesso il 60% ha paura che scoppierร  una guerra mondiale e secondo il 50% non saremo in grado di difenderci militarmente. Ripiegati nel tempo dei desideri minori: non piรน alla conquista dellโ€™agiatezza, ma alla ricerca di uno spicchio di benessere quotidianoโ€.

L’invasione delle mangerie

Un benessere quotidiano piccolo piccolo che, nella rappresentazione social del food porn onnipresente, ma anche nellโ€™offerta delle mangerie che hanno occupato i centri storici, prende la forma di piatti โ€œipercremosiโ€, tanti, abbondanti, che alterano gli esami del sangue solo a guardarli. Piatti che ostentano quanto sono abbondanti, ottundenti (le coronarie e i sensi), porcelli piรน che buoni, perchรฉ servono a tranquillizzare e ostentare tranquillitร . Abbiamo vissuto un Natale tamarro, simboleggiato dallโ€™orribile albero di scatole Gucci in Galleria a Milano: lโ€™accordo dello spartito estetico lo danno i trapper, poveri o ex o presunti tali che devono ostentare che ce lโ€™hanno fatta, con loghi sempre piรน assurdamente grandi ed evidenti, che rendono ogni capo imbarazzante per chi abbia unโ€™estetica evoluta.

Il “poveraccismo” a tavola

Questo poveraccismo a tavola, il ritorno di Remo e Augusta de Le vacanze intelligenti di Alberto Sordi, proletari che si strafogano mentre attorno a loro tutti i ricchi e colti mangiano sobriamente, prende le forme di una nuova abbondanza cafona, roba cosรฌ cosรฌ ma in quantitร  che non ci si crede e a prezzi bassi, facile per stomaci regrediti allโ€™infanzia e alla povertร , come ho scritto a proposito dellโ€™invasione della cucina romanesca a Milano. La tecnica di cucina che piรน rende lโ€™idea di questa epoca di desideri minori รจ la ormai onnipresente risottatura della pasta, ormai la nuova panna per quanto รจ indiscriminata e paracula. Manca solo il ritorno di un grande classico: i tortellini panna, prosciutto e povertร .

ย Meno ma (molto) meglio

Essendo entrati nel nuovo anno, ci vuole un poโ€™ di speranza, almeno un buon proposito e allora facciamolo: reagiamo alla tamarraggine e alle passioni tristi mangiando magari un poโ€™ meno, ma molto, molto meglio; limitiamo creme e risottature, che si chiama pasta asciutta (non colla, ma asciutta) per una ragione; estendiamo la sobrietร  a tutto il resto.
Ce la faremo, penso di no, ma almeno ci abbiamo provato.

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