Prelibato Cucina in Piazza. Il concept: qualità nella semplicità
Sautè di vongole, impepata di cozze, pescato del giorno. Non è la proposta in lavagna di un ristorantino sul litorale laziale in apertura della stagione estiva, ma solo un assaggio di quello che troveremo da Prelibato Cucina in Piazza. La piazza in questione è quella di Sant’Eurosia, nel cuore della Garbatella storica, tra i rioni più popolari di Roma; e il nome Prelibato non inganna: stiamo parlando dell’ultima sfida gastronomica di Stefano Preli, chef panificatore con una storia che passa da Antonello Colonna, da Giuda Ballerino, dall'esperienza solista (sempre in Piazza Sant'Eurosia, ironia della sorte) dell'Acino Brillo e poi del Pastificio SanLorenzo fino ad arrivare all'apertura del forno-laboratorio Prelibato, nel quartiere di Monteverde.
Cosa succederà quindi dalla prossima settimana (quando è prevista l’apertura alla Garbatella)? Ce lo spiega Valentina Colangelo, compagna e spalla di Stefano, chiamando in causa la filosofia che contraddistingue l’esperienza Prelibato: “qualità nella semplicità”. L’idea è quella di ampliare l’offerta di un nome ormai consolidato sulla scena capitolina sperimentando nuove tipologie in cucina, potenzialmente declinabili all’infinito (perché non aspettarsi in un prossimo futuro una gelateria o un concept gourmet sempre a marchio Prelibato?). Per ora si comincia con la cucina di pesce, quella più verace e autentica, in un quartiere popolare che vedrà sorgere un’osteria che fa della semplicità il suo cavallo di battaglia, pur offrendo qualità, ambiente e servizio curati nel minimo dettaglio.
Il ristorante stagionale. La sala in piazza e un format in evoluzione
Cinquanta coperti che potrebbero facilmente diventare sessantacinque e una peculiarità tutt’altro che trascurabile che definisce l’estemporaneità della proposta: nessuna sala tra quattro mura, ma solo una cucina su strada e una bella piazza pedonale che diventa sala, mise en place semplice ma elegante, serate estive da trascorrere all’aperto in un’atmosfera informale e conviviale.
Un “ristorante” stagionale nel vero senso del termine, quindi, che da ottobre dovrà necessariamente rimodulare il suo concept, trasformandosi com’è più plausibile in un laboratorio street food per il consumo da passeggio o in una base ideale per il servizio di catering. Intanto si sfruttano i mesi a venire e tutto è pronto per accogliere i primi commensali di Cucina in Piazza.
Osteria di pesce a buon prezzo. Cosa si mangerà
Una carta snella con poche proposte rigorosamente di mare, tre antipasti, tre primi e altrettanti secondi ispirati alla tradizione (carpacci, caprese di tonno affumicato, spaghetti alle vongole, pasta fresca con il baccalà, pescato giornaliero) ma eseguiti con cura e materie prime di qualità, prezzi abbordabili e un conto medio che si aggirerà sui 35-40 euro. In cucina il giovane Tommaso FratiniÂÂÂ (26 anni), già al fianco di Stefano (che non mancherà di supervisionare, dividendosi tra Monteverde e Garbatella) sin dal Pastificio, tra i fornitori le piccole realtà romane e laziali di qualità “perché vogliamo valorizzare la rete dei piccoli che sanno lavorare bene”, ci spiega Valentina.
Quindi la pasta fresca sarà quella di Mani in Pasta – laboratorio artigianale del mercato di Testaccio – il pesce arriverà invece da un banco di fiducia del mercato rionale del quartiere Marconi. Capitolo vini, anche naturali, affidato a una carta breve e prevalentemente laziale – Carpineti, Sant’Andrea, e altri – con qualche incursione nelle Marche sul versante Pecorino e un paio di spumanti. Pane sempre fresco in arrivo dal laboratorio e dolci da forno realizzati in loco, ancora una volta nel rispetto del filone più tradizionale, dalle torte alla frutta alle crostate, al tiramisù.
a cura di Livia Montagnoli
Prelibato Cucina in Piazza | piazza Sant’Eurosia 4, Roma | dall’8 giugno (data probabile) | [email protected]