La Mostra del Cinema 2019
Si concluderà sabato 7 settembre, con l'attesa assegnazione dei Leoni d'Oro ai migliori film e protagonisti in concorso, la Mostra del Cinema di Venezia, giunta alla 76esima edizione. E se i riflettori sono tutti puntati sulle star del red carpet del Lido, numerosi sono i visitatori (addetti ai lavori e non) che si muovono in Laguna per godere dell'atmosfera di uno dei festival del cinema più prestigiosi del panorama internazionale.
E allora è sempre utile stilare un vademecum gastronomico per il visitatore tipo, a spasso per la città tra una proiezione e l'altra (e fino alla fine di novembre c'è tempo per visitare la Biennale d'Arte 2019), in cerca di indirizzi utili per ristorarsi godendo del fascino di Venezia. Dunque, almeno per stavolta, bando ai ristoranti (che presuppongono di avere almeno un paio d'ore di tempo a disposizione). E invece ecco una guida al mangiare veloce a Venezia, da mattina a sera, in 18 indirizzi.
Mangiare a Venezia: i nostri consigli
Torrefazione Cannaregio (Cannaregio)
All'ingresso del Ghetto, la torrefazione con mescita di Maela Galli è una sosta obbligata per gli amanti del caffè, proposto anche nei metodi di estrazione alternativi alla base delle caffetterie specialty (ma moka e cuccuma restano al loro posto). Molto curata anche la carta di tè e tisane. Per una pausa dolce anche lieviti e torte artigianali.
Fondamenta dei Ormesini, 2804 - torrefazionecannaregio.it
Amo (San Marco)
Nell'edificio che fu del Fondaco dei Tedeschi, che oggi ospita uno sfarzoso centro commerciale affacciato sul Canal Grande, i fratelli Alajmo hanno trovato un modo informale, e per tutta la giornata, di esprimere il loro pensiero gastronomico. Bar, pasticceria e bistrot (da Tre Cocotte), Amo è caffetteria con brioche per la colazione, cocktail bar per l'aperitivo, cucina che spazia dalle insalate ai classici della tradizione regionale italiana, alla pizza di casa Alajmo.
T Fondaco dei Tedeschi - San Marco, 5556 - alajmo.it/en/sezione/amo/amo
Impronta Caffè (Dorsoduro)
Si mangia a ogni ora del giorno in questo locale ibrido (nel senso positivo del termine) aperto da più di 10 anni, da colazione al dopocena. Il menu è quello di un bistrot informale che a pranzo propone la cucina di mercato, tra baccalà mantecato in saor con polenta e insalate di mare, taglieri di formaggi e salumi selezionati. Ma si può sempre optare per un buon club sandwich, ottima soluzione spezzafame.
Dorsoduro, 3815 - improntacafevenice.com
Estro – Vino e cucina (Dorsoduro)
Siamo in un locale dallo stile moderno, dove il design pesca tra i bei lavori dei maestri del vetro della Laguna. Qui si mangia e si beve a tutte le ore, approfittando di una cucina che racconta il territorio senza essere banale. Per uno spuntino veloce a base di cicheti gourmet o tramezzini, un aperitivo (guardate la lavagna con la mescita del giorno), una cena più rilassata. Tra il bacaro e il bistrot, con personalità.
Calle San Pantalon, Dorsoduro, 3778 - estrovenezia.com
Orient Experience (Cannaregio e Dorsoduro)
C'è l'intraprendente imprenditore afghano Hamed Ahamadi dietro al “sistema” di ristorazione etnica che ha conquistato Venezia a partire dal 2012, oggi diventato una catena. Collaboratori da tutto il mondo, spesso rifugiati politici, rendono l'esperienza a tavola originale e autentica. Si mangia cibo medio-orientale, anche take away. La variante più raffinata è quella di sudest1401, cucina fusion a Palazzo della Zattere.
Rio Terà Farsetti, 1847 - Pagina Fb
All'Aciugheta (Castello)
Non distante da piazza San Marco, l'Aciugheta è un bacaro fidato aperto ogni giorno della settimana (dalle 9 alle 20.30). Tra i cicchetti del giorno, da accompagnare con un'ombra di vino (e la carta delle etichette merita), uovo e acciuga, baccalà mantecato, polpettine di sarde, pecorino e menta. Ma anche focacce e pizza.
Campo Santi Filippo e Giacomo, 4357 - Pagina Fb
Acqua e mais (San Polo)
Quello del giovane Alvise Tiozzo è un bacaro contemporaneo, che però non tradisce le radici locali. E infatti non manca mai lo scartosso di pesce e polenta, con calamari, gamberi e alici fritte serviti in cono su crema di polenta. Una ghiottoneria da passeggio da non perdere.
Campiello dei Meloni, 1411-1412 - Pagina Fb
Cantine del Vino già Schiavi (Dorsoduro)
Più conosciuto come il Bottegon, il bacato di Fondamenta Nani è in attività da più di un secolo. Ombra de vin e cicchetti, da consumare in piedi tra scaffali ricolmi di bottiglie, sono di rigore. Con qualche sorpresa in menu, come la tartare di tonno con cacao amaro, o il brie con crema di ortiche.
Fondamenta Nani, 992 - cantinaschiavi.com
Risorto (Castello)
Cicchetti d'ordinanza per il bacaro di Campo San Provolo, che gioca invece sulla carta degli abbinamenti alcolici: non solo ombre di vino, ma anche buona selezione di birre e gin. Tutto in un locale microscopico, e sempre molto affollato. Siete avvisati.
Campo San Provolo, 4700 - Pagina Fb
Da Fiore (San Marco)
Non siamo in calle de le Botteghe per la storica trattoria, ma per il bacaro adiacente, nato agli inizi degli anni '90, cicchetteria famosa per il baccalà mantecato su quegli irresistibili crostini croccanti, la sarde in saor, le moeche fritte (in stagione), il fegato alla veneziana e i nervetti con la cipolla. Dalle 9 alle 22, sempre con un buon calice di vino.
Calle de le Boteghe, 3461 - dafiore.it
Ai Rusteghi (San Marco)
Non distante da Rialto, l'enoteca offre una selezione di vini che fa divertire chi ha voglia di bere fuori dall'ordinario. Poi ci sono i cicchetti, anche questi molto originali ed extralagunari: ciauscolo di Visso, filetto di trota affumicato, patè di cinghiale, formaggi scovati in Italia e all'estero.
Corte del Tentor, 5513 - airusteghi.com
La Mascareta (Castello)
Si beve bene con Mauro Lorenzon, vero oste d'altri tempi, che ama intrattenere i clienti, mentre gli propone abbinamenti originali. Pochi tavoli ravvicinati, tante bottiglie e proposta alla mescita sempre interessante, la cucina parla tradizionale, e non solo. Sempre presenti ostriche, e tanto tanto gin.
Calle Lunga Santa Maria Formosa, 5183 - ostemaurolorenzon.com
Vino Vero (Fondamenta de La Misericordia)
Ancora un consiglio per bere, un bacareto piccolo, ma ben organizzato che serve anche cicchetti creativi. Ma il plus della casa è la selezione di vini naturali e biodinamici, raccontati dai titolari, prodighi di consigli.
Fondamenta Misericordia, 2497 - vinovero.wine
Vini da Gigio (Cannaregio)
Altro indirizzo valido per gli amanti del vino, il locale è anche una buona opportunità per gustare specialità della Laguna, dall'anguilla alla griglia alle moeche fritte. A un piatto di spaghetti con caparossoli (le vongole) per quando la fame si fa sentire davvero.
Calle Stua, 3628A - vinidagigio.com
Wildner (Castello)
Qui si mangia anche seduti, con l'opzione della veranda affacciata su riva degli Schiavoni, con vista sull'isola di San Giorgio. In carta i classici: sarde in saor, fegato alla veneziana, baccalà mantecato, pescato del giorno.
Riva degli Schiavoni, 4161 - hotelwildner.com/it/ristorante
Vecio Fritolin (Santa Croce)
Il tempio della cucina tradizionale veneziana guidato da Irina Freguia vale una deroga all'idea del pasto mordi e fuggi. Dell'insegna si percepisce la storia, ma la cucina, pur legata al territorio, è piacevolmente alleggerita e moderna. Con servizio, coordinato dalla patronne, che funziona a dovere.
Calle Regina, 2262 - veciofritolin.it
Taverna al Remer (Cannaregio)
Dall'aperitivo al dopocena, il Remer (che è anche osteria dal fascino tradizionale) è l'indirizzo giusto per finire la giornata con un buon gin tonic. Un posto per stare totalmente isolati, ma di fronte a Rialto: magia!
Cannaregio, 57101 - alremer.it
San Giorgio Cafè (Isola di San Giorgio)
L'ultimo suggerimento vi porterà a esplorare la Laguna in direzione Isola di San Giorgio, dove la Fondazione Cini ha di recente affidato la proposta di ristorazione a Filippo La Mantia, in uno spazio operativo da mattina a sera (ma si cena solo il venerdì e sabato, fino alle 22). Con bella terrazza vista Venezia.
Isola di San Giorgio - sangiorgio.cafe