I Bassotti romagnoli di Carlo Lucarelli, massimo esperto del brivido (e non solo!)

1 Mar 2024, 16:17 | a cura di
Il re del giallo italiano ci regala un ricetta quasi dimenticata, facente parte della tradizione della sua famiglia

Sul numero di questo mese del Gambero Rosso potete trovare una lunga intervista a Carlo Lucarelli che rivela il suo lato da buongustaio.
Tra le tante cose, ci ha anche raccontato di un piatto in via d’estinzione: i “bassotti” romagnoli, di cui Carlo è uno degli ultimi eredi. La sua famiglia si tramanda la ricetta da generazioni e ancora oggi viene preparata per le grandi occasioni.

Carlo Lucarelli ci insegna a preparare i bassotti

Siamo andati a casa di Carlo Lucarelli per cucinare insieme questo piatto molto particolare a base di tagliatelline all’uovo, brodo, burro, parmigiano e noce moscata.

Il procedimento è davvero singolare perché la pasta fresca ancora cruda viene adagiata a strati nella pirofila alternata da burro a tocchetti, parmigiano grattugiato e un nonnulla di noce moscata. Dopo una prima veloce passata sotto il grill del forno viene ricoperta di brodo di carne e rimessa in forno per 20-25 minuti a 200 gradi, fino a che il liquido non si è completamente assorbito e si è formata una deliziosa crosticina.
Una ricetta di pasta al forno chiamata “bassotti” - ma all’epoca era a base di lasagne - si trova già nello Scalco prattico di Vittorio Lancellotti del 1627 e da allora non se ne hanno altre notizie fino al Novecento.
Oggi i bassotti sono praticamente scomparsi dalle nostre tavole e anche in Romagna sono molto rari, ma rimangono un piatto eccezionale, tutto da provare.

 

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