Da Tinder a Dindr
Ormai da qualche anno, Tinder è una delle app di incontri più famose e diffuse fra utenti di ogni età e provenienza. Il funzionamento è semplice: si inseriscono le proprie preferenze, si guardano le foto degli altri iscritti, e si clicca. A destra, se si è interessati all'altra persona, a sinistra per proseguire con la ricerca. Semplice, immediato, intuitivo. Un sistema che ha fatto il giro del mondo e che ha spianato la strada a tante altre applicazioni simili, pensate per mettere in comunicazione le persone e, chissà, magari far nascere una possibile storia d'amore. L'ultima evoluzione di Tinder si chiama Dindr, ed è un'app che per la prima volta coniuga il mondo dei siti di incontri con quello della gastronomia. Come? Con un sistema in grado di monitorare i gusti di ogni utente, e mettere in contatto fra loro foodies amanti della stessa tavola.
Gli incontri fra foodies
In origine, Dindr era nata ad Austin come app per recensire i ristoranti, con lo stesso sistema di Tinder (destra per una cucina interessante, sinistra per continuare la ricerca). Dopo le valutazioni, gli utenti organizzavano incontri per mangiare insieme, un modo per poter assaggiare più pietanze, condividere il momento del pasto e dividere anche le spese. Ma da una cena di gruppo a un appuntamento galante il passo è stato breve, e così i diversi iscritti hanno cominciato a utilizzare l'app (a breve una dating app a tutti gli effetti) per andare alla ricerca dell'anima gemella. All'insegna del gusto. I creatori di Dindr hanno deciso così di cambiare format e iniziare a organizzare appuntamenti suggerendo 3 ristoranti per ogni coppia che ha un match – ovvero una combinazione – su un dato orario e un tipo di cucina. Dunque, se due utenti hanno voglia di cucina cinese, e sono entrambi liberi per le 21, il sistema indica loro tre ristoranti, individuati tramite Yelp e Tripadvisor, e lascia la coppia libera di chiacchierare un po', prima di decidere se cenare insieme o meno.
Le regole
A differenza di Tinder, però, Dindr ha delle regole più ferree, pensate per garantire incontri immediati, scelti con maggiore cura e selezionati con più attenzione. Insomma, niente più conversazioni lunghe e molto spesso vane, portate avanti per giorni senza poi ottenere un appuntamento, e niente chat aperte con più persone. Gli utenti possono accedere all'app solo alle 12, alle 15 e alle 19: in questi orari, possono scorrere i diversi profili, avendo però accesso solo a un match alla volta. Se i due non vogliono vedersi, la chat si auto-elimina, e per quel giorno non si possono fissare altri appuntamenti. “Vogliamo che la nostra community passi meno tempo sullo schermo e più tempo faccia a faccia”, ha dichiarato Zachary Casler, CEO e co-fondatore dell’app, che aggiunge: “Condividere gusti simili aiuta a creare relazioni forti; quando condividi un pasto, ti connetti all’altro in un modo che ha dimostrato di poter resistere alla prova del tempo”.
Dindr sarà disponibile per Apple solo per alcune città selezionate degli Stati Uniti, a partire dal prossimo 26 gennaio. L'applicazione arriverà anche in Italia?