Lo chef Igles Corelli lancia il suo primo gin. Si chiama “Igles” e promette di essere uno spirit di alto livello. «Ci abbiamo messo due anni per scegliere le migliori botaniche», commenta Baldo Baldinini, titolare della Di Baldo Spirits con cui lo chef ha collaborato per la realizzazione del prodotto che verrà distribuito nel giro di due mesi in enoteche, negozi specializzati e ristoranti. «Non sarà distribuito nella gdo», tiene a specificare Corelli, e poi continua: «è un prodotto di alto livello e lo userò anche per sfumare il mio risotto (sorride, ndr)». La prima tiratura è di un migliaio di bottiglie circa per testare l’approccio sul mercato.
Com’è il gin Igles
Le ventotto botaniche scelte rimangono segrete, ma i sentori ricordano gli agrumi: «Baldo ha fatto questa scelta prendendo spunto dalle composizioni dei miei piatti che tendono spesso ad aromi agrumati», spiega Corelli. Allo sprint acido e profumato, sono state aggiunte note di «botaniche mediterranee come rosmarino, salvia, origano e un 30% di sentori orientali come resine ed estratti floreali. Posso dire che ci sono anche note di cannella», spiega Baldinini che è il “naso” di questo progetto. «Baldinini è stato lungimirante: ha analizzato la mia cucina nei minimi particolari e ha fatto una cernita di sentori che potevano piacermi. Ci sono anche l’anice stellato e il cardamomo», aggiunge Corelli.
L’etichetta del gin Igles
Il design dell’etichetta ricorda la grafica dei manifesti futuristi: «Sono un amante del futurismo, non come concetto in sé ma come grafica, mi piacciono i caratteri stampa usati e da lì ho dato lo spunto al creativo di Di Baldo, Gigi Maggiore, per sviluppare un’etichetta che più mi rispecchiasse». Rosso Ferrari è il colore predominante: «Il colore che da sempre mi contraddistingue», dice Corelli, su base trasparente: è stata scelta una bottiglia in vetro extra trasparente e tappo in vetro rigorosamente rosso.