Il successo del Mercato Centrale. Da Roma a I Gigli
Da un paio di mesi se ne parla come della grande novità estiva del Mercato Centrale. E di fatto l'inaugurazione che il prossimo 12 luglio esporterà a Venezia la fortunata formula ideata da Umberto Montano per il mercato di San Lorenzo a Firenze (bissata un anno fa a Roma) promette di essere una piacevole sorpresa per pendolari e turisti in transito alla stazione ferroviaria di Santa Lucia. La prima buona nuova dell'estate 2017 del Mercato Centrale, in verità, è arrivata appena un paio di settimane fa, con l'esordio di Ai Banchi al primo piano del centro commerciale I Gigli di Campo Bisenzio, subito fuori dal capoluogo toscano. Un altro modo di concentrare l'artigianalità dell'enogastronomia locale e made in Italy in uno spazio solitamente bollato come il regno dei fast food per eccellenza. E invece, in Corte dell'Oste, si può scegliere tra la pizza di Pier Daniele Seu e i Trapizzini di Stefano Callegari, i ravioli cinesi di Aghie Zou, i tartufi di Savini, e molto altro ancora. Perché squadra che vince non si cambia, fatto salvo per qualche riposizionamento del caso. A Venezia, invece, l'assetto si preannuncia ancora diverso: per la seconda volta (dopo l'apertura alla Cappa Mazzoniana di Termini) le “botteghe” del Mercato Centrale approdano in stazione, peraltro una delle più frequentate sul territorio nazionale, ma, almeno per i primi tempi, in formazione inedita, e temporanea.
Il Mercato Centrale Firenze. A Venezia
Nello spazio della Piazzetta Interna di Santa Lucia (lato binari regionali, 15-21, ma con accesso diretto dalla città, “superato il ponte di Calatrava, ci vedi subito”, conferma Montano) il Mercato Centrale di Firenze va in tour, con una selezione di food truck di generi diversi che servirà a sondare il terreno in vista di un progetto stanziale. Di cui appunto è tutta da verificare la fattibilità, perché l'approccio di Montano alla scalabilità del format resta lo stesso di sempre: procedere a piccoli passi per non intaccare l'autorevolezza conquistata sul campo dal brand (per dirne una, quest'anno il premio Novità della guida Roma 2018 del Gambero Rosso è finito proprio all'interno del Mercato di Termini, riconoscendo la felice intuizione di portare in un contesto inedito la cucina di Oliver Glowig). Ma ora concentriamoci su quello che succederà a Venezia tra qualche giorno, sulle finalità, e sui protagonisti di questa trasferta: “Da un anno siamo inquilini di Grandi Stazioni a Roma, e la collaborazione sta dando buoni frutti. Alla città abbiamo offerto un nuovo tetto sociale, contribuendo a riqualificare l'area con un'attività che non è prettamente commerciale, ma mirata a incentivare gli scambi culturali e sociali, integrandosi con il territorio”. Questo è quello che piace al nuovo Ad di Grandi Stazioni, Alberto Baldan, chiamato da qualche tempo a questa parte a ripensare il ruolo delle più importanti stazioni italiane, perché non rappresentino più solo un luogo di transito, ma tornino a distinguersi per valore immobiliare dei fabbricati storici, e qualità aggregative e culturali. E il progetto, appena agli inizi, ha trovato una valida sponda in Umberto Montano, che a Venezia ha accettato una sfida tutt'altro che semplice: “Solo per citare una delle difficoltà che ci siamo trovati di fronte, basti pensare alla trafila burocratica per ottenere i permessi per lo scarico in fognatura, che in città passa attraverso il Magistrato delle acque. Venezia è una città che pone nuove sfide, sotto tanti punti di vista”.
Lo spazio a Santa Lucia. 12 food truck e 400 posti a sedere
Anche per questo si comincia col lanciare un “messaggio temporaneo”, un mercato in movimento che prenderà possesso - dal 12 luglio fino alla fine di ottobre – di una piazzetta di mille metri quadri, all'aperto, con 400 posti a sedere, un palco per attività culturali, musica, show cooking e spettacoli (“almeno un appuntamento al giorno”), e 12 food truck. In pratica, “abbiamo preso le nostre valide botteghe di Firenze, e le abbiamo messe su ruote”. Qualcuna disponeva già di un proprio mezzo itinerante, con altri si è lavorato in sinergia per realizzare degli spazi efficienti e in linea con le esigenze del MC. Tra le conferme gli hamburger di Chianina de La Toraia, la carne di Fausto Savigni, Savini Tartufi, la pasticceria siciliana di Arà, la pasta di Raimondo Mendolia.
E ancora il Fritto di Martino Bellincampi, la porchetta della famiglia Granieri, i tramezzini di Fabrizio Bodini, trippa e lampredotto di Giacomo Trapani. Novità sul versante della panificazione, “perché al pane teniamo moltissimo e avevamo bisogno di un grande prodotto che supportasse tutte le attività. La scelta è caduta sul Panificio Menchetti di Cortona, che produrrà per noi pane da grano Verna, un autoctono toscano”. Al laboratorio toscano anche il compito di realizzare la pizza, a taglio, con la collaborazione del giovane pizzaiolo che a Venezia, sul truck di pane e pizza, ci metterà la faccia: Gennaro Loffredo, anche lui una new entry, in arrivo dalla pizzeria romana Loffredo. In “piazza” anche due spazi fissi, che ospiteranno la birreria e la caffetteria.
Apertura, tutti i giorni, dalle 11 alla mezzanotte: “Potremmo definirlo un food truck festival firmato Mercato Centrale Firenze, con tante attività colleterali, perché il mercato che vende e basta proprio non ci piace”. Ancora qualche giorno e scopriremo come risponderà Venezia.
Mercato Centrale Firenze in tour | Venezia | Stazione Santa Lucia, Piazzetta interna | dal 12 luglio alle 18.30
a cura di Livia Montagnoli