Il razzismo dei cinesi contro le pause pranzo occidentali: "ecco quello che mangiano i bianchi"

3 Lug 2023, 15:23 | a cura di
Spopola l’hashtag #cibodeibianchi in Cina, una sana presa in giro delle abitudini degli occidentali durante la pausa pranzo lavorativa. Ma perché spesso trascuriamo questo pasto? Il motivo è storico

Come vendono i cinesi il cibo occidentale? Triste, blando, poco sostanzioso. Sembrerebbe questa l’idea più diffusa in tempi recenti, scoperta grazie a un trend che sta impazzando sui social network, dove gli utenti prendono in giro i pasti tipici dei bianchi, con l’hashtag #bairenfan, letteralmente #cibodeibianchi. Ma attenzione: si parla di pranzi d’ufficio, e perlopiù diffusi tra i cittadini anglosassoni.

Il trend sui social cinesi contro i pasti degli occidentali

Procediamo con ordine e partiamo dal trend: l’hashtag si è iniziato a diffondere a maggio, su TikTok e altre piattaforme social in voga in Cina, anche se già da inizio anno qualche utente aveva cominciato a postare foto simili. Spuntini veloci, pasti semplici e preparati in fretta, senza cura, schiscette che di certo non mettono appetito, come verdure crude confezionate, insalate senza dressing o sandwich con due fette di pane bianco in cassetta (di quelli industriali, naturalmente) con un paio di fette di prosciutto al centro. Pasti che di certo non descrivono la ricca tradizione occidentale – anche perché stiamo parlando di tanti Paesi diversi con tradizioni gastronomiche uniche – ma che accomunano la maggior parte delle pause pranzo dei bianchi, almeno secondo la percezione dei cinesi. Per onor di cronaca, va specificato che gli utenti si divertono a prendere in giro colleghi di cultura anglosassone, dagli inglesi agli australiani, che per la maggior parte (quando si parla di trend e social network, si finisce per forza per generalizzare) pongono poca attenzione al momento del pranzo, specialmente se fatto in ufficio con poco tempo.

Pausa pranzo in Occidente: poco gusto e niente sostanza

A rendere virale il fenomeno in Cina, la reazione degli utenti, sorpresi non solo del poco gusto delle pietanze ma del loro scarso apporto calorico. Ma di che genere di cibo stiamo parlando? In uno di questi video, si vede una donna su un treno in Europa che scarta una busta di plastica di lattuga e una confezione di prosciutto, et voilà, il pranzo è servito. Molti post raffigurano le verdure crude nei sacchetti in vendita nei supermercati oppure una fetta di pane con prosciutto cotto. I cinesi hanno iniziato a condividere poi le loro esperienze con persone occidentali, creando il fenomeno del #bairenfan. Su Xiaohongshu, social network famoso in Cina, un utente ha raccontato di essere rimasto scioccato dai suoi colleghi australiani in pausa pranzo, che alternavano semplici fette di pane bianco a carote crude, “l’unico impegno è stato quello di metterle nel portapranzo”. Molti altri hanno dichiarato di non riuscire a saziarsi con pasti simili (come dargli torto!). Alla fine, la tendenza è arrivata anche su Twitter, dove è stata condivisa in lingua inglese con l’hashtag #whitepeoplemeals, che in alcuni casi è arrivato a raggiungere i 4.3 milioni di visualizzazioni. “Beh, non c’è niente da replicare” ha risposto un utente bianco con grande ironia.

#whitepeoplemeals e #quittok

Molti hanno associato la scelta di optare per un pasto freddo e poco curato a un altro trend che sta spopolando sui social negli ultimi tempi: il #quittok, le dimissioni in tempo reale sui social, in voga soprattutto tra i giovanissimi. Gli stessi che si ribellano al sistema capitalista, perché dovrebbero perdere tempo per una pausa pranzo d’ufficio spesso troppo breve, da consumare in spazi non adeguati e con un carico di stress che impedisce di godere a pieno del cibo? Quel che è certo è che si sui social cinesi si parla solo di spuntini per il pranzo, e non di vere ricette della tradizione. Secondo la storica del cibo e direttrice di gastronomia della Boston University Megan Elias, il motivo alla base di questa tendenza è puramente storico: “Tra la metà e la fine dell’Ottocento, mentre il Nord del mondo si urbanizzava e industrializzava, cominciarono a nascere nuovi mercati per vendere il pranzo agli operai e gli impiegati” ha dichiarato alla CNN. Una novità che ha standardizzato l’ora di pranzo nelle fabbriche, dimezzandone i tempi, “soprattutto in America sono nati furgoncini per il pranzo e caffetterie a servizio rapido per fornire pasti pronti, freddi, economici e semplici per sfamare i lavoratori”. Eleggendo così il sandwich a pasto per il pranzo per eccellenza, ancora oggi primo pensiero della maggior parte degli impiegati occidentali.

 

 

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