Una storia secolare fissa la data di fondazione della Biscuiterie Jeannette nel 1850. Siamo a Caen, il volto normanno della Francia, e l’aroma di zucchero che pervade l’aria in rue Charlotte-Corday si confonde da più di 150 anni con le vicende della cittadina nel dipartimento del Calvados. La biscotteria sopravvissuta alle due guerre - come amano ricordare da queste parti con un rigurgito di orgoglio patriottico – è ormai a tutti gli effetti considerata un patrimonio della Normandia e delle sue tradizioni gastronomiche. E il motivo è presto detto: qui si producono le madeleine immortalate da Proust, i celebri dolcetti (a forma di conchiglia) della memoria, evocatori dei ricordi d’infanzia del narratore di Alla ricerca del tempo perduto e pretesto scatenante per la stesura dell’opera intera.
Associate al nome di Madeleine Paulmier – forse una cuoca vissuta nel Settecento di Luigi XIV o una pasticcera del XIX secolo – le tortine a base di farina, zucchero, uova, burro e vaniglia sono ancora oggi un apprezzato esempio di pasticceria francese.
Ma lo scorso dicembre la Biscotteria Jeannette è stata messa in liquidazione dal Tribunale giudiziario, la produzione interrotta e i 37 dipendenti (erano 400 nei tempi d’oro degli anni Settanta) licenziati nel giro di un mese. Inizialmente i lavoratori non hanno rinunciato a difendere il proprio impiego, occupando la fabbrica e dormendo tra i macchinari per impedire la vendita; poi l’idea che, a distanza di mesi, sembra destinata a garantire la sopravvivenza di Jeannette: riuniti in cooperativa hanno lanciato un crowdfunding online – sul sito Bulbintown - per raccogliere i capitali iniziali (50mila euro) necessari al rilancio dell’azienda. E l’appello ai ricordi dei francesi ha funzionato.
In migliaia si sono prodigati per aiutare la biscotteria, donando cifre comprese tra 1 e 2500 euro in cambio di un ringraziamento pubblico o piccoli e grandi “ricompense” (come si usa fare in questi casi). I più solidali si sono aggiudicati 60 cesti di pasticceria con i prodotti artigianali dall’azienda o una ricetta elaborata secondo il proprio gusto, per avere la possibilità di creare una madeleine personalizzata. E così è stato possibile doppiare la cifra pattuita, per un ammontare di 100mila euro che daranno forte impulso alla ripresa della produzione.
Qualche giorno fa il giudice ha designato l’imprenditore franco- portoghese (Georges Viana) che guiderà il nuovo corso, e già annuncia una nuova “infornata” di madeleine per febbraio 2015. Auspicando il favore delle banche, che spinte dal favore dell’opinione pubblica dovrebbero presto tornare a finanziare l’attività di Caen.Â