Tanti piccoli produttori si uniscono nel cuore della Sardegna e producono uno dei migliori oli d'Italia da alberi secolari

29 Apr 2024, 10:21 | a cura di
Centocinquanta soci che gestiscono in totale un migliaio di ettari di oliveti. La storia della cooperativa Olivicoltori di Oliena, premiata dalla guida Oli d'Italia del Gambero Rosso

La storia della cooperativa Olivicoltori di Oliena inizia nel 2016 come naturale evoluzione di una prima esperienza cooperativistica fondata nella prima metà del secolo scorso. Una realtà che oggi riunisce molti piccoli produttori dalla variegata composizione sociale che hanno deciso di mettere il loro know how in un unico contesto produttivo e valoriale. L'importanza di fare gruppo e produrre un olio di qualità in un contesto di piccoli produttori ha fatto sì che questa bella realtà sarda conquistasse il riconoscimento come "Cooperativa dell'anno", in partnership con Banca Monte dei Paschi di Siena, ricevendo il premio durante la presentazione della guida Oli d'Italia 2024 del Gambero Rosso. a Verona in occasione del Vinitaly - Sol Agrifood.

La cooperativa e il rapporto con il territorio

Situata nel cuore della Sardegna, in un contesto eccellente per la produzione agricola e, in particolare, olivicola, la cooperativa oggi conta circa 150 soci che gestiscono in totale un migliaio di ettari di oliveti dove vivono anche alberi ultra secolari di grande bellezza. Una realtà che ha alla base una conoscenza del territorio e della produzione olearia che si tramanda di generazione in generazione, ma che è riuscita anche a stare al passo coi tempi puntando su una produzione che esaltasse le peculiarità della varietà autoctona simbolo di questa zona: la Nera di Oliena.

Presente e futuro della cooperativa

Un processo evolutivo che passa anche attraverso le parole di Graziano Pau, presidente della cooperativa: «Come obiettivo principale abbiamo la valorizzazione delle produzioni olivicole locali, da realizzarsi attraverso un percorso valoriale, dove la ricerca della perfezione qualitativa diventa parte integrante di un processo evolutivo, nel quale il concetto produttivo primario si fonde all’unisono con il concetto di sviluppo paesaggistico. Le future strategie saranno improntate principalmente nell’associare l’eccellenza delle produzioni con l’ambiente ed il paesaggio dove il recupero dei beni identitari, che rappresentano la storia e la cultura della nostra collettività, saranno essenziali per la predisposizione e la realizzazione di un processo di sviluppo innovativo che vede la produzione primaria come elemento complementare, in un contesto dove l’accoglienza, ospitalità, racconto del territorio e la degustazione in loco delle eccellenze produttive saranno l’asse portante del processo evolutivo. La nostra idea di sviluppo passa attraverso questo percorso che sarà accompagnato contestualmente anche da una continua ricerca di innovazione e miglioramento delle produzioni. In questo contesto, per esempio, la produzione del patè di bottarga prodotta dalla nostra cooperativa traccia l’inizio un percorso evolutivo, dove l’innovazione affonda le sue radici nel solco della tradizione, sposando produzioni regionali significative per la nostra identità».

L'olio della cooperativa: Iliò

Si tratta di un monovarietale di Nera di Oliena che si mostra potente al naso con una trama aromatica tutta incentrata sulla foglia di pomodoro, lattuga, erbe aromatiche, mela e tratti balsamici. Al palato è delicato nelle sensazioni amare e presenta un piccante elegante, mai invadente e di buona persistenza. Un olio di grande complessità e versatilità che ben si abbina su molti piatti tipici sardi, dai malloreddus alla campidanese ai culurgiones, ma che sa uscire anche fuori dai confini regionali come su una pappa al pomodoro o una pizza marinara.

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