La storia del Monopoly
Alla fine di novembre era arrivata la prima edizione del gioco da tavolo più famoso di tutti i tempi dedicata alla Capitale: a 80 anni dal lancio della prima scatola ideata dalla casa editrice inglese Parker Brothers, per annunciare come si conviene l'uscita del Monopoly Roma, il MAXXI ospitava una partita insolita, su un tabellone grande 10 metri per 10, e dadi giganti. Le pedine? Gli stessi giocatori, le famiglie chiamate a partecipare alla giornata di festa, schivando gli ostacoli e gareggiando per arrivare prime al traguardo, muovendosi tra monumenti e strade della città rappresentati nell'edizione speciale. Inventato all'inizio del XX secolo da Elizabeth Magie, ma lanciato sul mercato per la prima volta solo nel 1935 con le modifiche di Charles Darrow, il gioco ha attraversato diverse epoche, resistendo alle mode che passano, anche in tempi difficili per tutto quello che non è intrattenimento digitale o elettronico. Proprio dal desiderio di restare al passo con i tempi e raggiungere target sempre più specifici, sono nate nel tempo diverse edizioni speciali – spesso in concomitanza con ricorrenze importanti, dal Monopoli Euro per celebrare la nascita della moneta unica a quello dedicato al 150esimo dell'Unità d'Italia, al Monopolino a tema Disney, per i più piccoli - come l'ultima dedicata a Roma (nella versione tradizionale per il mercato italiano, i nomi delle strade sono quelli della Milano anni Trenta), e alle sue attrazioni più celebri. Una strategia commerciale che vorrebbe fondare il suo successo anche sul coinvolgimento delle aziende del territorio, sponsor dell'edizione speciale per accaparrarsi una menzione in pianta, come la storica gelateria Giolitti e il MAXXI stesso.
Monopoly Pizza Game. Un'edizione speciale
Da qualche giorno, e giusto in tempo per gli ultimi regali di Natale, la Hasbro – il gruppo americano che dal 1991 è proprietario del marchio Monopoly e lo distribuisce nel mondo – ha lanciato una nuova edizione speciale... A tema pizza. Il Monopoly Pizza Game, disponibile online a 19,99 dollari e al momento solo in versione inglese, entra nel novero delle personalizzazioni dedicate ai feticci dei tempi moderni (come la Ferrari, Star Wars, gli Avengers), che in passato già hanno esplorato il mondo del cibo, tra M&M's e Coca Cola. E chiaramente ripensa gli obiettivi del gioco per recitare a soggetto. Se la sfida per generazioni di giocatori è sempre stata quella di calarsi nei panni di intraprendenti investitori immobiliari, mandando in rovina gli avversari grazie al proprio fiuto per gli affari, il Pizza Game propone ai contendenti di dimostrarsi avidi collezionisti di pizza.
Come si gioca
Vince chi conquista per primo un numero sufficiente di spicchi per completare una pizza tonda, che sia però composta da fette di diversi colori, ognuno in riferimento a un gusto specifico: pepperoni, vegetariana, al formaggio, pollo al barbecue, spinaci e funghi, alle cipolle... Come da pizzeria american style. E personalizzate sono anche le pedine: la grattugia, una pizza alla pala, la bici per le consegne, un pizzaiolo. Mentre non cambiano le dinamiche di gioco, con carte imprevisti e opportunità che potrebbero portare i più sfortunati a perdere gli spicchi conquistati, e lo spauracchio della casella “vai in prigione” sempre presente. Per il resto il gioco prende forma in un trionfo di dettagli che appassioneranno i pizza lover: le banconote stampate con il volto di un pizzaiolo sorridente, le miniature degli spicchi di pizza, persino la confezione che contiene il gioco, disegnata come fosse un cartone per pizza a portar via. Non stupisce quindi che, per celebrare il lancio, Hasbro abbia commissionato una Monopoly Pizza commestibile: improbabile forse, ma certo ennesima conferma di come la pizza sia diventata un'icona planetaria.