Non solo granchi blu. C'è un nuovo alieno nelle nostre acque: la chiocciola asiatica d'acqua dolce

28 Ago 2023, 17:22 | a cura di
Una nuova razza aliena minaccia le nostre acque. Si tratta della sinotaia quadrata, piccola chiocciolina d'acqua dolce presente in Toscana.

Non c'è solo il granchio blu a colonizzare i nostri mari (e a quanto pare anche i nostri laghi, come quello di Massaciuccoli dove sembrano arrivati alcuni esemplari), una nuova specie aliena minaccia il nostro ecosistema. Si tratta della sinotaia quadrata, piccola chiocciolina d'acqua dolce di origine asiatica che si sta diffondendo in Toscana.

La sinotaia quadrata in Toscana. Una nuova razza aliena

I primi avvistamenti risalgono al 2017, è allora che è stata riscontrata la presenza del mollusco nelle acque dell'Arno e di alcuni emissari in cui ha trovato un habitat favorevole. Meno invasiva del granchio, per l'evidente mancanza delle chele così pericolose, la chiocciolina dalla zona di Empoli è ora risalita fino a Firenze e sta colonizzando altri corsi d'acqua. Introdotta – secondo l'ipotesi più accreditata - volontariamente per usi alimentari, foraggiando un mercato clandestino senza certificazioni sanitarie e regolari documenti fiscali, sta lentamente prendendo piede con conseguenti rischi per il nostro ecosistema e la biodiversità alterando la naturale composizione del popolamento ittico, e procurando allarmi sanitari.

I molluschi, pescati e commercializzati irregolarmente, sono stati oggetto, nel corso del tempo, di analisi da parte delle Asl che hanno riscontrato nel comune di Montelupo, “importanti contaminazioni batteriche” vietandone la raccolta, ma anche la balneazione nelle acque interessate. A seguito di questo anche l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta insieme all'Università degli Studi di Firenze, ha riscontrato invece una importante “contaminazione dei molluschi con microplastiche, forse provenienti dal settore tessile”. I campionamenti delle ultime settimane hanno monitorato la situazione, riscontrandone la presenza sull’Arno a Fibbiana, a Samminiatello e a Firenze, nel fiume Bisenzio a Prato, nell’Ombrone Pistoiese a Poggio a Caiano. Rimane ora da monitorare la loro avanzata e verificare l'effettivo rischio per la salute.

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