Condiviso da Piemonte e Lombardia, il Lago Maggiore offre anche l’opportunità per una comoda gita fuoriporta da Milano. La sponda piemontese, che annovera l’eleganza compassata delle ville-giardino sull'acqua e le Isole Borromee (tra le attrazioni più celebri del lago) al largo di Stresa, introduce dal versante verbano all’universo montano della val Formazza e della Val d’Ossola. Meno mondana è la sponda lombarda, nella provincia di Varese, che vanta però gioielli storici e architettonici come la rocca di Angera e l’eremo di Santa Caterina del Sasso. Mangiare sul Lago Maggiore significa da un lato apprezzare il pesce d’acqua dolce, dall’altro scoprire le tradizioni gastronomiche piemontese e lombarda, con qualche incursione nella cucina di montagna presso le tavole più vicine ai boschi, in vista del Mottarone (quasi 1500 metri, in funivia, da Stresa, in 20 minuti) e delle valli piemontesi. Ecco i nostri consigli per mangiare sul lago, godendo di terrazze e spazi all’aperto per l’estate.
Il Sole di Ranco, Ranco (VA)
In collina, affacciato sul lago e sulle montagne circostanti, il ristorante (come l’hotel che lo ospita) è un indirizzo storico del territorio. Fondato alla metà del XIX secolo, negli anni Cinquanta è Carlo Brovelli a imprimere una svolta, affiancato da sua moglie Itala. Oggi ancora si mangia sotto al pergolato con vista sul lago, gustando le proposte di Davide Brovelli, dal menu degustazione (100 euro) alle proposte alla carta, tra classici della tradizione locale come il roustin negà, il risotto al persico o il vitello tonnato, e piatti più creativi, come l’agnello alla paprika affumicata e il lavarello alla diavola.
Piazza Venezia, 5 - 0331 976507 – www.ilsolediranco.it
La Tavola del Porticciolo Hotel, Laveno Mombello (VA)
La cucina di Riccardo Bassetti regala una tavola raffinata al tranquillo Comune proteso sulla riva lombarda del lago, di cui è centro turistico più rinomato. Siamo all’interno del Porticciolo Hotel, albergo a 4 stelle che vanta un ristorante gastronomico con accesso diretto da strada, a diretto contatto con il lago. Tre i menu degustazione proposti in un crescendo di sperimentazione (64, 84 e 109 euro, per 2, 5 e 7 portate), ma si può scegliere anche alla carta, tra proposte di stagione che esaltano le produzioni locali. Pane e lievitati sono gestiti da papà Giovanni, maitre è invece la mamma dello chef, Elisabetta Ballerini, che gestisce una cantina di più di 600 etichette. D’estate si mangia nella terrazza all’aperto sul lago.
Via Fortino, 40 - 0332 667257 - www.ilporticciolo.com/la-tavola/Il-Ristorante/
The White Swan a Villa Carlotta, Belgirate (VB)
Gabriele Gorlato, classa 1989, è appena approdato nella cucina dell’esclusivo hotel di Belgirate circondato da un parco secolare di 2 ettari, per prendere le redini del ristorante The White Swan. La cucina del cuoco torinese punta sulla sperimentazione di tecniche all’avanguardia, dalla crio estrazione alle onde sonore. Tra i piatti d’esordio, plin al tovagliolo con cipolla in estrazione e bleu, risotto al melone e battuto di capperi, petto d’anatra con cioccolato, tarassaco e lamponi, mela lunare.
Via Mazzini, 121/125 – 032276461 - www.thewhiteswanrestaurant.com/
Cavallotti Bistro, Luino (VA)
Già titolare della storica enoteca Al Cantinone, Giorgio Petrucci ha inaugurato la nuova attività all’inizio di marzo, poco prima del lockdown che ha fermato le attività per mesi. Dunque la storia del Cavallotti bistro, con i tavoli e le sedie dai colori pastello allestiti sulla pavimentazione acciottolata del corso principale, nel centro di Luino, inizia per davvero in queste settimane. Il menu propone piatti che valorizzano il pesce di lago, ma anche proposte vegetariane e creazioni di ispirazione mediterranea. Tra i must della casa, la tartare di lavarello e il carpione (mentre poco più in là, al Cantinone, si gustano polenta, rustisciada e brasato).
Via Cavallotti, 29 - 0332 195 0394 – pagina Fb
Grotto Sant’Anna, Cannobio (VB)
Si cena nel bel cortile giardino circondato dalla vegetazione che cresce rigogliosa nell’orrido di Sant’Anna, spaccatura di grande suggestione creata nei secoli dalle acque (popolate di trote fario) del torrente Cannobino, che 3 chilometri più in là si getta nel lago Maggiore. L’ambiente è informale, la cucina non è prettamente di territorio, ma prevede anche specialità del luogo, come gli gnocchetti di patate al coregone e porri, o i tajarin al tartufo nero estivo e la selezione di formaggi piemontesi accompagnati da mostarda e miele.
Via Sant’Anna, 30 - 0323 70682
Nautica, Arona (NO)
Ristorante e pizzeria, con sala affacciata sull’acqua e bella terrazza all’aperto allestita sulla torretta circondata dal lago, che guarda in direzione della rocca di Angera, sulla sponda opposta. A pranzo, aperitivo e cena, il menu è piuttosto ampio e diversificato, e spazia dalla frittura di calamari e gamberi al plateau royal di frutti di mare e ostriche, alla pinsa.
Piazza Gorizia, 1 - 0322 243283 - www.ristnautica.com
La Rampolina, Campino (VB)
Un po’ osteria, un po’ ristorante, un po’ bottega. Si presenta così La Rampolina, ritrovo informale che vanta una suggestiva terrazza affacciata sul lago, con vista sulle isole Borromee. La cucina attinge alla tradizione del Piemonte, garantendo anche classici della tavola italiana e valorizzando i prodotti del territorio, dal pesce di lago ai formaggi delle valli ossolane, ai funghi, in stagione. Tra un girello di fassona al rosa con salsa di tonno e acciughe e una tartare di trota affumicata, con patata schiacciata e burro all’erba cipollina, ma anche ravioli di erbette e Seirass, tagliatelle all’uovo con ragout di cortile, filetto di lavarello con verdure ripassate. Salumi, formaggi, vini ed altre specialità si possono anche acquistare in bottega.
Via Someraro, 13 - 0323 923415 – www.larampolina.com
Il Rapanello, Lesa (NO)
Sul lungolago di Lesa dal 1986, il ristorante dispone di tavoli all’aperto allestiti proprio sulla riva, fin quasi “dentro” l’acqua, sul molo proteso verso le barche ormeggiate nel porticciolo. Cucina di pesce, di lago e mare, compresa una generosa zuppa di pesce.
Piazza Matteotti, 8 – 03227496 – Pagina Fb
Battipalo, Lesa (NO)
Con la sua terrazza-pontile circondata dall’acqua, Battipalo prende il nome dall'attrezzo utilizzato per piantare i pali sul fondale del lago. Il locale è ricavato in una vecchia biglietteria per i battelli, nel fine settimana si apre anche a pranzo. In cucina c’è Simona Benetti (in sala c’è l’altra metà della coppia, Gabriele Boggio), che propone i prodotti del territorio con mano creativa: pesci di lago stagionali, erbe spontanee, formaggi della val d’Ossola, la verdura dell’orto e la pasta fatta in casa (mentre il pane è di Eugenio Pol). Ma c’è anche la carne, di razza piemontese, proposta per esempio in tartare, con polvere di prosciutto vigezzino, melone e condimento leggero alla senape. E poi trota di Preore in alga nori con maionese di avocado e wasabi, riso mantecato al gorgonzola con susine e aglio nero, uovo croccante con spaghetti di patate, porcini estivi, tartufo nero, robiola e salsa norcina. Anche servizio picnic box.
Via Vittorio Veneto, 2 - 032276069 – www.battipalolesa.it
Al Camino, Lesa (NO)
Dalla cascina ristrutturata con gusto rurale, il lago si scorge in lontananza, dalla terrazza con grandi vetrate che lascia spaziare lo sguardo all’orizzonte. La cucina asseconda la tradizione del territorio, tra pasta fatta in casa, zuppa di cipolle, bruscitt, luccio perca mantecato su crostino di polenta, lumache trifolate, faraona e brasato al Barolo.
Via per Comnago, 30 - 0322 7471 – Pagina Fb
Piccolo Lago, Mergozzo (VB)
Non siamo più sul lago Maggiore, ma da Verbania, per arrivare al più piccolo bacino lacustre di Mergozzo sono sufficienti pochi minuti d’auto. Ed è il ristorante guidato da Marco Sacco a rappresentare la punta di diamante della ristorazione locale. Lo chef patron del Piccolo Lago si è fatto portavoce da diversi anni di un movimento per la valorizzazione del pesce (e della gente) di lago, che parte dalla salvaguardia dell’intera filiera per arrivare sulla tavola di un ristorante di alta cucina, che non dimentica le tradizioni popolari. Dalla sala vetrata che sembra sospesa sul lago si ammira il giardino che circonda il ristorante; ma a pranzo si mangia anche all’aperto, nel bistrot vista lago, apprezzando una proposta più informale (anche per colazione, merenda e aperitivo, senza dimenticare la formula picnic in barca). La sera, il menu offre anche due percorsi degustazione, Storico e Innovativo (150 euro ciascuno).
Via Filippo Turati, 87 - 0323 586792 – www.piccololago.it
Foto di apertura di Suzy Mezzanotte (Il Tavolo dell'Hotel Porticciolo)