Il Monferrato è un vasto territorio collinare che si estende fra le province di Asti e Alessandria, fino ad arrivare quasi all’Appennino Ligure. È una meta che ogni appassionato di vino dovrebbe conoscere, esplorando i paesi e le città, visitando cantine, gustando buon cibo e magari – perché no – acquistando buone bottiglie e prodotti tipici. Qui una selezione degli indirizzi migliori
Dove mangiare a Casale Monferrato
Osteria Bar Sport
Ristorante. Cucina di rango in questo bar-osteria di fronte alla chiesa. L'identità storica resta al mattino, con la caffetteria e i deliziosi lieviti, in un ambiante piacevole e curato e con cucina a vista. È qui che lo chef Tommaso Negri si ispira al territorio ma ammicca a una saggia creatività con qualche eco di Francia. Nei suoi piatti, uno più interessante dell’altro, sa ben fondere eleganza e vigore, con sapore e sapiente abbinamento. In cantina belle etichette, con la gradita possibilità di bere a calice. Meglio prenotare.
Osteria Bar Sport – strada Alessandria in San Germano, 85 – 0142 50686 – osteriabarsport.wordpress.com
Cascina Faletta 1881
Ristorante. Immersa tra le lussureggianti colline del Monferrato, questa struttura ricettiva è azienda vitivinicola, agriturismo con camere e ristorante con una serie di servizi aggiuntivi come la piscina e la circostante area relax, la bellissima cantina per organizzare visite guidate e degustazioni delle referenze maison. La cucina presenta piatti della tradizione in maniera impeccabile e il menu offre la possibilità di esplorare tutto il territorio commestibile. La carta dei vini conta etichette “della casa” e altre referenze del resto del Piemonte e d'Italia.
Cascina Faletta 1881 – regione Mandoletta, 81 – 0142 670068 – faletta.it
Radice Osteria Contemporanea
Ristorante. Una bella idea di un giovane team noto in città: un locale di design nel centro storico, con due ampie sale interrate che propongono un mix di elementi d'arredo moderni e antichi. Una più classica e raccolta; l'altra, più “easy” e “green”: la grande raffigurazione di un sottobosco tappezza tutte le pareti, mentre il soffitto è costituito da un reticolo ligneo. In un luogo del genere, il bravo chef Nicolò Guaschino propone la sua visione di cucina piemontese, con abbinamenti e intuizioni mai banali o scontati. Cantina all’altezza.
Radice Osteria Contemporanea – via A. Piccaroli, 7 – 0142 230941 – osteriaradice.com
Dove mangiare a Pontestura
Casa Anna
Trattoria. Un cascinale a mezza costa sulla strada che sale alla frazione Quarti dove Gianni e Anna con la figlia Silvia gestiscono questo locale grazioso e intimo. La sala con la monumentale stufa, una luminosa veranda, solo 12 coperti e aperture limitate - che rendono essenziale la prenotazione - sono gli accessori di una cucina raffinata e golosa allo stesso tempo. Dominano un’eleganza e una classicità rassicurante nella quale si percepisce la profonda conoscenza dell’ingrediente. Dolci, pane e focaccia fatti in casa, si beve bene.
Casa Anna – frazione Quarti via Raffaldi, 46 – 351 5461830 – FB Ristorante-casa-Anna
Dove mangiare ad Asti
L’Angolo del Beato
Ristorante. La sede è in un prestigioso palazzo del '700 ma nella stagione estiva è l’adiacente Piazza Statuto a diventare la “gran sala” di un locale che Marco e Antonio Campagna continuano a condurre molto bene. La cucina racconta la tradizione, la stagionalità e le risorse territoriali, con molti piatti diventati un must come l’insalata russa, gli agnolotti astigiani (quadrati) al ragù di salsiccia di Bra, la gallinella in gelatina con uova sode e verdure, le rane fritte e le pesche all’amaretto. La carta dei vini è ampia e ben dosata.
L’Angolo del Beato – vicolo Cavalleri, 2 – 0141 531668 – angolodelbeato.it
Il Cavallo Scosso
Ristorante. Una villetta con sala elegante, accogliente e una luminosa galleria che con il caldo diviene dehors. Enrico Pivieri (ai fuochi) e Barbara Tosello hanno creato questo piccolo scrigno di piacevolezza e ottima cucina - in evidente crescita - in cui la cifra stilistica sta perfettamente in equilibrio fra terra e acqua, fra aderenza territoriale e una concreta creatività supportata da prodotto, tecnica e dosata contaminazione. Cantina in continua evoluzione, con soluzioni ben allineate alla proposta gastronomica.
Il Cavallo Scosso – via al Duca, 23/D – 0141 211435 – ilcavalloscosso.it
Osteria del Diavolo
Trattoria. Ambiente curato ed elegante dove godere di una cucina concreta e ben fatta. Il menu si caratterizza per la presenza di piatti locali e per le tante incursioni liguri: acciughine fritte con salsa corsara, tomino con verdure croccanti, plin alle tre carni, costine fondenti di maialino piemontese cotte nella birra, “ciuppin” (zuppa ligure di pesce), bunet in chiusura. Per accompagnare, si sceglie da una carta dei vini che ben rappresenta la produzione regionale e non solo, presentando numerose proposte alla mescita.
Osteria del Diavolo – piazza San Martino, 6 – 0141 30221 – osteriadeldiavolo.it
Dove mangiare a Canelli
Enoteca di Canelli – Casa Crippa
Ristorante. Il luogo è notevole: si trova in una delle cattedrali sotterranee che sono patrimonio storico e architettonico dell'enologia regionale, tanto mattone per muri, colonne, volte e una selezione enciclopedica di bottiglie che riposano alla giusta temperatura. In cucina, per Diego Crippa e papà Riccardo la bussola è il territorio, senza integralismi e con tocchi sempre piacevoli; in sala Anita e Dario, sorella e fratello di Diego, entrambi sommelier. Menu degustazione, anche per il pranzo.
Enoteca di Canelli – Casa Crippa – corso Libertà, 65/A – 0141 832182 – casacrippa.it
San Marco
Ristorante. Sono oltre sessanta gli anni di attività di questo locale a gestione familiare oggi guidato con passione da Piercarlo, in sala, e Mariuccia, in cucina. In un ambiente curato e dall'atmosfera rilassata, si viene accolti e serviti con garbo e professionalità. La proposta gastronomica è un omaggio ai sapori dell’Astigiano, con piatti ben presentati e realizzati con materie prime di valore (ma non mancano alcune divagazioni al gusto mare). In stagione, il tartufo è protagonista. Ampia e valida cantina, con le etichette della zona in pole position.
San Marco – via Alba, 136 – 0141 823544 – sanmarcoristorante.it
Dove mangiare a Cocconato
Cantina Nicola
Ristorante. Il posto che non ti aspetti tra le dolci colline del Monferrato. Una vista da sogno e la famiglia Nicola che si divide tra la cantina e il vero e proprio ristorante, elegante e raffinato dove trionfano tanto legno ed eleganza; fuori terrazza panoramica. La cucina, regno della giovane e talentosa Alessia Rolla, spazia con creatività, ma sempre con saldi legami con la terra di appartenenza e privilegia i prodotti dell’orto e delle aziende circostanti. In cantina vini “della casa” più una mirata selezione di etichette.
Cantina Nicola – strada Roletto-Rocca, 10 – 392 9543291 – cantinanicola.com
Dove mangiare a Costigliole d’Asti
Radici Ristorante in vigna
Ristorante. Attorno, vigne e frutteti; in sala, le radici (di piante officinali) bandiera del locale. Che è cuore del resort vinicolo (piscina coperta, camere "d'arte", cantina), fresca impresa del duo Martinetti-Grom. A Radici governa lo chef Marco Massaia, tecniche ben gestite, netta propensione al sapore pieno. Alcuni spunti dal menu: cavolfiore con salsa bernese al tartufo bianco, candele di pasta fresca ripiene di coratella di capretto, lombo di capriolo al rosa. Dolci e pani sono a livello. Ampia carta dei vini (inclusi i buoni di casa).
Radici Ristorante in vigna – strada Pasquana, 3 – 0141 1855773 – radicimuramura.it
Dove mangiare a Montegrosso d’Asti
Locanda del Boscogrande
Ristorante. Un accogliente casale con vista panoramica sulle bellissime colline del Monferrato, con camere per dormire e piscina. Qui, da oltre venti anni ormai, è inoltre possibile assaporare una cucina ispirata da territorio e stagionalità la cui proposta ruota, ma senza vincoli stringenti, principalmente intorno al ricettario della tradizione. A tavola si spazia tra gustosi risotti, paste ripiene, gnocchi al Castelmagno, carne cruda, vitello tonnato, anatra e finanziera. Anche buoni dolci. La cantina permette di bere bene.
Locanda del Boscogrande – via Boscogrande, 47 – 0141 956390 – locandaboscogrande.com
Dove mangiare a Montemagno
La Braja
Ristorante. In un bel villino alle porte del centro, il locale, attivo dal 1975, è rimasto sempre sotto la gestione della famiglia Palermino. La cucina è quella classica del territorio, rispettosa del corso delle stagioni, con materie prime del luogo o di terra astigiana, ma con aperture di modernità e che comprendono i sapori del mare. In chiusura carrello dei formaggi e dolci maison. Importante la presenza enologica, con una cantina/enoteca ricca di una notevole quantità di referenze, con pregiati millesimi e verticali degne di nota.
La Braja – via San Giovanni Bosco, 11 – 0141 653925 – ristorantelabraja.it
Dove mangiare a Nizza Monferrato
Le Due Lanterne
Ristorante. Nel centro cittadino, una solida insegna a gestione familiare che vanta più di trent'anni di attività. Cardine dell’offerta gastronomica è il solido ancoraggio della cucina al ricettario tipico regionale, che qui viene interpretato con giusto bilanciamento tra fedeltà alla tradizione e sensibilità moderna. A tavola, in un locale accogliente, arrivano, con variazioni dettate dalle stagioni (tartufi e funghi in primis), agnolotti, stracotto di manzo, carne cruda, vitello tonnato e bonet. Cantina molto ricca.
Le Due Lanterne – piazza G. Garibaldi, 52 – 0141 702480 – ristoranteleduelanterne.it
Dove mangiare a Penango
Locanda del Sant’Uffizio
Ristorante. Tra le mura un ex monastero, un suggestivo relais con spa, piscina, camere accoglienti e una tavola gourmet guidata egregiamente da Gabriele Boffa, a cui lo chef Enrico Bartolini ha dato le chiavi della cucina. La proposta culinaria è fortemente centrata su quanto di buono viene prodotto dalla terra circostante e si concretizza in piatti di impostazione minimalista che da una parte interpretano la tradizione con precisione ed esattezza, e dall’altra utilizzano il territorio, ma non solo, per creare preparazioni frutto di una fantasia mai azzardata. Ricca cantina a disposizione.
Locanda del Sant’Uffizio – località Cioccaro strada del Sant’Uffizio, 1 – 0141 1852069 – relaissantuffizio.com
Dove mangiare a Portacomaro
Bandini
Ristorante. Ha superato i venti anni di attività questo locale gestito con passione da Antonello Bera, in sala, e Massimo Rivetti, in cucina, la cui insegna celebra il protagonista di una serie di romanzi dello scrittore statunitense John Fante. A tavola arrivano piatti ben eseguiti, come gli agnolotti gobbi al sugo d’arrosto, i tajarin alla monferrina, i porcini e il tartufo quando è stagione, tagli di carne pregiati ma anche pesce sapientemente trattato. Buoni anche i gelati e i dolci fatti in casa. Cantina in linea.
Bandini – via Cornapò, 135 (strada Provinciale, 38) – 0141 299252 – ristorantebandini.blogspot.com
Dove mangiare a San Marzano Oliveto
Del Belbo da Bardon
Ristorante. Una delle tavole più interessanti del Monferrato, grazie alla famiglia Bardone che la gestisce dal 1884. Seduti in un ambiente lindo e piacevole, nella veranda o nel piccolo cortile esterno, è un piacere per gli occhi e per il palato gustare ogni piatto che sfila in tavola o che si sceglie dai vari carrelli. In stagione, cacciagione, funghi e tartufi. Ottima la cantina, con etichette che partendo dal territorio abbracciano l'intera Penisola e arrivano oltreconfine in ogni direzione, con annate di pregio, formati particolari e tanto altro.
Del Belbo da Bardon – regione Valle Asinari, 25 – 0141 831340
Dove mangiare ad Acqui Terme
Il Moncalvo
Ristorante. Nel centro della cittadina, in un palazzo storico che affaccia su un magnifico cortile dotato di un bel loggiato che funge da dehors, un'insegna tra le più amate da chi vuole fare un viaggio nel meglio della cucina piemontese, con qualche riuscita divagazione. Angela Gerbino e Luca Guidetti (in cucina) e Filippo Tirri in sala mettono al centro il piacere dell'ospite. Menu molto ricco che spazia dal territorio al mare, pasta fresca e dolci home made, piatti a base di funghi e tartufi, carta dei vini di tutto rispetto.
Il Moncalvo – piazza Duomo, 6 – 0144 356928 – ristorantemoncalvo.com
Parisio dal 1933
Ristorante. Storica insegna a conduzione familiare che oggi vede al timone Nicolò Conigliaro, nipote del fondatore Piero. La linea di cucina, realizzata a partire da un’accurata selezione di materie prime del territorio, è rimasta invariata: pane e pasta fatti in casa (dagli agnolotti monferrini ai cannelloni alla Parisio), carne cruda, vitello tonnato, insalata russa, carrello degli arrosti, dei bolliti e dei formaggi. Anche buoni dolci. Si beve bene.
Parisio dal 1933 – via C. Battisti, 7 – 0144 442196 – ristoranteparisio1933.it
Dove mangiare a Gavi
La Gallina al Villa Sparina Resort
Ristorante. Qualche curva dal casello di Serravalle e si scorge Villa Sparina, resort al centro di un panorama bucolico fra cielo e colline tappezzate di vigneti. La Gallina ne è il ristorante: sala principale con alte capriate in legno, tavoli distanziati e ben apparecchiati; per la buona stagione la terrazza dalla vista d'incanto. Guida i fornelli Graziano Caccioppoli, che rilegge in chiave contemporanea ricette e prodotti del territorio, potendo contare anche sull’orto di proprietà. Cantina ben fornita, aperitivi in vigna, notti da favola all’albergo annesso L’Ostellliere.
La Gallina al Villa Sparina Resort – frazione Monterotondo, 56 – 0143 685132 – villasparinaresort.it
Dove mangiare a Cremolino
LORTO al Relais Nordelaia
Ristorante. Sembra di essere sulla prua di una nave passeggiando sulla terrazza di questo resort di design, al centro di un anfiteatro naturale affacciato sulle colline del Monferrato. Il fine dining è affidato all’inglese Charles Pearce, con la supervisione di Andrea Ribaldone, grande tessitore di molti progetti di alta gastronomia ed esperto del territorio. LORTO propone una cucina raffinata e ricercata, che mette al centro la valorizzazione dei prodotti dell’orto. Per una sosta meno impegnativa c’è il bistrò. Carta dei vini adeguata.
LORTO al Relais Nordelaia – via Piazze, 14 – 0143 088045 – lorto.nordelaia.com
Mirepuà Food Lab
Ristorante. Il locale che lo chef Federico Ferrari gestisce insieme alla socia Gaia Fassone, dedita all'accoglienza e al servizio, è incastonato in una delle principali tenute dell'Acquese votate alla produzione di Barbera d'Asti. Il Food Lab è incentrato sulla valorizzazione dei prodotti locali e il menu rivisita con raffinatezza i sapori del territorio. Due esempi per tutti, gli agnolotti Fassona e maiale crudo con pasta di salsiccia e scarola, e il capretto in tre servizi. Ottime sensazioni dai dessert. Cantina all'altezza delle aspettative.
Mirepuà Food Lab – via Umberto I, 60 – 0143 344702 – mirepua.it
Dove mangiare a Cartosio
Cacciatori
Ristorante. Massimo Milano e Federica Rossini portano avanti una ristorazione di assoluta qualità, partendo dagli ambienti candidi e silenziosi e dal dehors. La cucina vola alto senza esercizi di stile o autoreferenzialità. Dalle paste fresche alla semplicità disarmante di una frittata alla cipolla, dall'ineccepibile insalata russa al capretto in tegame: piatti rispettosi della tradizione ma con un tocco leggero. Due degustazioni, lista dei vini misurata ma adeguata. Anche comode camere per prolungare il soggiorno.
Cacciatori – via Moreno, 30 – 0144 40123 – cacciatoricartosio.com
Dove mangiare a Serravalle Scrivia
Tracce dell'Hotel Villa La Bollina
Ristorante. Villa di fine ‘800 in stile Liberty, con belle camere e suite; intorno le vigne di proprietà, l'omonima cantina e il campo da golf. Tracce è il ristorante interno: pochi tavoli fra sala e terrazza con vista. In cucina Alessandro Scardina, giovane e di grande talento con importante formazione nazionale ed estera. La cucina si distingue per qualità dell'ingrediente e creatività. Menu degustazione funghi e tartufo. Eccellenti i pani, cantina vasta. Completano l'offerta il Bistrò La Bollina e il Lounge Bar.
Tracce dell’Hotel Villa La Bollina – via Monterotondo, 60 – 0143 302585 – villalabollina.com