12 etichette per il 2015. Ultimo trimestre: Riluce, Pietro Becconcini, Mongioia

22 Gen 2015, 16:00 | a cura di
Quarta puntata del nostro calendario del vino. Per i mesi autunnali il viaggio tra le etichette da assaggiare in questo 2015 prevede colori del bosco, sentori fruttati ed eleganza. Ecco a voi i vini da assaggiare a ottobre, novembre e dicembre.

OTTOBRE

RILUCE
Uno di quelli tanto fuori dagli schemi che non provi neanche a iscrivercelo. Perito agrario, membro dellโ€™arte; ma esoterista allโ€™apparenza. La sua filosofia, la Biotica, รจ perรฒ invece altro, e include la scelta di produrre vini secondo lโ€™assioma โ€œNature: no compromisesโ€. Lui si chiama Giorgio Mercandelli. Ha scritto un collega che lo conosce bene, Andrea Grignaffini: โ€œSe ti limiti a chiedergli che tempo farร  oggi, ti sciorinerร  interessanti teorie su flussi di energia e relazioni quantistiche. Nulla di esoterico o istrionico. Dโ€™acchito un poโ€™ stravagante forse, ma Mercandelli ha cultura e intelligenza per dar forma compiuta ai pensieri complessi che gli frullano in testa. E che applica anche alla produzione dellโ€™uva e del vino. Perchรฉ lโ€™armonia del mondo tocca tutti noiโ€. Quanto a lui: โ€œSono nato nella Luce, cresciuto in vignaโ€ฆ morirรฒ nel mio vinoโ€dice. E lavora raccogliendo grappoli di piante lasciate quasi a se stesse quando gli pare lโ€™attimo. Senza troppi pensieri di varietร  e vitigno. Conta che il frutto morente sia ponte e sintesi delle forze di terra e cielo, e precursore del vino che verrร , destinato a restituirne lโ€™essenziale a chi lo beve. รˆ la sua arte della vita, traduzione di Biotica. Il mondo come feedback tra la Luce della natura che agisce sullโ€™uomo e il pensiero di questโ€™ultimo che, trasformato dalla Luce, si applica alle cose trasformandole. Ecco allora i simboli originari sulle bottiglie: vocali, una per vino. Il lavoro del tempo. Lo stimolo polisenso delle scritte in braille. Lui consiglia di bere i vini (tutti a prezzo da super amatore) nel raku, la terraglia giapponese, vaso nero da test alla cieca. Voi fate come volete. Usate il tulipano. Ma una volta, almeno, fatelo. Non vi pentirete.

O BIANCO 2007
La chiosa dedicata allโ€™etichetta blu, con la grande โ€œOโ€ in braille che la domina, dal suo autore รจ sinestesia del gusto. Il vino ha 7 anni. Il colore รจ quello del bosco dโ€™ottobre: lโ€™ambrato che spacca (chi ama, chi aborre). Ma qui cโ€™รจ un altro discorso sotto: la natura, ma anche una filosofia che vuol ricondurre tutto alle radici del pensiero. Alla luce che crea, e stimola tutti i sensori della macchina umana. Di certo il vino, figlio di uve Riesling pressochรฉ spontanee (e poco importa a chi lo fa il vitigno), non ha un cedimento. Naso di frutta secca, loto, erbe officinali, macchia, dattero: gusto esotico, cremoso e insieme intatto, con finale nobile di tรจ bianco ed enorme possibile futuro. Da bere a 15-16ยฐ. Abbinamentolibero (anche il fagianoโ€ฆ). Prezzo 245 euro. Valutazione: 90/100

Riluce | Canneto Pavese (PV) | via Cabassa, 49 | tel. 366 263 5700 | www.polenegrafiche.it/riluce

NOVEMBRE

PIETRO BECONCINI
Quattro generazioni in azienda (conquistata peraltro passando dal ruolo di mezzadri a quello di acquirenti e proprietari) sono giร  una bella storia. Che si fa perรฒ ancora piรน bella, e molto piรน lunga, se incorpora addirittura riverberi dei tempi in cui la antica e gloriosa via Francigena era battuta da pellegrini di ogni dove. Sono stati, con ogni probabilitร , alcuni di loro, spagnoli, a lasciare nella zona dove i Beconcini conducono da oltre settantโ€™anni vigna e poi cantina (la zona รจ quella splendida di San Miniato) la traccia ampelografia costituita dalle 213 viti poi identificate inequivocabilmente come Tempranillo, e che avevano costituito per Leonardo Beconcini (la generazione al lavoro oggi) e sua moglie Eva un oggetto misterioso quanto interessante, una sorta di fascinoso Ufo emerso dal loro vigneto. Lโ€™Ufo, svelato, si รจ moltiplicato e ha messo radici profonde. E cosรฌ oggi, sui 12 ettari vitati (erano solo 3 alle origini) di proprietร , il Tempranillo allevato nel cru Vigna alle Nicchie ha affiancato i cloni di Sangiovese (piรน le varietร  autoctone classiche di zona, dal Canaiolo al Colorino, dalla Malvasia Nera al Ciliegiolo) pazientemente selezionati e utilizzati per la produzione del Reciso, il vino sin qui piรน rappresentativo dellโ€™azienda. Oggi il Vigna alle Nicchie, secondo orgoglio della casa, รจ giunto alla decima edizione e a una eccellente espressione di sรฉ, frutto di un paziente lavoro di ricerca e applicazione di metodologie enologiche e ampelografiche su misura. Ma per i Beconcini, instancabili e giustamente ambiziosi, il lavoro (ri)comincia esattamente da qui.

VIGNA ALLE NICCHIE 2010
La vigna ha oltre 90 anni e piรน. Ma รจ rimasta generosissima, e non ama diradamenti selvaggi. Appassimento meditato delle uve a concentrarne il meglio, e poi legno nuovo (un terzo Usa) รจ allora la ricetta cucita dai Beconcini sul loro Tempranillo, limandola con cura dalla prima uscita (2004) allโ€™ultima, la 2010 (la 2011 vuole ancora tempo) che, col sontuoso 2006, il grasso 2009 e il morbido 2007 รจ una delle espressioni piรน centrate del vino. Il quale, prima un filo chiuso, si apre poi su toni fini di frutta e spezia, con tannini ancora sensibili (ma buoni!!) stondati da un caldo abbraccio glicerico e unโ€™enfasi finale di ciliegia, susina e rosa perfetti per un calice dโ€™autunno. Ha gran futuro. Prezzo 35 euro. Valutazione: 88/100

Pietro Beconcini | San Miniato (PI) | fraz. La Scala | via Montorzo, 13ยฐ | tel. 0571 464 570 | www.pietrobeconcini.com

DICEMBRE

MONGIOIA
Chi ama il vino lo sa bene, esiste piรน di un Piemonte. E non solo per via di quella linea famosa tracciata dal Tanaro e che separa il Roero dalla Langa; cโ€™รจ, ancora, il Piemonte sempre piรน bianco dellโ€™Alessandrino, quello del Timorasso e dei suoi bravissimi epigoni; e, da sempre, quello con le bolle gentili del Moscato: Asti, e i suoi comuni limitrofi, con Santo Stefano Belbo forse in cima alla lista. Proprio il posto โ€“ guarda un poโ€™ - dove opera e raccoglie mister Riccardo Bianco con la sua Maria: uno che nel Moscato crede come un ayatollah nel Corano. E lo declina perciรฒ in ogni possibile verso, esplorandone quelle che lui (ma a sentire i vini non lui solo) ne considera le molteplici, sfaccettate possibilitร . Cosรฌ, oltre alla classica bolla dolce, quella che fa felici tutti con il suo sapore proustiano, autentica madeleine del bere vino (carezza pulita e straordinariamente profumata, poco alcol, il pizzico del pรฉrlage, tanta goduria) e che รจ stata un best seller mondiale di vendita dello spumante italiano, un pezzo prima che lโ€™era Prosecco ne rilanciasse alle stelle i numeri, ecco anche le prove sul secco fermo, sul metodo classico, sullโ€™invecchiamento. Quanto allโ€™azienda (esposizione e zona iperclassiche e vocate, attenzione rigorosa ed estrema in ogni procedimento) somiglia al suo mentore e titolare, e ne rispecchia le non celate ambizioni. Statene certi: questa label (che ora ha scelto di chiamarsi Mongioia), andrร  lontano.

MOSCATO Dโ€™ASTI BELB
Floreale, ed รจ la regola. Ma poi tanta fruttaโ€ฆ e quanto poco svenevole o canditaโ€ฆ Classe, freschezza, allegria. Il Belb di mister Bianco, quello che alcuni suoi Moscato li millesima perchรฉ vuole le cose chiare e le evoluzioni verificabili, รจ cosรฌ. Per farvi festa non ha bisogno di essere ruffiano; perciรฒ la dolcezza del vino รจ misurata, mai noiosa: e il valzer avviato dai fiori bianchi si fa ancor piรน intrigante quando si vena di miele di tiglio, pesca, pera, lichees. Gustosissimo e insieme abbinabile: anche a un caprino fresco o a un prosciutto dolce, oltre che ai classici exploit finali natalizi. Provare, please. Prezzo 11 euro. Valutazione: 83/100

Mongioia | Santo Stefano Belbo (CN) | fraz. Valdivilla, 40 | tel. 0141 847 301 | www.marcobianco.it

a cura di Antonio Paolini

Per leggere 12 etichette per il 2015. Primo trimestre: Pepe, Bottega Feudo Maccari clicca qui

Per leggere 12 etichette per il 2015. Secondo trimestre: Meridio, De Angelis Corvi, Solive clicca qui

Per leggere 12 etichette per il 2015. Terzo trimestre: Castello Bonomi, Gianfranco Paltrinieri, Cantina del Castello clicca qui

Articolo uscito sul numero di Gennaio 2015 del Gambero Rosso. Per abbonarti clicca qui

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