L’Istituto dei Masters of Wine ha sede a Londra, e dal 1955 forma operatori qualificati nel mondo del vino. E’ il più ambito titolo internazionale per chi opera nel mondo del vino, soprattutto nell’ambito commerciale, del marketing e della formazione. Per poter far parte dei Masters, il percorso dura diversi anni ed è costellato di esami tecnici e prove di degustazione rigorosissime che hanno per oggetto le produzioni vinicole di su scala globale. Oggi i Masters of Wine sono 412 in tutto il mondo, e Andrea Lonardi è il secondo italiano a raggiungere il prestigioso traguardo dopo Gabriele Gorelli, ilcinese, che si è diplomato nel 2021.
Chi è Andrea Lonardi, Master of Wine italiano
Andrea Lonardi, classe 1974, è di Negrar, nel cuore della Valpolicella, e vanta un curriculum di tutto rispetto: laureato in agraria a Bologna, ha un Master in Controllo di Gestione per realtà agroindustriali alla Grande École di Montpellier (ENSAM) e un tirocinio con la Washington State University. Ulteriori perfezionamenti sono stati ottenuti attraverso stage formativi in regioni vinicole di rilevanza internazionale, come il Languedoc e Sonoma. Dopo un inizio di carriera focalizzato su marketing e vendite, nel 2012 Lonardi assume il ruolo di Chief Operating Officer all'interno della Bertani Domains, che in seguito diverrà Angelini Wine & Estate, e che grazie anche al suo apporto professionale ottiene il titolo di Azienda dell’Anno sulla nostra guida Vini d’Italia 2023.
Cosa significa essere Master of Wine
Abbiamo chiesto al nuovo Master of Wine cosa può aggiungere il titolo a un professionista del suo rango. “E’ stato un percorso molto impegnativo, durato anni. Mi ha insegnato umiltà e determinazione, e voglio condividere tutto questo con il gruppo di lavoro della mia azienda. E’ stata una grande occasione di crescita personale. Un modo per arrivare a traguardi più importanti per il vino italiano nel modo dei fine wines. Il Master of Wine è un percorso che, una volta terminato, porta a pensare al vino in termini diversi come il suo futuro stilistico, economico, sociale e produttivo. Mi ha dato soft skills che oggi sono fondamentali: metodo, disciplina, organizzazione. Chiarezza sugli obbiettivi e strategie per raggiungerli. Tutto questo mi servirà moltissimo. A livello personale e per l’azienda”. Andrea Lonardi ha presentato una tesi finale dal titolo Pergola and VSP [Vertical Shoot Positioning] in Valpolicella: how labour demand and current challenges impact training system choices. “Il confronto tra forme di allevamento, come VSP e Pergola, diventerà un tema sempre più attuale considerato il cambiamento climatico e la scarsità di manodopera” conclude Lonardi.
A nome di tutto il Gambero Rosso, complimenti Andrea!