Cavatappi da tutto il mondo in mostra a Parma. C’è anche quello a forma di bassotto

28 Set 2023, 12:03 | a cura di
Solo cavatappi figurati del secolo scorso per la mostra in scena all’interno del Mercanteinfiera di Parma. Da Darth Vader al cavatappi-rana, la collezione fa luce sulle tante forme dello strumento.

È uno di quegli utensili che ha fatto la storia, merito di Da Vinci e anche Re Giacomo I d’Inghilterra, quindi perché non dedicare al cavatappi un’intera mostra? “In vino veritas: le infinite forme del cavatappi” celebra lo strumento preferito dai sommelier in occasione della 42esima edizione di Mercanteinfiera di Parma, in scena dal 30 settembre all’8 ottobre 2023. Una collezione di 170 cavatappi da tutto il mondo provenienti dal Museo del vino nella Rocca di Sala Baganza.

Le forme del cavatappi: bassotto, cactus o Darth Vader

Siamo consapevoli del fatto che esistano già degli importanti musei del cavatappi” ha spiegato Giancarlo Gonizzi, curatore dell’esposizione e coordinatore dei Musei del cibo della provincia di Parma, “per questo la nostra mostra si è voluta soffermare sul secolo scorso, in particolare sui cavatappi figurati”. Non è la prima volta, infatti, che l’utensile riceve tanta attenzione: a Barolo, per esempio, dal 2006 c’è un museo dedicato con 500 esemplari antichi realizzati a partire dalla seconda metà del Seicento. La mostra parmense si concentra invece sui più recenti, e anche i più divertenti: c’è il Cavatappi Pig con codina a spirale, quello a forma di rana, gufo e anche cane bassotto. Uscendo dal mondo animale, si possono ammirare il cavatappi-cactus oppure quelli brandizzati dalle grandi case automobilistiche, dalla Mercedes Benz all’Alfa Romeo. Spazio, poi, ai personaggi famosi, da Napoleone a Darth Vader, senza dimenticare il mitico Homer Simpson.

La storia del cavatappi

Uno strumento essenziale, che può diventare oggetto di design per gli appassionati del genere, nato per necessità grazie a diverse menti brillanti che hanno contribuito a dare la forma attuale alle bottiglie. Da Vinci, in primis, con i suoi studi per introdurre tappi di sughero nelle bottiglie conservati nel Codice Atlantino alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, ma anche Re Giacomo, che per primo ha ordinato ai vetrai di sostituire la legna con il carbone per gli altiforni, ottenendo le prime bottiglie in vetro scuro, “e di conseguenza i primissimi tappi a chiusura ermetica, da estrarre con il cavatappi” ha spiegato Gonizzi. Il primo brevetto arriva a fine Settecento, ma già nel Quattrocento si trovano forme primordiali del cavatappi, in origine derivato dall’attrezzo a spirale usato dai soldati per rimuovere le palle di piombo incastrate nelle canne dei fucili.

La mostra si apre con una riproduzione di un cavatappi disegnato da Ettore Sottsass alto due metri, si prosegue con la storia dell’utensile raccontata attraverso i pannelli e poi con le forme più bizzarre che il cavatappi ha assunto nel Novecento.

Mercanteinfiera – Parma – 30 settembre/8 ottobre 2023 – via delle Esposizioni, 393a - mercanteinfiera.it/

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