I PROGETTI DI EXPO
Si scaldano i motori e diventa più incalzante il countdown per quello che sarà l'evento italiano dell'anno: Expo 2015. Da ultimo il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha pubblicato la graduatoria dei 29 progetti – su 778 domande arrivate – approvati che godranno di un “lasciapassare” per Expo, sotto forma di 3,5 milioni di euro da dividere tra i partecipanti: in media 120 mila euro ognuno, ma nel dettaglio entrerà il Ministero con apposito decreto. Scorrendo la classifica si noterà che per il comparto vino c'è un unico rappresentante che ha superato la selezione, il Consorzio del Chianti Classico con 72 punti (tanti i Consorzi esclusi), ma non mancano enti di settore, come Cia e Confagricoltura, Università e associazioni in cui rientra anche l'attività vitivinicola. Abbiamo ha cercato di sapere di più, chiedendo agli interessati di illustrarci i loro progetti, che sembrano presentare un tratto in comune: la comunicazione dei territori, più che quella dei singoli prodotti. Partiamo proprio dal Gallo Nero.
IL CONSORZIO DEL CHIANTI CLASSICO
“Siamo molto orgogliosi di essere stati scelti dal Ministero” racconta il direttore del Consorzio Giuseppe Liberatore“ e la soddisfazione è doppia perché il nostro è l'unico consorzio del vino a rientrare nella lista. Ci sarebbe piaciuto che ce ne fossero anche altri, ma daremo il massimo per essere all'altezza del compito che ci è stato affidato: rappresentare il vino italiano e promuovere il territorio”. Perché è soprattutto su questo che verte il progetto Chianti Classico per Expo. Un progetto da 117 mila euro: questa almeno la cifra richiesta, in attesa di sapere come il Ministero deciderà di suddividere le risorse. Fulcro della proposta del Gallo Nero sarà il Convento di Santa Maria in Prato di Radda in Chianti, uno spazio museale di proprietà del Consorzio in cui convergeranno la maggior parte delle attività sul territorio. “Sono cinque le tematiche che abbiamo sviluppato, e che in qualche modo riprendono in piccolo quelle di Expo e le riportano al nostro territorio. Si inizia dalla parte formativa con il percorso che abbiamo definito 'Conoscere e crescere', dedicato soprattutto ai giovani e alla loro educazione al gusto. Il secondo tema è 'Gallo Nero cooking, ieri oggi e domani', una rassegna gastronomica che mette in relazione i piatti del secolo scorso e quelli di oggi con il coinvolgimento di grandi nomi della ristorazione. Poi” continua“abbiamo pensato alla 'mostra Volo di Uccello' per dare una visione inedita del nostro paesaggio attraverso l'utilizzo dei droni: nei mesi che precedono Expo, realizzeremo immagini e filmati da esporre proprio nel Convento di Santa Maria in Prato. Non manca un risvolto tecnologico – 'Future Fooding Master' – grazie a un'applicazione che permetterà agli utenti di essere informati e aggiornati su tutte le nostre attività in sinergia con Expo, mentre in contemporanea partirà una campagna promozionale con lo stesso compito sui mass media. Infine la 'Creazione di un parco della biodiversità' che dall'ulivo alla vite si inserisca in un percorso visitabile a partire dal mese di giugno”. Se questa è una sintesi delle tematiche proposte, ci sono tanti eventi collaterali che da maggio a ottobre animeranno il territorio, dove le degustazioni avranno ovviamente un ruolo di primo piano e coinvolgeranno in prima persona i produttori di Gallo Nero: “Stiamo lavorando al calendario per dare spazio a tutti, e contestualmente si penserà all'accoglienza con una cura particolare alla cartellonistica, fondamentale per promuovere il territorio”. Ma spostiamoci dalla Toscana a Milano, per capire cosa succederà all'esposizione vera e propria, primo step obbligato per la visibilità. “Ovviamente ci saremo anche a Milano” rivela Liberatore“in primis con la Regione, ma non escludiamo la possibilità di acquistare uno spazio all'interno del Padiglione Italia: nei prossimi giorni incontreremo gli altri Consorzi toscani per capire come conviene muoversi, eventualmente anche in sinergia”.
UNIVERSITÀ DI MILANO-DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE E AMBIENTALI
Tra i progetti selezionati, che in qualche modo “giocano in casa”, c'è quello dell'Università di Milano-Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali. “Per l'appuntamento con Expo” ci illustra la professoressa di Genetica Agraria Gabriella Consonni “svilupperemo il tema della sostenibilità, toccando vari aspetti come il food security o l'utilizzo delle biomasse. Si spazierà dai cereali alla vite, analizzando le varietà ancestrali, le coltivazioni, le modifiche nel tempo e nello spazio e l'interazione con l'uomo. Interessante è lo scopo divulgativo del progetto rivolto ai cittadini, in un'ottica di condivisione e comunicazione degli studi e delle ricerche realizzate presso il nostro Dipartimento: in questo modo si vuol far coesistere la rigorosità degli argomenti e la semplicità di linguaggio in incontri, seminari e laboratori, cercando di coinvolgere in questa divulgazione soprattutto i giovani - studenti, neolaureati, ricercatori – tutti al momento molto stimolati dalla grande occasione rappresentata da Expo. L'itinerario che proporremo riguarderà non solo la realtà italiana, ma quella globale, ricalcando la dimensione internazionale di Expo”. E non basta, perché al di là del progetto approvato dal Ministero, lo stesso Dipartimento di Scienze Agrarie si occuperà di curare la costruzione di un Parco della Biodiversità all'interno dello spazio espositivo di Expo. Sono ancora work in progress la collocazione e le dimensioni: “Si tratta di un'installazione” continua la docente “che verrà allestita per l'intero semestre dell'evento”.
CIA-CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI
Parlerà di biodiversità anche la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori che interpreterà i principi di Expo con la realizzazione di un docufilm sull'agricoltura che resiste, come ci racconta Matteo Ansanelli, presidente di “Agricoltura è vita” (l’associazione della Cia che si occupa di progetti e formazione): “La nostra proposta accolta dal Ministero èla trasposizione filmica del libro 'Bioresistenza' di Guido Turus, volume che abbiamo presentato lo scorso marzo con il patrocinio proprio di Expo. Per realizzarne il video, attraverseremo tutta l'Italia in camper, soffermandoci sulle realtà rurali più sensibili ai temi della legalità e della biodiversità. Tra queste spicca il vino, che cercheremo di valorizzare nell'incontro con le cantine cooperative, ma anche attraverso l'incontro con l'uomo. È sull'uomo, infatti, e non solo su macchinari e tecnologie, che vogliamo focalizzare l'attenzione. La proiezione a Expo è prevista per la fine dell'evento, il 29 ottobre, ma in questo percorso, fisico oltre che metaforico, organizzeremo incontri e altre iniziative con le comunità locali da cui trarremo fuori altro materiale extra filmico che verrà documentato tramite yuotube e non solo. Dall'articolazione del progetto ho il 'buon sospetto' che verrà fuori un lavoro interessante, sperando possa essere diffuso anche al di là di Expo”. Oltre al progetto Mipaaf, Cia sarà a Milano anche come sponsor del Padiglione Italia con un calendario di sei incontri, uno al mese, al suo interno: “Il primo” conferma Ansanelli“sarà il 5 maggio con il 'vivaio Cia', perché è proprio dai giovani che vogliamo partire. Per il resto abbiamo risposto alla chiamata di Expo perché, come cittadini italiani vogliamo, dare il nostro contributo alla buona riuscita di questo decisivo appuntamento”.
CONFAGRICOLTURA
E all'appuntamento di Milano non mancherà neppure l'altra grande associazione di categoria: Confagricoltura. Proporrà, invece, il progetto confederale chiamato “Expo anch'io”. Cinque i temi identificati (territorio ed enogastronomia, donna, tecnologia e sviluppo, internazionalizzazione, cultura e lifestyle) con un accento particolare sulle cosiddette tre F italiane (Food, Fashion e Furniture). Anche per Confagricoltura sono in calendario sei appuntamenti a copertura dei sei mesi della Manifestazione (il primo il 25 maggio). Inoltre la “dimora milanese” della Confederazione, per ospitare eventi e incontri nel semestre espositivo, sarà la casa degli Atellani dove sorge la vigna appartenuta a Leonardo Da Vinci. Perfetta sintesi della bellezza italiana, dall'arte all'alimentazione.
I 29 PROGETTI AMMESSI
Conaf 78 punti
Consorzio Chianti Classico 72 punti
Earth Day Italia Onlus 72 punti
Rifosal 73 punti
Provincia Di Vercelli 73 punti
Cia 72 punti
Libera 80 punti
Osservatorio Sulla Criminalità Nell'agricoltura E Sul Sistema Agroalimentare 72 punti
Università Degli Studi Di Milano (Dipartimento di Scienze Veterinarie per la salute, la produzione animale e la sicurezza alimentare) 73 punti
Madcast 73 punti
Legambiente Onlus 80 punti
Touring Servizi srl 80 punti
Rete Fattorie Sociali 72 punti
Federcoopesca 75 punti
Wwf Italia Onlus 85 punti
Anbi 73 punti
Consorzio Distretto Produttivo Agrumi Di Sicilia 71 punti
Fondazione Banco Alimentare Onlus 75 punti
Unitelma Sapienza 72 punti
Italian Culinary Institute For Foreigners Icif 72 punti
A.T.S. Università Degli Studi Di Bari Aldo Moro (Dipartimento Di Scienze Agro–Ambientali E Territoriali –Disaat (CAPOFILA) 72 punti
Università Degli Studi Di Milano (Dipartimento Di Scienze Agrarie E Ambientali – Produzione, Territorio, Energia) 75 punti
Osservatorio Nazionale Miele 71 punti
Confederazione Generale Dell'agricoltura 73 punti
Expo Venice S.P.A. 73 punti
Fondazione Giacomo Brodolini 73 punti
A.T.I. Unasco Scarl (capofila) 70 punti
A.T.S. Unaprol (capofila) 70 punti
Cursa Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per L'ambiente 75 punti
a cura di Loredana Sottile
Foto: Lisa Boccaccio e Chiara Asoli
Questo articolo è uscito sul nostro settimanaleÂÂÂÂÂÂÂ Tre Bicchieri del 15 gennaio.
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