ggi innevati come si pensava, ma un clima uggioso e di gran fascino, con i colori dellโinverno protagonisti di una valle in cui il bosco, le vigne e la campagna vivono in piena sintonia tra di loro e sembrano racchiudere i segreti di un posto tutto da scoprire. In cima a una delle colline circostanti la valle, sorge La Stoppa.
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Unโazienda dal sapore antico, che trasmette sapere e tradizione: a partire dalla torre medievale che domina gli altri corpi del casolare posti al centro dei 58 ettari di proprietร : sono 30 quelli destinati alla vigna, mentre gli altri sono destinati alle querce secolari, ai castagni e al pascolo. Nel 1973 la tenuta fu acquistata dalla famiglia Pantaleoni e, attualmente, รจ Elena che si occupa della produzione vinicola. La conduzione รจ portata avanti con la preziosa collaborazione di Giulio Armani, che da trentโanni - la sua prima vendemmia a La Stoppa risale al 1980 - affianca Elena nel lavoro, ma soprattutto nella filosofia produttiva che qui si respira in maniera chiara.
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Profondo rispetto della natura e dei suoi vigneti, un lavoro tra i filari gestito secondo i dettami del biologico, e un lavoro in cantina ridotto al minimo, teso a preservare tutto quello che le vecchie viti, i terreni poveri e le varietร da sempre coltivate in queste zone riescono a offrire. Il carattere ai vini lo regala il territorio, e lโautenticitร รจ data dai vecchi impianti che affondano le proprie radici nel piรน profondo della Valle. Il resto รจ offerto dal tempo. Quel tempo che riesce a trasmettere storia ed esperienza, e riassume in modo genuino una tradizione iniziata secoli fa.
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Difficile non percepire tutto questo davanti alle nove annate di Macchiona assaggiate, uno dei vini a cui Elena e Giulio tengono in particolar modo. Macchiona nasce proprio nel 1973 e deve il nome a uno dei due corpi di proprietร (lโaltro si chiama Stoppa). La Barbera e la Bonarda sono le varietร da cui trae origine e sono impiantate in vigneti di etร diverse, alcuni dei quali arrivano a oltre 60 anni. Il terreno, argilloso limoso, non subisce concimazioni, vi รจ un inerbimento spontaneo e i trattamenti prevedono solo lโuso di zolfo e rame. LโAffinamento - di circa un anno - viene fatto in botti grandi da 15 e 20 ettolitri.
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Si inizia con lโannata 2007. I profumi appaiono fin subito affascinanti e complessi con un frutto in primo piano che perรฒ non nasconde sentori di sottobosco e foglie di tabacco, su un fondo salmastro delizioso. La bocca, ancora giovanissima, fa capire che siamo davanti a un vino che non avrร paura di invecchiare: il suo sapore fa venire in mente sensazioni di leggera affumicatura e il finale รจ saporito e vibrante.
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Si prosegue col 2006, un millesimo che offre toni vegetali e floreali molto eleganti e una bocca che mostra uno sviluppo piuttosto verticale con la trama tannica che dona austeritร e dei tratti scuri e cupi.
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La 2005 sembra affrontare una fase in cui la quadratura del cerchio รจ abilmente espressa: i profumi sono sontuosi e si snodano tra tocchi floreali dolci e cenni di radice, in un fondo ferroso che sembra arrivare dal piรน profondo del terreno. La bocca รจ profonda e fresca, grintosa e di ottimo sviluppo verticale. Il tannino รจ maturo e saporito e la morbidezza avvolge la bocca dando un equilibrio esemplare.
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Piรน austera e serrata la 2004, nei suoi toni ferrosi e di sottobosco che anticipano una bocca che offre una freschezza balsamica e a tratti quasi mentolata.
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Di tuttโaltra impostazione lโannata 2003, millesimo molto caldo, che riesce a offrire note mediterranee, di erbe aromatiche come rosmarino ed elicrisio, per poi svilupparsi in sensazioni di fragolina di bosco e ribes. La bocca, ampia e vellutata, riesce a trovare una sua vena fresca che ravviva la beva.
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Una versione pura ed essenziale sembra essere la 2002, dove i suoi tratti scarni e affilati non mancano di fascino offrendo note ferrose e tratti ematici in un fondo erbaceo molto bello. La contrazione nella parte finale dellโassaggio non ci vieta di percepire una bella sapiditร che trova armonia con le note riscontrate al naso.
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Gli ultimi tre millesimi ci riportano un poโ indietro negli anni e le emozioni non mancano. A partire da una grandissima versione targata 1998, che รจ quanto di piรน affascinante si possa trovare in un vino. Il naso รจ unโesplosione di sensazioni fruttate che fanno pensare a unโeterna gioventรน che il vino sta vivendo. Il lampone la fa da padrone per poi lasciar spazio a tocchi affumicati, minerali e speziati. La bocca รจ cremosa e profonda, leggiadra nella sua bevibilitร , ma dotata di carattere e di una struttura sempre dosata che non manca di sapore. Un vino che sicuramente avrร ancora vita lunga.
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Tornano le sensazioni austere nellโassaggio del โ93, un millesimo che ancora oggi si tara su percezioni di sapiditร e freschezza e manca solo di un poโ di struttura per ravvivare un corpo essenziale nelle sue parti piรน caratteristiche.
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Col millesimo โ86 si conclude la nostra verticale. E non poteva andare meglio. Un vino che a dispetto dellโetร mostra ancora dei tratti di gioventรน - a partire dal colore, un granato con i riflessi ancora rubini - e dei profumi che sembrano essere il sunto perfetto di tante annate assaggiate. Cenni terrosi, di tartufo e sottobosco, non offuscano le sensazioni ematiche e ferrose in cui non manca una leggera traccia di piccolo frutto rosso. La bocca รจ di una finezza incredibile, ha sia la grinta dovuta a unโaciditร presente e dosata, ma anche la morbidezza che rende la trama del vino avvolgente e soave.
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Se si dice che una degustazione verticale riesca a trasmettere in modo chiaro e leggibile la vita e la storia di un vino, la degustazione di uno dei gioielli di Elena lo prova in maniera indelebile. Ed รจ forse per questo che il nostro amico e collega Antonio Boco sostiene a chiare lettere che La Macchiona vale il viaggio. E noi non possiamo che essere dโaccordo con luiโฆ
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La Stoppa di Elena Pantaleoni
loc. Ancarano
29029 Rivergaro (Piacenza)
tel: 0523 958159
web: www.lastoppa.it
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Giuseppe Carrus
1/2/2012