L'Alto Adige è una delle regioni viticole più varie d'Italia, poco meno di 6000 ettari di vigneto estesi su un territorio che in appena 40 chilometri, da nord a sud, cambia continuamente, offrendo combinazioni che permettono a molti vitigni di trovare il proprio territorio d'elezione.
La distribuzione del vigneto altoatesino segua il corso dei due fiumi principali del territorio: l'Adige e l'Isarco; le vigne costeggiano le due vie fluviali partendo dalle Alpi, nel limite settentrionale della regione, e giungendo alla pianura pedemontana a sud, dove il clima si fa mediterraneo.
Si va dai pendii della Val Venosta, alle colline soleggiate della Bassa Atesina, dai vigneti alpini della Valle Isarco alle sponde verdeggianti del Lago di Caldaro. E cambiano con il paesaggio anche i climi e le matrici geologiche dei terreni: si viene a creare così un quadro viticolo davvero variegato, un mosaico dalle mille tessere che aumentano a dismisura se andiamo a considerare anche i vigneti con le diverse esposizioni, le quote altimetriche, i microclimi eterogenei; tanto che spesso da un villaggio all'altro emergono differenze sostanziali.
Centrale l'opera delle numerose cooperative, aziende di grandi dimensioni per la regione ma in che generalmente non giungono a condurre 300 ettari di vigneto, che con grande maestria danno valore all'opera dei numerosi soci, tramutando le uve in vini di eccellenza. Accanto a loro le famiglie storiche del vino atesino, capaci nel corso dei secoli di estendere le loro proprietà a molti degli appezzamenti più ambiti, nonché le piccole aziende a conduzione familiare che con la medesima cura seguono i piccoli fazzoletti di terra disseminati nella provincia.
Qui ci concentriamo sul vitigno con cui viene prodotto uno dei grandi bianchi della regione: il Kerner, ottenuto in Germania nel 1929 dall'incrocio tra schiava e riesling renano e DOC dal 1993,
I Kerner dal migliore rapporto qualità-prezzo
Nella lista che segue troverete alcune delle migliori espressioni di Kerner che hanno ottenuto i Due Bicchieri Rossi - essendo arrivati in finale durante le degustazioni per la guida Vini d'Italia 2024 - o Due Bicchieri, tra quelli che troverete sugli scaffali delle enoteche e negli shop on-line a meno di 20 euro.
Il Kerner 2022 di Strasserhof Hannes Baumgartner (Due Bicchieri Rossi 2024), è esuberante e agrumato il naso, appagante nella beva, sapido e di bella lunghezza. Hannes Baumgartner conduce da vent'anni l'azienda di famiglia, meno di 6 ettari di vigneto adagiati nella parte più settentrionale della Valle Isarco dove le vigne si estendono dai 680 ai 750 metri di quota. Poco più in là, solo boschi e prati fino al confine con l'Austria. Soprattutto vitigni a bacca bianca, il classici della valle, interpretati con mano sicura che valorizza l'espressione aromatica delle uve e esalta il clima del territorio, fatto di giornate calde e notti ben più fresche.
Affumicato e snello il Kerner 2022 di Köfererhof Günther Kerschbaumer, (Due Bicchieri Rossi 2024), L'azienda di Günther e Gaby Kerschbaumer si sviluppa nella zona di Novacella, una sorta di ampio teatro vitato dove i vigneti occupano tanto il centro dell'arena quanto le gradinate che la racchiudono. Questo è il regno delle uve a bacca bianca più raffinate e tese della provincia e la storica azienda di via Pusteria ne è interprete fedele e al tempo stesso originale. Viticoltura certosina, paziente attesa del momento migliore per la vendemmia e lunga sosta in cantina fanno di Köfererhof un punto di riferimento assoluto per i vini della valle Isarco.
Interessante il Kerner Libellula 2020, maturato in rovere, affumicato e minerale; al naso lascia il frutto sullo sfondo e conquista il palato con tensione e lunghezza, come anche il Kerner Luxs 2022. L'azienda della famiglia Sölva si sviluppa per 7 ettari lungo le colline che cingono il lago di Caldaro su diversi appezzamenti. Se per le varietà che necessitano di maggior calore, come le bordolesi o il lagrein, si attinge alle zone di Prutznai e Lavason, la schiava regna sovrana a Barleit e le varietà a bacca bianca si trovano nei più alti vigneti di Vial e Kardatsch. Un vero e proprio puzzle viticolo che, nel raggio di pochi chilometri, offre spunti e possibilità per una produzione affidabile e di alto livello qualitativo.
- A. A. Kerner Libellula Ris. 2020 - Niklaserhof Dieter Sölva
- A. A. Kerner Luxs 2022 - Niklaserhof Dieter Sölva
Sempre convincente il Kerner di casa Mair che, anche con la 2022, non manca di far valere la sua classe. Profumi intensi di agrumi e fiori in bocca mette in luce ricchezza e tensione, risultando succoso e di beva trascinante.
Il Kerner 2022 di Villscheiderhof Florian Hilpold è uno dei vini prodotti dall'azienda degli Hilpold, che si adagia su una terrazza vitata affacciata su Bressanone. Molto buono anche il Sylvaner 2022, fresco e immediato nell'espressione di frutto bianco e fiori, in bocca rivela un profilo giocato sul contrasto tra l'acidità e la morbidezza, risultando lungo e di beva appagante.
Il Kerner 2022 di Taschlerhof Peter Wachtler è uno dei vini prodotti dall'azienda di Peter Wachtler, una manciata di ettari dedicati alle caratteristiche varietà bianche della valle Isarco e che forniscono le uve per una produzione di ottimo livello. Siamo sul versante occidentale della valle dove si stagliano piccoli appezzamenti vitati che si arrampicano verso l'alto sostenuti da una ragnatela di muretti a secco che rende il paesaggio inconfondibile.
Il Kerner 2022 della Tenuta Ebner Florian Unterthiner è uno dei vini prodotti dall'azienda di Florian e Brigitte Unterthiner, una piccola realtà che può fare affidamento su vecchi vigneti che si estendono per una manciata di ettari e forniscono le uve per una produzione che coniuga la finezza della valle Isarco con la ricchezza dei vini bolzanini. La conca di Bolzano gode di un clima caldo e mediterraneo durante l'estate, ma è sufficiente addentrarsi in valle Isarco e risalire i primi contrafforti del Renon per godere di improvvise brezze e grandi escursioni termiche.
Il Kerner 2022 di Thomas Unterhofer è uno dei vini prodotti dall'azienda nella zona più alta di Caldaro, a Pianizza di Sopra. Qui gli Unterhofer producono vino da una quindicina di anni. Ottimo anche il Sauvignon Mirum 2022, che matura in botte grande prima di donare i suoi aromi di frutto giallo maturo e fiori. In bocca è asciutto e di pregevole lunghezza.
Il Kerner Karneid 2022 di Glögglhof Franz Gojer è uno dei vini prodotti dall'azienda. La famiglia Gojer è sicuramente fra i protagonisti dell'area di Santa Maddalena, forte di una bella piattaforma viticola su alcune delle migliori esposizioni della zona classica. Tra i rossi schiava e lagrein rimangono i protagonisti assoluti, per i bianchi bisogna invece risalire il corso dell'Isarco fino a Cornedo, dove trovano dimora kerner, sauvignon e pinot bianco.