I migliori Pigato della Riviera Ligure di Ponente e Valpolcevera in 4 etichette al di sotto di 20 euro

19 Feb 2024, 17:10 | a cura di
Il pigato è uno dei vitigni autoctoni a bacca bianca più noti della Liguria. Qui vi proponiamo una selezione di ottime etichette dal migliore rapporto qualità-prezzo.

Quando si parla di vino italiano, generalmente ci si riferisce sempre alla incredibile biodiversità presente nei nostri vigneti. Sarebbero oltre 540 i vitigni attualmente coltivati in Italia, il che è un bene dal punto di vista della conservazione di un patrimonio ampelografico unico nel mondo, ma anche un male se andiamo a declinare questa incredibile varietà sul lato commerciale.

Noi qui cerchiamo di occuparci del primo aspetto, accendendo un piccolo riflettore su un autoctono ligure, il pigato. In realtà avremmo potuto accorpare questa selezione con quella fatta sul vermentino. Sì, perché, sembrerebbe che pigato e vermentino siano praticamente la stessa uva.

Identica? No, ovviamente. Il pigato non sarebbe altro che una mutazione del vermentino, avvenuta a seguito di una lunga storia di migrazioni varietali in cui il percorso delle due uve è praticamente sovrapponibile (Spagna, Corsica, Liguria, Sardegna sono le tappe più importanti). Tuttora è complicato stabilire una stretta parentela (che le due uve avrebbero anche con la piemontese favorita), in quanto sia dal punto di vista morfologico, sia da quello genetico i confronti sono resi difficili da una grande variabilità intravarietale.

Finché l'arcano non sarà svelato, ci basti sapere che il nome pigato deriverebbe dal termine dialettale "pigau", "macchiato", aggettivo che si riferisce ai puntini di color ruggine che si trovano sulle bucce dell'uva a piena maturazione. La sua zona di coltivazione principale è la Riviera Ligure di Ponente, dove spesso è vinificato in purezza, ma è possibile trovarlo anche in Valpolcevera.

I Pigato dal migliore rapporto qualità-prezzo

Quella che segue è una piccola lista dei Pigato che abbiamo recensito su Berebene 2024 di Gambero Rosso, la Guida che premia i vini dal miglior rapporto qualità prezzo: sono etichette che troverete sugli scaffali delle enoteche (anche quelle on-line) a meno di 20 euro.

Il Pigato 2022 di Villa Cambiaso, prodotto dal Conte Cattaneo Adorno, ha intensi profumi di fiori bianchi su sentori giovani ed erbacei. Il corpo è ricco di mineralità e sapidità. L'azienda solo da pochi anni ha intrapreso il suo percorso produttivo nell'entroterra genovese, a Serra Riccò, in Valpolcevera, in un comprensorio un tempo ricco di coltivazioni e oggi in via di rinascita.

Il Riviera Ligure di Ponente Pigato 2022 di Luca Calvini, dal colore volutamente scarico, presenta profumi intensi mentre al palato è garbato e piacevole. I sentori mediterranei di salvia e rosmarino si affiancano al fiore esaltando la freschezza del vino che raccoglie tanta sapidità dal vicino mare. Il lavoro di Luca Calvini non è certo facile: il territorio parcellizzato con cui ha a che fare di certo complica non poco il suo compito. Tuttavia i risultati sono molto buoni, merito della sua grande maestria.

Il Riviera Ligure di Ponente Pigato 2022 di Innocenzo Turco ha freschi sentori di erbe officinali in un corpo armonico ed elegante. Le brezze marine apportano buona sapidità che, unita all'elegante sfumatura fruttata, rende questo vino di buon carattere e identità.

Il Riviera Ligure di Ponente Pigato Braje 2022 di Durin raggiunge un'interessante espressione di maturità e armonia, rilasciando sentori intensi di frutti e fiori gialli su un letto di freschezza mediterranea. Antonio Basso continua il suo incessante lavoro di viticoltore nel comprensorio della Valle Arroscia, che da Albenga risale fino alle Alpi Liguri, fucina di biodiversità e di pregiate cultivar.

 

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