Tre Bicchieri 2023, le new entry: Tenuta Il Palagio e l'amore per i vini di Sting e Trudie Styler

18 Mar 2023, 10:58 | a cura di
Da una passione per il vino e un amore per la Toscana da parte di Sting e sua moglie Trudie Styler nasce l’azienda Tenuta Il Palagio, azienda vitivinicola che quest’anno riesce a conquistare i Tre Bicchieri per la prima volta con il Sister Moon ’20.

I primi passi

Con l’acquisizione della proprietà da parte del cantante Gordon Matthew Thomas Sumner, in arte Sting, e sua moglie Trudie Styler, questa storica azienda vitivinicola di Figline Valdarno ha trovato una nuova linfa vitale. Ci troviamo a circa un’ora di macchina da Firenze, tra le colline del Chianti, nel cuore della Toscana. “Tutto nasce nel 1530, anno in cui venne costruita in questo posto un’azienda vitivinicola” ci racconta Antonio Sasa, Direttore Vendite della Tenuta. “In più di 500 anni la proprietà è passata solo attraverso 3 famiglie. Sting e Trudie l'hanno acquisita nel 1997.  A partire dal 2002 sono state reimpiantate le vigne di sangiovese, canaiolo, colorino, merlot, e cabernet sauvignon che definiscono il parco viticolo della Tenuta. Per diversi anni il nostro enologo è stato Paolo Caciorgna, ma negli ultimi quattro anni ci siamo serviti dell’esperienza di Riccardo Cotarella. Sister Moon è stato il nostro primo vino uscito nel 2009 con l’annata 2007, dopodiché abbiamo lavorato su altre etichette come When We Dance, un chianti da sangiovese e colorino, e Message in a Bottle, rosso a base sangiovese con un 30% suddiviso equamente tra syrah e merlot”.

Il territorio e la filosofia

L’azienda si estende per un totale di 350 ettari in cui sono presenti, uliveti, orti e boschi oltre alle viti. Per quanto riguardo queste ultime, i 30 ettari di superficie vitata sono tutti coltivati in conduzione biologica. “Questo in cui ci troviamo è un territorio meno conosciuto di altri, ma non meno vocato per la produzione di vino” continua Antonio Sasa “con l’azienda cerchiamo di valorizzare e dare visibilità a quest’area. Per quanto riguarda i proprietari, Sting e Trudie sono da sempre innamorati dell’Italia e in particolare della Toscana. Qui hanno trovato questa tenuta e hanno scommesso su quanto già esisteva. Lui è un' istituzione musicale, lo sanno tutti, mentre lei è la vera visionaria e conduttrice dell’azienda”. Per quanto riguarda la produzione, l’azienda vede una filosofia in cui le radici del passato non sono dimenticate, ma sono una preziosa risorsa. “Cercare di definire il nostro approccio come moderno o tradizionale non è una cosa semplice. Questo perché sono due parole che denotano tante cose diverse. Noi cerchiamo di portare avanti una conduzione tradizionale, coltivando vitigni indigeni e autoctoni. In vigna non usiamo pesticidi e in cantina non disdegniamo l’uso di botti, tonneaux e barrique in un’ottica di apertura moderna”.

I primi Tre Bicchieri: il Sister Moon '20

Con il Sister Moon '20, nella guida Vini d’Italia 2023, Tenuta Il Palagio raggiunge il massimo punteggio assegnato a un vino dal Gambero Rosso: i Tre Bicchieri. Si tratta di un Sangiovese con saldo di cabernet sauvignon che si distingue al naso per sentori fruttati di confettura di more, note di tabacco e poi spezie come cannella e chiodi di garofano; al gusto ha un buon impatto, è armonico e di grande persistenza gustativa. “I Tre Bicchieri rappresentano un riconoscimento aziendale importante, nel senso che è un segno del fatto che stiamo lavorando bene e nella giusta direzione. Desideravamo ottenerli e attraverso un lungo ‘work in progress’, anche grazie a Riccardo Cotarella, siamo riusciti a raggiungere questo traguardo” afferma Sasa. “Il vino prende il nome da una canzone di Sting. Questo Supertuscan nasce come una IGT con cui potevamo esprimerci con libertà e sbizzarrirci. È un vino moderno che riesce a mantenere una linea territoriale toscana”.

Le altre produzioni e uno sguardo al futuro

Ma non c'è solo il vino nella produzione della Tenuta Il Palagio: olio e miele sono altri due prodotti creati con un’attenzione alla sostenibilità: “l’anno scorso abbiamo ottenuto Le Tre Foglie del Gambero Rosso con il Monocultivar Frantoio Bio. Così come il vino anche l’olio e il miele sono certificati biologico. Disponiamo di circa 6000 alberi e non ne produciamo più di 4000 litri, per il miele abbiamo una serie limitata di millefiori, ciliegio, castagno…questo perché vogliamo creare un prodotto di alta qualità fatto in maniera sostenibile”. Un’azienda che non resta ferma, ma continua a evolvere con nuovi progetti ed etichette pronte a conquistare il mercato. “Nel prossimo futuro usciremo con un vino nuovo dal nome Sacred Love: un 100% Merlot prodotto in una serie limitata di 6000 bottiglie, e con il nostro Chianti Riserva La Regista con l’annata 2019” conclude Antonio Sasa.

a cura di Marzio Taccetti

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