tion, da quest'anno il Concourse Exibition Center, non passione e partecipazione: a fine giornata conteremo 2.200 ingressi.
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Ma ciò che ci colpisce, ancora una volta, è lo straordinario livello di conoscenza. Parliamo di una conoscenza vera, profonda del vino italiano in tutti i suoi aspetti, che si parli di sottozone, d'impostazioni stilistiche o metodi colturali. L'approccio è quello consapevole di chi ogni giorno consuma e produce: Sonoma e Napa Valley sono a meno di un'ora di macchina. San Francisco ha una sensibilità enogatronomica inesauribile, la città vanta il più alto numero di ristoranti pro capite del Paese: uno ogni 227 abitanti. Abbiamo volato quasi 15 ore, ma ci sentiamo a casa: questo è un porto sicuro per il vino italiano.
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Sono invece “solo” quattro le ore di volo che separano San Francisco e Chicago, seconda tappa del tour. L'Italia dei Tre Bicchieri si ritrova nell'antica stazione dei treni, la mitica Union Station resa celebre dal film Gli Intoccabili di Brian de Palma.
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Se le conferme di San Francisco fanno poco rumore, quello di Chicago, senza giri di parole, è un exploit. “Chicago is on fire”, ci raccontano molti professionisti del settore che intervistiamo. Esplode l'interesse per il vino italiano, assieme a una forte crescita qualitativa della ristorazione. Un successo clamoroso per quantità e qualità del pubblico. Qui l'evento Tre Bicchieri è cresciuto ogni anno, un percorso costruito che sta regalando grandi soddisfazioni ai produttori: “Sono stato tra i primi a credere a questo tour già dall'inizio, ho trovato l'importatore e oggi, ancora una volta, abbiamo la conferma di un percorso collettivo in grande crescita”, commenta Sergio Germano dell'azienda Ettore Germano.
Tony Mantuano, tra gli chef preferiti di Obama, aggiunge: “Se prima lo erano le riviste americane, oggi il Tre Bicchieri è sempre più il rating di riferimento per il vino italiano”. E il gusto – ci racconta Tamra Presley, Wine Manager del ristorante Coco Pazzo – sta evolvendo: “Prima i clienti cercavano vini italiani che richiamassero lo stile californiano, oggi la musica sta cambiando. Chiedono soprattutto vini più austeri, di grande abbinabilità in tavola, vini food friendly. In questo i vini italiani sono unici”.
Il treno del Tre Bicchieri World Tour è appena ripartito in direzione New York City. Il 15 febbraio sarà un altro banco d'esame per l'Italia del vino, quasi duecento aziende insieme per fare sistema.
a cura di Lorenzo Ruggeri
14/02/2013