Una patatina al posto dell’ostia, ed è subito polemica. La comunità cattolica non ha preso bene la pubblicità di Amica Chips, così l’Associazione italiana telespettatori ha chiesto «l’immediata sospensione» dello spot che «offende la sensibilità religiosa di milioni di cattolici praticanti» oltre a essere «oltraggioso nel banalizzare l’accostamento tra la patatina e la particola consacrata».
Lo spot di Amica Chips considerato blasfemo
Dopo aver stupito tutti nel 2006 con Rocco Siffredi come protagonista («Le ho provate tutte, ma fidati, questa è la migliore»), Amica Chips ha di nuovo suscitato lo scalpore dei telespettatori. Nell’ultima pubblicità si vede una suora sgranocchiare lo snack al posto dell’ostia, proprio durante la funzione religiosa: una scena che ha movimentato il Comitato di Controllo dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria, che ha ingiunto le parti coinvolte. Finita nel mirino dell'Aiart, l’Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Televisione di ispirazione cattolica, la pubblicità avrà vita breve.
Le polemiche degli spettatori
Sono state tante le segnalazioni da parte dei cittadini per il video che ha come sottofondo musicale l’Ave Maria di Schubert e che si conclude con il claim: «Amica chips, il divino quotidiano». Sotto lo spot condiviso sui social, tanti utenti hanno commentato indignati: «Sono cattolico e non comprerò mai più le vostre patatine, almeno fino a quando non farete pubblica ammenda», «Vi vadano tutte di traverso», «Riscrivete, se lo avete, il Vostro Codice Etico», «Lo spot più schifoso di tutti i tempi! La giustizia Divina farà resto. Abbiate il buon senso di fare ammenda e ritirare questo spot blasfemo».