Storia del recensore di cibo halal che ha assaggiato 50 food truck di New York

28 Apr 2024, 10:21 | a cura di
L'idea maturata nel 2020 mentre era studente, oggi Rahim Hashim ha creato una mappa di halal cart della Grande Mela per far conoscere il cibo più buono della città

Zozzoni. Paninari. Fast food. In Italia, la cultura del panino preparato sui camioncini per strada, da mangiare dopo la partita allo stadio, o di notte al ritorno da serate in discoteca, è un rito nato negli anni Ottanta e che a oggi regge ancora, seppur con delle evoluzioni, come nel caso del “food truck”. Trovare cibo per strada è facile in tutto il mondo. A New York, però, c’è qualcosa che in Italia non si esiste (almeno per ora): i camioncini halal. Truck con ruote che servono alimenti prodotti rispettando le regole della religione islamica. Sono molto diffusi sul territorio, e c’è chi va a scovarli uno a uno per recensirli sui social e offrire una mappa ragionata.

Storia del recensore dei truck di cibo halal

Come racconta GrubStreet, nel 2020 Rahim Hashim era uno studente della Columbia University. Un giorno andò a prendere del cibo a un camioncino halal vicino il suo campus gestito da un ragazzo, lasciò una mancia di 5 euro. Il gestore ne fu così contento che si commosse: stava arrancando a mandare avanti l’attività durante la pandemia. Fu in quel momento che ad Hashim venne in mente l’idea di aprire un profilo Instagram, in cui postare tutto il cibo dei camioncini halal provati e recensirlo. Il profilo si chiama The Halal Guys Guy dal nome del primo truck halal fondato nel 1990, oggi l’insegna The Halal Guys Restaurants conta decine e decine di ristoranti in tutto il mondo.

Le recensioni di Rahim Hashim

Hashim sul profilo Instagram recensisce il cibo in base a una serie di criteri: gusto (il voto va da 1 a 5 bottigliette di salsa rossa), velocità (segnato con una barra verde che è più lunga o corta in base al giudizio); costo (indicato con banconote di dollari); livello delle spezie (segnato da 1 a 5 fiamme in base al livello di piccantezza delle spezie); freschezza (da 1 a 5 lattughe); e infine, nei caroselli di Instagram, indica anche i suoi bonus (“ottimo agnello e pollo”, ad esempio) e il suo ordine (l’elenco dei piatti che ha provato). Le didascalie che accompagnano i post sono sintetiche e lasciano intendere qual è stata l’esperienza culinaria di Hashim: «Verdure freschissime, carne solida e salsa verde sorprendentemente gustosa. L'agnello era più carbonizzato del solito, e avrei voluto che la salsa rossa fosse più piccante, ma nel complesso un buon camion! Non dimenticate di dare la mancia».

Per fornire un servizio ancora più completo, Hashim dedica ogni riga di tre post Instagram a un truck: in un post racconta il cibo, in un altro posta le foto di quello che ha mangiato, nell’altro pubblica il volto del gestore del camioncino. Infine, il recensore dei truck halal ha raccolto sotto un unico link una mappa su Google Maps che mostra l’elenco dei camioncini recensiti.

Cibo halal: cosa si mangia

Halal in arabo vuol dire “lecito”, e in relazione al cibo vuol dire che si può mangiare perché rispetta delle regole alimentari previste dall’Islam, a differenza dei cibi haram che sono proibiti (come il maiale e le bevande alcoliche). Non esiste una lista completa di cibi halal consigliati dal Corano, ma ci sono delle pratiche da seguire come quelle sugli animali, che non devono essere maltrattati sino al momento dell’uccisione; inoltre, in merito alla carne di animali, prima della vendita deve essere totalmente priva di sangue.

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