StopPhubbing: l'hashtag contro i telefonini. Vietato l'uso del cellulare a tavola, per ora solo in alcuni locali

10 Giu 2015, 10:10 | a cura di
StopPhubbing, la campagna contro l'uso del cellulare nel rispetto degli altri commensali, sta raccogliendo molti sostenitori. I ristoranti, bar e hotel di tutto il mondo iniziano a vietare il telefono cellulare a tavola per tornare al piacere della convivialità.

Phubbing, neologismo coniato di recente dall'unione di snubbing, verbo che significa ignorare, trascurare e phone, telefono. Esatto, si tratta proprio del crescente vizio legato ai telefoni cellulari per cui ci si dimentica delle persone che ci stanno accanto a favore dello schermo del telefonino. Whatsapp, Facebook, Instagram e social network vari, ma anche giochi di tendenza come Angry Birds o Candy Crush, applicazioni per l'oroscopo, il calcio, il make up e la lista potrebbe andare avanti all'infinito. Queste le attività che nell'era 2.0 stanno prendendo piede al punto da eliminare la cara, vecchia abitudine alla conversazione.

La campagna

Ecco che nasce l'idea di StopPhubbing, una campagna contro il phubbing che cerca di restituire valore al dialogo e alla comunicazione reale. Come lo fa? Ovviamente con un hashtag da pubblicare sui social network. Nonostante questa lieve contraddizione, StopPhubbing sta diventando un vero e proprio movimento, partito dall'Australia, contro l'uso dei cellulari a tavola. Già, i ristoranti da Sidney a New York fino ad arrivare nella nostra Udine, stanno proibendo i telefonini durante il pasto.
Abu Gosh, ristorante arabo vicino Gerusalemme, propone l'offerta “spegni e paghi la metà”. “Gli smartphone hanno distrutto il piacere di mangiare fuori”, commenta il titolare Jawdat Ibrahim. Ad inaugurare l'iniziativa, il ristorante Seiobo di Sidney, seguito dal Ko di New York.

Le statistiche

La Grande Mela è il luogo dove più si verifica il fenomeno del phubbing. A mostrarlo, è la scala fatta dal sito di StopPhubbing che vede al primo posto New York, seguita da Los Angeles e poi Londra. Strano ma vero, l'Italia non è neanche presente nella classifica del sito. Sarà che il piacere del cibo è troppo determinante per noi italiani? In qualunque caso, accettiamo con orgoglio questa squalifica.

La situazione in Italia

Anche nella Penisola, però, alcuni locali hanno iniziato ad attivarsi per la campagna. È il caso di Udine, dove il sindaco Furio Honsell, ha istituito una zona cell-free in cui tutti i bar, pub, ristoranti e hotel dovranno affiggere il divieto anti phubber. I cellulari devono rimanere spenti o, comunque, silenziosi là dove dovrebbero stare: in borsa.

La campagna sta ottenendo buoni risultati, con 39,850 voti a favore dei cellulari spenti per un totale dell'81%. Rimane un 19% a sostegno della comunicazione virtuale: per molti può essere difficile rinunciare a un'abitudine ormai così radicata.

a cura di Michela Becchi

www.stopphubbing.com/

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram