Vi piacerebbe portare in tavola del buon patè di foie gras accompagnato da un tagliere di formaggi francesi e il giorno seguente optare per ramen e noodles di riso senza allontanarvi dalla cucina di casa? Il team americano di Try The World è convinto che la conoscenza di nuove culture avvenga prima di tutto a tavola. Così nasce l'idea dei box tematici da ordinare online per ricevere un compendio delle migliori prelibatezze rappresentative delle cucine del mondo; un viaggio che prende il via dalla curiosità della scoperta e approda tra i rassicuranti prodotti gourmet inviati periodicamente agli utenti della comunità web.
Ogni due mesi gli iscritti ricevono i prodotti selezionati da chef esperti per raccontare la cultura gastronomica di un Paese sempre diverso, dal Brasile al Giappone, dalla Cina alla Spagna. L'obiettivo dei giovani statunitensi Kat e David – appassionati viaggiatori – è quello di spalancare l'orizzonte culinario degli americani sugli stili alimentari del mondo, importando prodotti d'eccellenza difficilmente reperibili sul mercato interno. Un'iniziativa che sembra muoversi in contrasto con il fenomeno di contraffazione dilagante a danno (soprattutto) dei prodotti italiani e vuole favorire l'autenticità e l'unicità di lavorazioni artigianali e materie prime di qualità.
Non a caso, il box del momento è dedicato a Venezia e può vantare la garanzia di David Rosengarten, viaggiatore gourmet, redattore gastronomico per il New York Times e food blogger per l'Huffington Post e Forbes. Un curriculum di tutto rispetto per il giornalista che ha selezionato i dieci prodotti più legati nei suoi ricordi al panorama gastronomico della città lagunare. Ogni box contiene inoltre una descrizione dettagliata dei prodotti gourmet e un piccolo ricettario con aneddoti e pietanze tradizionali.
E il sito garantisce anche una preziosa vetrina per i piccoli produttori inclusi nel circuito, offrendo la possibilità di acquistare online i singoli prodotti contenuti nei box bimestrali. Un sistema divertente e onesto per promuovere la cultura gastronomica su un mercato dalle enormi potenzialità come quello statunitense.