Benvenuti in Puglia: gli uliveti della zona di Brindisi

11 Apr 2015, 09:30 | a cura di
A 18 anni dalla sua nascita il Consorzio DOP Collina di Brindisi riunisce 82 aziende. Quali sono i suoi obiettivi? Ecco come ci ha risposto Francesco Calò del Consorzio DOP Collina di Brindisi.

Un territorio tra i più belli e affascinanti al mondo, reso ancor più bello da una città come Brindisi, la porta di accesso per il Salento, che regala capolavori artistici e architettonici impressionanti che vanno dalla Cattedrale alla Chiesa di Santa Maria del Casale.
A fare da contorno a questa bellissima realtà c'è una distesa di oliveti a perdita d'occhio che, oltre a caratterizzare il paesaggio della provincia brindisina, ne evidenzia l'importanza per quanto riguarda l'aspetto economico. Proprio per questo motivo produrre un extravergine di alta qualità è diventato un bisogno imprescindibile che tende a valorizzare questa terra sia dal punto di vista della biodiversità che di quello commerciale.

Il Consorzio DOP Collina di Brindisi

Negli ultimi 20 anni un lavoro indispensabile è svolto dal Consorzio DOP Collina di Brindisi nato a seguito dell'istituzione della DOP nel 1996, una delle prime certificazioni territoriali in Italia relativa all'extravergine. A tal proposito abbiamo sentito Francesco Calò, responsabile della comunicazione del Consorzio.

Dott. Calò di quante aziende si compone il Consorzio?
La nostra realtà nasce nel 1997 e ad oggi raccoglie 82 aziende tra produttori, molitori e imbottigliatori.

Avete avuto casi di contraffazioni e uso improprio del marchio?
Fino a oggi è una situazione che non si è mai verificata.

Qual'è il vostro approccio al mercato estero?
In questo momento, grazie a nuovi progetti, si sta cercato di realizzare e implementare tutte quelle attività, come per esempio la promozione, che permettano la valorizzazione del brand, e questo ci sta permettendo di affacciarci cautamente ai mercati esteri.

Quali sono i paesi dove l'export è più rilevante e quali quelli dove si sta lavorando per incrementarlo?
Fino a oggi il mercato più rilevante è stato, ed è tutt'ora, quello tedesco, ma soprattutto nell'ultimo periodo si sta cercando di penetrare in quello asiatico.

In questo panorama come si colloca la collaborazione con il Consorzio di tutela DOP Salice Salentino?
Sicuramente è una collaborazione molto proficua soprattutto per il Consorzio Collina di Brindisi vista la rilevanza e la fama del Consorzio Salice Salentino.

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