Nel 2015 il New York Times ha inserito Ripa di Porta Ticinese tra le 12 strade piรน belle d’Europa. Ingrid Williams, la corrispondente che a suo tempo l’ha messa in classifica, era stata conquistata in particolare dal movimento mangereccio dell’happy hour e dai pantagruelici buffet proposti nei numerosi locali della zona.
In effetti ce ne sono tantissimi lungo il Naviglio Grande, 50 chilometri di canale navigabile che nasce dal Ticino, fuori Milano, e termina nella Darsena di Porta Ticinese. ร stata la prima opera del genere a essere realizzata in Europa, costruita a fini difensivi nel 1152 da Guglielmo da Guintellino, architetto militare genovese, ed รจ diventato nel tempo punto nevralgico per commerci e trasporti ma anche area di svago e relax, ritrovo di artisti e artigiani nei vicoli e nelle corti, centro del Carnevale Ambrosiano fino al secondo dopoguerra. In una vecchia cascina alla fine di via Ludovico Il Moro, inoltre, al termine del percorso del tram 19, negli anni Settanta nacque uno dei piรน importanti jazz club della cittร , il Capolinea.
Oggi qui si riversa gran parte del popolo della movida che affolla soprattutto locali notturni, pub e cocktail bar, mentre di giorno restano in attivitร studi di artisti e di artigiani. Per godersi appieno l’atmosfera del “Navili Grand” vale pure la pena imbarcarsi e percorrerlo sull’acqua, mentre per mangiare e bere bene tocca fare un po’ di attenzione e schivare con cura i “mangifรฌci” dove quantitร e qualitร sono inversamente proporzionali tra loro (e a prezzi “milanesi”).
Ristorante. ร stato un avvio faticoso quello di Sara Preceruti a Milano, cittร dove ha portato la sua Acquada (che vuol dire โacquazzoneโ in lombardo). La giovane chef lomellina, giร enfant prodige, ha sofferto di una piccola crisi di adattamento al nuovo set metropolitano, ma ora sembra aver trovato il giusto equilibrio tra una cucina intima e autobiografica e un discorso piรน attuale. Bella carta dei vini, servizio a punto.
Acquada – via E. Villoresi, 16 – 02 35945636 – acquada.com
Giapponese. Decrescita felice. Yoji Tokuyoshi, giร sous chef di Massimo Bottura, ha trovato il suo nido in questo locale dalla storia travagliata: dapprima ristorante fine dining, poi pop-up e infine insegna a tempo indeterminato, un piccolo bistrot in cui ingredienti molto spesso italiani vengono trattati secondo le tecniche e le filosofie nipponiche. Una formula che ripaga, perchรฉ il piccolo dazio in termini di creativitร รจ ampiamente compensato dalla sfrenatezza e dal divertimento. Si puรฒ scegliere la Chefโs choice, un percorso in condivisione a 80 euro (cui nel caso sposare la Sommelierโs chioce a 30) oppure attingere al menu: sashimi di akami, chutoro e otoro (tre tagli di tonno), ricciola e acqua di porcini fermentati, katsusando di lingua, midollo e shiokara. Vini convenzionali, macerati, deluxe e qualche sakรจ. Ambiente informale, da nippotrattoria.
Bentoteca Milano – via San Calocero, 3 – 340 8357453 – bentoteca.com
Pizzeria. L’insegna di Salvatore e Matteo Aloe (quartier generale a Castel Maggiore) ha moltiplicato le sue sedi in Italia – e a Londra – tenendo fede al progetto di una pizza pop di buon livello. I locali milanesi sono cinque (Isola, Centrale, Navigli, Colonne e Porta Romana).
Berberรจ – via Sebenico, 21 – 02 36707820 – berberepizza.it
Thailandese. Ambiente curato, caratteristico, soprattutto nella sala al piano superiore, che ben predispone all’esperienza. L’offerta, pur parzialmente, permette di gustare piatti, da convidere, dal gusto autentico. In menu si spazia tra phad thai e zuppe, Khang phed ped yang (filetti di anatra al curry rosso con latte di cocco, ananas e pomodorini) e Pla priew wan (orata con salsa agrodolce). Anche bistrot in via Felice Bellotti 13. Altro indirizzo a Roma.
Bussarakham – via Valenza, 13 – 02 89422415 – bussarakham.com
Ristorante. Paradiso per carnivori il locale creato da due giovani, in stile urban e d’ispirazione americana, diviso in tre ambienti: un ristorante con cucina a vista, un New York Bar con tavolo social e una sala riservata in cantina. Che per la cronaca รจ piccola ma con tante etichette interessanti, molte naturali e biodinamiche. Come dice lโinsegna, la cucina ha una passione per le carni dry aged di varia provenienza e servite alla griglia. Ma cโรจ tanto altro, anche i mondeghili.
Dry Aged – via Cesare da Sesto, 1 – 02 58107932 – restaurant.thedryaged.it
Bistrot. Tommaso Melilli (scrittore e cuoco, lo scorso anno all’opera da Contrada Govinda), Rocco Galasso e Luca Gennati (entrambi e/n enoteca naturale) hanno raccolto il testimone di Carmine e Gloria, ex gestori della trattoria, rilanciando l’insegna e rinfrescandola anche negli arredi. Tavoli di legno scuro, bottiglie di vino perlopiรน โartigianaliโ alle pareti (non c’รจ carta ma una rotazione frequente), un dehors e due โpanche da sagraโ, piรน due banconi piccoli tassativamente non prenotabili. La cucina? “Normale” per loro stessa definizione, un po’ ispirata alla bistronomie francese dove Melilli รจ cresciuto. Menu snello quindi con cose come il polpettone con salsa verde, gli spaghetti alla tunisina, il riso giallo, il minestrone freddo, il patรจ di fegatini, persino la frittata. Prezzi umani per la piazza milanese.
Gloria – via M. Pichi, 5 (ang. via G. Borsi) – 02 45474710 – gloriamilano.com
Pizzeria. Riscuote sempre gran successo una delle tonde piรน amate di Milano, cosa che spiega il proliferare delle sedi. Merito anche di un format che funziona e che si concentra sulla sostanza, ossia validi impasti e topping tra i classici partenopei e quelli che riproducono le ricette regionali italiane. Ma il menu รจ molto piรน ampio, il servizio dinamico e l’ambiente solare.
Pizzium – via Vigevano, 33 – 02 49695366 – pizzium.com
Trattoria. Dopo oltre dieci lustri di storia questa trattoria continua a deliziare i palati dei tanti commensali che la frequentano. I motivi sono semplici: ambiente tipico e informale e una proposta culinaria che non รจ mai cambiata e che affonda le radici nella tradizione emiliana tra paste tirate a mano e secondi di carne succulenti. Si accompagna il tutto scegliendo tra valide referenze in cantina. Veloce e garbato il servizio.
Trattoria Bolognese Da Mauro – via E. Lombardini, 14 – 02 8372866 – Facebook
Cocktail Bar. La fama รจ quella di essere il bar piรน piccolo del mondo. Sono soltanto undici, infatti, i metri quadrati di questo locale sui Navigli, molti dei quali sono occupati dalle bottiglie con cui viene realizzata la valida proposta di miscelati che puรฒ essere ordinata per asporto dalla finestrella che si affaccia sulla strada. Per accomodarsi allโinterno – massimo tre persone – la prenotazione รจ dโobbligo.
BackDoor43 – ripa di Porta Ticinese, 43 – 340 9628890 – Facebook
Wine Bar. Focus sui “naturali” per questo brand con altre sedi in Italia. Qui cibo e vino vanno di pari passo, quindi largo a piccoli artigiani con dietro una storia e un lavoro sostenibile e concreto. Fatevi consigliare, sennรฒ c’รจ una mescita esplicativa della filosofia e una serie di assaggi ad hoc. Anche rivendita.
Flor – via Vigevano, 6 – 334 1141889 – florwine.com
Cocktail Bar. Il piรน internazionale della famiglia del Mag Cafรจย (che comprende anche Mag La Pusterla oltre a BackDoor 43 e 1930). Qui infatti dal 2017, le drink list sono dedicate ogni volta a un paese diverso (Francia, Spagna, Norvegia) e i mix un affascinante gioco di contaminazioni. Oggi si usa pure l’Intelligenza Artificiale. Stessa impostazione per il cibo.
Iter – via M. Fusetti, 1 – 02 35999589 – Instagram
Cocktail Bar. Con l’altra sede in via De Amicis (Mag La Pusterla, stessa famiglia del 1930, di BackDoor43 e di Iter), รจ da oltre un decennio un punto di riferimento per gli amanti della buona mixology, sia per i classici, che non mancano, sia per i twist creativi dei bartender che animano i banconi. Ambiente vintage, con molto legno scuro, e proposta cibo non banale. Anche caffetteria.
Mag Cafรจ – ripa di Porta Ticinese, 43 – 02 39562875 –Instagram
Cocktail Bar. ร proprio “la storia di Milano in un bar”, come recita giustamente il claim di questo monumento della mixology cittadina. Nato 22 anni fa, รจ oggi un imprescindibile tappa per chi ama farsi cucire addosso il proprio cocktail, ciondolare al bancone chiacchierando con i ragazzi di Edo (al secolo Edoardo Nono, patron pure del Rita’s Tiki Room) e, cosa non scontata, mangiare qualcosa di buono (tipo i pomodori verdi fritti con crema di datterini arancioni crudi, feta e olio allโalloro). C’รจ una carta strutturata e ci sono i classici della casa, ma le creazioni estemporanee sono la scelta piรน consigliabile. Prenotare.
Rita & Cocktails – via A. Fumagalli, 1 – 02 8372865 –ritacocktails.com
Wine Bar. In undici anni di attivitร questa “vendita, mescita e cucina” รจ diventato un riferimento per gli amanti del bere “naturale”, grazie a una selezione oculata in costante aggiornamento e alla propensione “divulgativa”. Frequenti in questo senso le serate a tema e le degustazioni alla scoperta di realtร poco note, ben organizzate dai competenti titolari. In generale รจ un posto dove si sta bene anche per un “semplice” aperitivo o per un pasto non banale (da un menu a variazione frequente). L’attenzione al vino รจ la stessa riservata ai produttori di cose buone che riforniscono la dispensa. Acquisti on line.
Vinoir – ripa di Porta Ticinese, 93b – 02 39811202 –vinoir.com
Street Food. L’insegna ha fatto da precorritrice, a Milano, dei locali di ispirazione sudamericana nei quali si mangiano le arepas, specialitร di Venezuela e Colombia, sorta di panini fatti con farina di mais, fritti, cucinati sulla piastra o al forno. Qui c’รจ una quarantina di combinazioni, anche in stile italiano. Nella proposta inoltre veri e propri piatti, come quelli a base di manioca e di carne stufata piccante.
Arepa’z – v.le Cassala, 9 – 02 36736703 – arepaz.it
Panineria. Piacevole ambasciata dei profumi e sapori siciliani. In menu ci sono panelle ma anche un ampio ventaglio di hamburger e panini tra carne di bufalo ragusano e pollo modicano, wurstel di suino nero ibleo e manzo siciliano, ma non solo (anche proposte vegetali). Stessa filosofia nella selezione degli altri ingredienti. Cannolo al bicchiere tra i dolci. Anche negozio dove comprare prodotti tipici dell’isola.
Fud Bottega Sicula – via Casale, 8 – 02 36527297 – fud.it
Panineria. Nei pressi della Chiesa di San Cristoforo ai Navigli, in uno spazio post industriale messo su con gusto e dotato di un piacevole dehors, un indirizzo da tenere presente per una pausa di grande soddisfazione. Il menu รจ ricco di proposte interessanti, ma la parte del leone la fanno i burger, i wrap e i Club Sandwich, che tengono conto anche dei vegani. Acquisti golosi al Lars Market, dove si vendono frutta e verdura, conserve, carne e pesce porzionati, prodotti da forno e altro.
Lars Milano – via G. E. Pestalozzi, 4 – 02 8136016 – larsmilano.it
Pausa Gourmet. L’insegna, nata a Torino (dove attualmente ci sono tre indirizzi), รจ sbarcata a Milano, dove c’รจ un’altra sede in via Paolo Sarpi 60. Protagonista assoluta dell’offerta รจ la patata, un cibo “povero” che qui diventa una pietanza da re, cotta con la buccia e farcita nei modi piรน disparati, uno piรน goloso dell’altro. Le varianti sono moltissime, solo a titolo di esempio citiamo la Carbonara con crema al tuorlo d’uovo, guanciale croccante, pecorino e pepe. Antipasti accattivanti e dolci della casa completano l’offerta.
Poormanger – via Vigevano, 10 – 334 6028912 – poormanger.it
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