Festa di Primavera. Viva Viva l'olio di Oliva

23 Mar 2012, 16:26 | a cura di Gambero Rosso

Con cosa si fa la maionese? "Con l'olio di semi" risponde in coro la platea del teatro. Sbagliato! La Maionese si fa con l'Olivastra di Quattrociocchi, risponde Marco Martini - chef all'Open Colonna e

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protagonista, insieme al suo collega Adriano Baldassarre chef del Colonna Resort a Labico - un monocultivar di itrana dal fruttato medio-intenso che ha una grande eleganza, ma anche una grande personalità. E il purè? con cosa si fa, oltre che con le patate? "Col burro" esclama ancora la platea. E invece no! Per Adriano Baldassarre il purè si fa con l'olio! Così come l'Ajo&Ojo: "Non potrei farlo se non con l'Intenso di Cetrone, intenso e deciso appunto, grande monocultivar di Itrana...".

 

 

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Siamo alla Città del gusto di Roma, Arsial ha organizzato insieme a Gambero Rosso una giornata intera dedicata agli oli extravergine del Lazio, una festa di primavera dedicata interamente ai sapori e agli aromi più intensi della regione.

Sono intervenuti il presidente di Gambero Rosso, Paolo Cuccia, che ha sottolineato come saranno fondamentali per l'extravergine italiano di qualità i mercati esteri, asiatici in particolare. Poi, il presidente di Arsial Erder Mazzocchi, che ha affrontato il tema dell'identità e del territorio e sottolineato il grosso impegno nel riportare l'extravergine ai livelli di imprtanza che storicamente ha sempre avuto nel Lazio, territorio da cui l'oliva si è espansa in tutta Europa. Se a Fara Sabina c'è infatti l'olivo più vecchio d'Europa, nel Galles c'è quello più grande.

Massimo Gargano, presidente Coldiretti Lazio e Unaprol, ha spiegato quanto sia importante mettere dei paletti certi per riconoscere e indentificare con certezza l'extravergine made in Italy e differenziarlo dalle schifezze che circolano in Italia e fuori con marchio tricolore. In questo quadro, allora, riportando la concorrenza e la competizione entro binari corretti, sono enormi le chance per chi fa qualità e per chi punta sulle differenze come valore aggiunto.

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Loriana Abruzzetti - presidente di Uliveti del Lazio che ha organizzato con i prodotti dei suoi associati lo showcooking dedicato all'olio d'oliva - ha sottolineato l'importanza dei ristoratori nella diffusione della cultura della qualità e del prodotto: importanza che purtroppo alcuni chef non interpretano nel modo migliore senza capire che invece quello che in apparenza può comportare costi alti, in effetti così costoso non è a fronte di quanto bene può fare ai piatti e all'identità stessa di un locale.

Ma torniamo alla cucina: allo show in Teatro che ha preceduto il salone dell'extravergine in cui 33 produttori hanno fatto degustare i loro prodotti, insieme ai salumi e formaggi di Dol (Di Origine Laziale di Vincenzo Mancino) e ai pani tradizionali del Lazio messi insieme a portati a Roma da Antonio Menconi.

Antonello Colonna non ha potuto partecipare insieme ai suoi chef: i lavori al nuovo resort di Labico ormai ai nastri di partenza (apre per Pasqua) lo hanno trattenuto. Ma la sua presenza c'era, nei piatti e nell'estro dei suoi collaboratori. Nel ricordo... Nel ricordo di quando nel libro "Un anarchico ai fornelli" disse che l'olio in cucina è una specie di lubrificante. Una provocazione, certo... che però risuona pesante nello spettacolo dei suoi chef. Tanto da spingerlo ad alzare il cellulare per mandarci comunque il suo pensiero e in qualche modo per esserci comunque:

"Ricordo di aver detto che l'olio in cucina per gli chef è un lubrificante, e ancora me ne pento... - sorride al telefono - Era una provocazione. Ma in realtà, maledetto quel giorno, perché ho imparato che davvero l'olio extrvergine per gli chef è l'essenza vera del cibo nella sua identità!".

In effetti, lo abbiamo sentito nei piatti dei suoi ragazzi, in uno spettacolo che ha segnato il "ritorno a casa" di Adriano Baldassarre, responsabili delle cucine del resort di Labico dopo essere uscito dalla porta rossa di Labico e dopo aver girovagato in su e in giù per la provincia. Un ritorno che sicuramente porta un grande valore aggiunto per la nuova impresa dedicata al gusto e alla terra che vedrà il brand Colonna sempre più presente e attivo sul fronte gourmet e foodie.

Nel pomeriggio, dicevamo, grande salone dei migliori extravergine del Lazio. Con una piccola, gustosissima chicca organizzata dal capo panel Unaprol Giulio Scatolini, colonna portante della nostra guida Oli d'Italia insieme a Indra Galbo e Mara Nocilla (in redazione) e a Alessandra Meddi, Carmela Panetta, e Simona Picchiarelli.

 

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La chicca: una no-stop di degustazioni guidate con gli oli dalle tre zone Dop del Lazio (Canino e Tuscia, Sabina e Colline Pontine) con la compilazione di una scheda ispirata alla scheda che il surrealista Salvador Dalì utilizzava provocatoriamente per classificare gli artisti suoi colleghi...

 

Insomma, un divertissement e una full immersion... E per citare la prima battuta di Antonello Colonna da Labico: "Viva via l'olio d'oliva..."!

 

 

Stefano Polacchi

23 marzo 2012

 

evento olio roma

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