Lavazza, Slow Food, Steve McCurry & la difesa della Terra. Nel calendario

23 Ott 2014, 11:29 | a cura di Rosalba Graglia
Il nuovo calendario Lavazza sostiene Slow Food nel progetto 10.000 orti in Africa, e chiama Steve Mccurry per scattare 12 incredibili immagini degli Earth Defenders. Chi sono? Ve lo spieghiamo qui.
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Una foto salverà il mondo? Se la foto è di un grande come Steve McCurry - di cui abbiamo tutti negli occhi la famosa splendida immagine della ragazza afgana Sharbat Gula, diventata un’icona- e la location l’Africa “dove si compie il destino dell’umanità” secondo Carlin Petrini, c’è da scommetterci. Ed è l’obiettivo del Calendario Lavazza 2015, realizzato con Slow Food e firmato da McCurry, presentato mercoledì 22 ottobre a Torino, al Centro Congressi del Lingotto. Un’anteprima del Salone del Gusto aperto giovedì 23, e proprio durante il salone il calendario sarà messo in vendita in edizione limitata (1000 copie a 30 euro) a sostegno del progetto 10.000 orti in Africa.
A presentarlo c’erano Giuseppe e Francesca Lavazza, McCurry, Petrini e soprattutto un buon numero dei protagonisti, gli Earth Defenders, difensori della Terra arrivati per la kermesse di Terra Madre, avanguardia degli oltre 500 africani che hanno invaso gli spazi del Lingotto a raccontare le loro storie e a presentare i loro prodotti.

McCurry ha realizzato uno straordinario viaggio fotografico sulle tracce degli Earth Defenders: donne e uomini che ogni giorno con coraggio, orgoglio e dedizione difendono i propri progetti in Africa. Ne sono venuti fuori 12 ritratti esposti al Salone del Gusto e Terra Madre 2014 nella galleria che collega Lingotto Fiere all’Oval, l’area che ospita il mercato di Terra Madre. Ritratti di quotidiano e ordinario eroismo. C’è Nadia, paladina dell’olio di argan in Marocco; c’è John, guardiano delle zucche di Lare in Kenya. E poi Anna, che si batte per la qualità del cuscus di miglio salato sull’Isola di Fadiouth in Senegal; Asnakech, sentinella delle piantagioni di caffè in Etiopia; Edward, agronomo tropicale per un’agricoltura sostenibile e la tutela della biodiversità; Maye Ndour, chef donna a Dakar; Andrew, produttore di sale in Kenya. Ci sono le donne etiopi del caffè; padre Peter che si occupa di istruzione e di caffè in Tanzania; c’è Mhamd che coltiva zafferano in Marocco, a Taliouine; e Roba Bulga Jilo, che dopo aver studiato a Pollenzo, all’Università di Scienze Gastronomiche, è tornato nella sua tribù in Etiopia e ora produce latte di cammello…
Immagini fiere, arcaiche, universali di quei contadini a cui secondo Carlin Petrini è affidato il futuro del mondo. Un calendario di grande suggestione emotiva, “ma che non è” come ha ribadito Giuseppe Lavazza un esercizio di stile”, ma un impegno concreto per la sostenibilità alimentare.
È la prima volta - ha sottolineato Francesca Lavazza - che un calendario Lavazza, chicca da collezionisti, viene messo in vendita, ed è anche la prima volta che le comunità del caffè incontrano le comunità di Slow Food di Terra Madre. E c’è di più:“Insieme a Slow Food, con cui collaboriamo dal primo Salone del Gusto del 1996, abbiamo scelto di celebrare gli Earth Defenders: guardiani delle tradizioni alimentarinel continente africano, testimoni di una speranza di cambiamento. Ora tocca a noi. Perché possiamo tutti essere Difensori della Terra e schierarci al fianco dell’Africa e di chi combatte ogni giorno per costruire un futuro migliore”.

Dagli Earth Defenders parte infatti l’appello a tutti coloro che condividono i principi e i valori di sostenibilità alimentare: da oggi sul sito Calendar2015.lavazza.com prende il via la call-to-action per la raccolta fondi a favore degli orti africani e per diventare così tutti Difensori della Terra. Il ricavato della vendita del Calendario in edizione limitata e della call-to-action sul sito Calendar2015.lavazza.com sarà interamente devoluto al progetto di Slow Food, che si propone di realizzare entro il 2016, ben 10.000 orti nelle scuole e nei villaggi africani. Per ora ne abbiamo già realizzati 2.500 in 40 paesi” ha spiegato Petrini “e una recentissima collaborazione con Google, che li mapperà tutti, consentirà di seguirne passo passo l’attività e lo sviluppo, in una sinergia fra la rete fisica di Terra Madre e quella virtuale di Google. Non è più possibile tollerare che l’Africa veda negata la sovranità alimentare delle proprie comunità: siamo tutti Africani, figli di un’unica Terra Madre e condividiamo tutti la stessa umanità. Il progetto The Earth Defenders ci dice che dobbiamo essere al fianco dell’Africa, complici del riscatto di questo continente, coscienti e fieri del fatto che il nostro impegno è una doverosa restituzione”.

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Steve McCurry si è dichiarato “orgoglioso di essere stato scelto da Lavazza e da Slow Food per realizzare il Calendario 2015.È stato un viaggio incredibile: ho imparato molto e ho conosciuto persone straordinarie, con uno spirito di accoglienza e un calore speciali. Abbiamo voluto rappresentare la dedizione di queste persone a difesa delle proprie comunità del cibo in Africa”.

Le dichiarazioni degli Earth Defenders presenti, che hanno ribadito, tutti, la necessità di poter diventare produttori felici, padroni delle proprie sementi (“i semi non possono essere proprietà privata”, ha ricordato Petrini, citando la lettera di Papa Francesco alla FAO), liberi di decidere cosa coltivare, cosa vendere, e al giusto prezzo, ha confermato l’enorme valenza sociale dell’iniziativa.
L’ultima foto del calendario, con i bambini di padre Peter a Kirua, in Tanzania, che lanciano in verso il cielo semi di caffè che ricadranno sulla Terra e diverranno il seme di un futuro possibile, è il simbolo di una speranza e di un impegno.
Difendere la Terra è davvero l’imperativo per tutti noi. È il messaggio del calendario Lavazza, e non solo per il 2015.

Calendar2015.lavazza.com

a cura di Rosalba Graglia

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