Molo 17: un nuovo ristorante nei vecchi locali de Il Tino di Ostia

26 Ott 2016, 11:15 | a cura di

I locali che portarono al successo del Tino di Ostia tornano a vivere con un nuovo progetto gastronomico firmato da Simone Curti e Fabrizio Moscara. Una proposta diversa, più semplice e informale, ma che non perde di vista la qualità.

Siamo cresciuti sul lido di Ostia e abbiamo sempre amato la vicinanza con il mare, che riteniamo parte integrante della nostra vita. Da clienti del Tino e grandi amici di Lele Usai e Claudio Bronzi, questa ci è sembrata una bella opportunità, nonché un dovere morale, per proseguire l'attività di un ristorante-simbolo di Ostia, regalandogli nuova vita". Così Simone Curti, chef artista e pescatore, introduce il progetto Molo 17,il nuovo locale che sorgerà negli spazi dell’ex Tino di Ostia, realizzato in società con il maître Fabrizio Moscara.

insegna molo 17L'insegna
 

Ho scelto il nome molo perché evocava un approdo sicuro e un punto d’attracco ristorativo che ritenevo indispensabile nella scena gastronomica di Ostia” racconta Simone, illustrandoci gli interni del nuovo ristorante “Il numero 17, oltre a essere un simpatico cenno anti-scaramantico, e, molto semplicemente il numero civico del locale e la quantità di tavoli che sono riuscito a sistemare nelle sale ereditate da Lele Usai e Claudio”.

 

MoloLa sala

Il locale

Dove si trova il locale lo sappiamo già, dunque. Non sappiamo ancora, però, come sia diventato in questi mesi. Rimane invariata la struttura architettonica, ma un cambiamento si vede fin dall'ingresso, con la bella insegna dai colori marinareschi che spicca con fierezza in Via dei Lucilii già da qualche settimana. Un timbro cromatico che andrà a tracciare l’estetica, l'arredamento interno, e tutti i dettagli del nuovo locale. A firmarla lo stesso Curti. Il carattere creativo di Simone, cuoco navigato con la passione per la pittura, ha contribuito in maniera determinante al concept artistico del ristorante: un locale handmade con tavoli in legno bianco (in numero maggiore rispetto a prima, fino a toccare i 36 coperti) e sedie blu lavorate a mano, tele alle pareti con soggetti marinari dipinte dal cuoco stesso, nonché piatti e sottopiatti artigianali realizzati da Simone e da sua madre, per comporre una mise en place raw, ricamata sui gusti e sull'attitudine artistica dei due soci. Così come tutto il ristorante, che vuol essere un posto dove trovano spazio i sogni maturati da Simone e Fabrizio durante la loro esperienza precedente, presso il ristorante Lega Navale di Ostia. Un passaggio fondamentale per entrambi, che era però troppo limitante rispetto all'idea di ristorazione che i due avevano in mente.

Molo17Simone Curti e Fabrizio Moscara

Simone Curti e Fabrizio Moscara

I due soci, entrambi pescatori con l'amore per la ristorazione, hanno deciso di intraprendere una nuova avvenuta professionale dopo una lunga gavetta individuale. Simone Curti, classe ’77, è un cuoco autodidatta che vanta però una solida formazione sul campo, presso importanti ristoranti del litorale laziale come Le Tamerici a Ladispoli, Bastianelli al Molo a Fiumicino, e ben otto anni trascorsi nelle cucine del triforchettato Pascucci al Porticciolo di Gianfranco Pascucci e Vanessa Melis.

Fabrizio, invece, ha rinunciato al sogno di diventare pilota, dopo cinque anni da assistente di volo, per prendere in mano l’attività ristorativa di famiglia, fino all’incontro con Simone dopo aver rilevato lo spazio gastronomico della Lega Navale ad Ostia.

molo17Molo17 pasta

La cucina

Una cucina semplice solo in apparenza, quella di Molo 17, che celebra il pescato fresco procacciato dai migliori fornitori di zona. E l'esempio lampante è nell'antipasto costituito da 6 assaggi crudi e cotti, intrigante biglietto da visita per l’offerta del ristorante. Per il resto, questo primo menu che si sta profilando, è un susseguirsi di piatti scanditi da pochi e mirati elementi, che celebrano il gusto con contrasti ricercati, ma non eccessivi: Polpo croccante, patate affumicate al burro di Normandia e porro paglia; Gnocchetti al limone con broccoli e arzilla; Linguina Afeltra con pannocchie al lime e topinambur; Guancia di vitello con cachi nocciole e panna acida; Terrina di cioccolato fondente crema inglese allo zafferano e frutti di bosco. Il tutto accompagnato dal pane realizzato in casa.

 

La filosofia

Il nuovo locale vuole rendere merito all’eredità del Tino senza però ricalcarne l’identità gourmet, sperimentando un format di ristorazione più semplice e a misura d’uomo, ma che non vuole cedere a compromessi, a partire dalla ricerca quotidiana di materie prime di assoluta qualità. La cifra stilistica è materica, essenziale e dalla lettura immediata per ogni tipo di cliente. È una cucina di mare (ma non mancheranno incursioni di terra e di carne) elegante e istintiva, dove emerge con forza la padronanza tecnica appresa negli anni da Simone. In sintesi: un ristorante dall’animo marinaro con un background tecnicamente elevato, che strizza l’occhio alla bistronomia, con un’identità poliedrica e non impostata. Stesso discorso per il servizio, che manterrà volutamente un approccio informale, ma professionale, potendo contare anche sull’ampia cantina di vini biologici e biodinamici selezionati grazie alla consulenza del sommelier ed ex padrone di casa Claudio Bronzi.

 

Il progetto messo in cantiere da Simone e Fabrizio, rappresenta una nuova opportunità per risvegliare lo statico parterre eno-gastronomico di Ostia, riempiendo il vuoto creatosi con lo spostamento del Tino al Quarantunododici di Fiumicino.

Il Molo 17 aprirà i battenti nei primi giorni del mese di novembre, senza inaugurazione ufficiale: noi siamo molto curiosi di vedere nuovamente accesi fornelli dell’ex-Tino, sotto la guida di due professionisti validi e competenti che, a dimostrazione del rispetto che nutrono verso gli amici e colleghi Daniele Usai e Claudio Bronzi, hanno conservato in sala la foto scattata il giorno dell’apertura della precedente gestione.

 

 

Molo 17 | Lido di Ostia - 00122, (RM) | via dei Lucilii, 17 | tel. 347 0571848 | degustazione di cinque portate al prezzo di 35 euro | Aperto solo a cena, domenica anche a pranzo | riposo settimanale: martedì

 

a cura di Lorenzo Sandano

 

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