Sua Eccellenza Italia. Bosca, pasticceri per passione

20 Nov 2012, 10:36 | a cura di

Le grandi passioni spesso nascono per caso. E per caso capita di scegliere quella che sarà poi la passione di una vita.

Sergio Bosca alla fine degli anni ‘50 andava a scuola, faceva l’avviamento professionale. Ma viene rimandato di matematica e prende lezioni da una ragioniera la cui famiglia possi

ede una pasticceria. Così, con una perfetta economia di baratto, di quelle tornate di moda anche in questi tempi di crisi, invece di pagare le ripetizioni va ad aiutare in laboratorio. “E a 12 anni mi sono innamorato del mestiere di pasticcere”. Oggi lui, langhèt di poche parole come è un po’ tutta la gente di Langa (è nato a Cossano Belbo, nel cuore delle colline di Pavese), è il patron della pasticceria nel centro di Canelli, aperta nel 1977, e gestita con la moglie Michelina (che lo ha seguito da subito, lasciando un posto sicuro da maestra ad Alba per l’avventura del gusto), il pasticcere Marco, valido braccio destro, e qualche giovane che vuole imparare (tutti e tre nella foto).

 

 

Casa e bottega: la pasticceria (con angolo caffetteria per le prime colazioni) al piano strada, sopra il laboratorio, e sopra ancora l’abitazione. E qui nascono, con passione artigianale e una manualità di gesti antichi coltivati negli anni, specialità sempre legate all’amore per il territorio e per i suoi sapori. Più di trent’anni fa, Sergio Bosca già aveva il pallino della qualità e degli ingredienti naturali a km zero: “voglio usare solo eccellenze locali”. Il vino, le farine del Mulino Marino (anche lui di Cossano, qui ci si conosce un po’ tutti da sempre), le nocciole Piemonte.

 

 

La prima specialità creata nel ’77 è  un po’ il logo-simbolo: il Pan Canej (ovvero di Canelli, nella foto), la classica torta di nocciole IGP delle Langhe, e poi le Stisse , in piemontese gocce, piccoli biscotti alla nocciola, perfetti con un Moscato d’Asti Docg, il Mattone delle Langhe, ricetta anni ‘40 della mamma di Sergio, Rosa: biscotti pennellati con il caffè, strati di crema, burro e cacao, il tutto ricoperto da una granella di  nocciole tostate. Il cioccolato è un’ altra passione (e  con il cioccolato sono nate nuove invenzioni “per caso”, come i bon ben bon, blocchetti di cioccolato bianco, fondente e nocciole). E naturalmente ci sono i grandi classici della tradizione pasticcera piemontese: bignole “come una volta”, cannoncini, chantilly, funghetti ma anche mousse, creme al moscato, mini-torte e dessert alla frutta, il “cichet”, un bicchierino di tiramisù al Moscato d’Asti Docg “Canelli”, la Dolce Langa, immancabile crema spalmabile di cacao e nocciole, i marron glacé, oltre alle spettacolari torte di nozze, altra specializzazione di Bosca,  e ottimi gelati ( anche al vino, va da sé Moscato di Canelli).

 

 

Adesso comincia la produzione del panettone, quello tradizionale piemontese (nella foto), basso, con la glassa e lo zucchero, tutto fatto a mano, farina di Marino, e tre gusti ormai classici: moscato, cioccolato e marron glacé.

 

 

Un evento, la preparazione del panettone (foto), che riunisce tutta la famiglia. Perché la passione di Sergio Bosca ha contagiato – in modi diversi – anche i figli. Elena è cresciuta in pasticceria e ha sempre amato i dolci, ma anche il design. Dopo il liceo, ha studiato al Dams di Torino, poi all’Istituto Europeo del Design, ha vissuto a Londra, ha vinto una borsa di studio a New York, e ha seguito le più grandi cake designer internazionali.

 

 

Ma Elena (nella foto col papà) non ha mai dimenticato i sapori della tradizione delle Langhe. “Preparavo le ricette,  torte, cup cakes, e poi andavo in pasticceria da mio padre a studiare con lui come rendere tutto più leggero…Per esempio io al posto del burro uso la crema pasticcera”. Per un po’ le sue wedding cakes le ha proposte solo sul web (e continua a farlo), ma ora ha aperto Dear Wendy, una deliziosa piccola bottega di sweets nel centro di Torino (Wendy è il nomigliolo con cui l’ha ribattezzata il neomarito quando si sono conosciuti ed è diventato il suo nome d’arte, anzi ormai il suo secondo/vero nome).

 

 

 

 

Le sue torte di nozze sono capolavori di raffinatezza e di gusto e i cup cakes con le nocciole igp o il moscato una sorpresa di sapore e di leggerezza (nella foto sopra).

 

 

Torna a casa a fare panettoni e rigenerarsi con i gusti e i ritmi lenti della provincia anche Andrea Bosca (foto). Attore di successo, la passione per i dolci ce l’ha da sempre e quella per il teatro è cominciata a 12 anni (la stessa età in cui suo padre scopriva la sua vocazione per la pasticceria) con le recite a scuola. Ed è diventata una scelta di vita: scuola di teatro prima a Torino, allo Stabile, poi con Ronconi, a Roma all’Actor Centre a New York all’ Actor Studio. Ha lavorato in grandi fiction tv ( Raccontami, Zodiaco, L’olimpiade nascosta…) e in film importanti, da Si può fare con Bisio, a Noi credevamo di Martone, Gli sfiorati dal romanzo di Veronesi,  Magnifica presenza di Ozpeteck per citare solo qualche titolo e per Natale uscirà Outing, in cui è coprotagonista con Vaporidis.

 

Per staccare dal set e “riprendersi la vita” (la sua, dopo aver vissuto tante vite d’altri) Andrea Bosca appena può torna a Canelli. Al Salone del Gusto di Torino ha passato tutti i giorni allo stand della pasticceria di famiglia, a far assaggiare le specialità e a raccontare come lavora papà, di cui è molto fiero.
“La passione artigianale che mio padre mette in pasticceria, io la applico al mio lavoro di attore: entrare in un personaggio è una paziente ricerca artigianale”. Con lo stesso legame forte: quello con la terra e le radici.

 

 

Non a caso Andrea è testimonial per la candidatura di Langhe, Roero e Monferrato al Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e per questo progetto ha realizzato con Elisa Galvagno lo spettacolo teatrale "Come Vivo Acciaio" (nella foto la locandina) tratto da Una questione privata di Beppe Fenoglio. Ora lo porta in giro per i teatri: prossimo appuntamento il 22 marzo ad Alba, anche Carlin Petrini ha promesso che andrà a vederlo. E chissà che Bosca non riesca a girare anche un film fra le colline di Pavese e di Fenoglio…Teatro, cinema, letteratura e cibo, vino, territorio qui si intersecano, si mescolano, si fondono. E diventano una passione sola.


Rosalba Graglia

20 novembre 2012

 

Pasticceria Sergio Bosca | piazza Amedeo d’Aosta 3, | Canelli | tel. 0141 823 329 | www.pasticceriabosca.it/

       
   
        

Indirizzi & Appuntamenti

Dear Wendy Sweets di Elena Bosca | via Mazzini 29/a | Torino | tel. 328 2447 397 | www.dearwendy.it

Come vivo acciaio | spettacolo teatrale per due attori | di e con Andrea Bosca ed Elisa Galvagno | Alba (CN) | Teatro Sociale | 22 marzo 2013 | ore 21 | www.andreabosca.it | www.elisagalvagno.it

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