Si nasconde anche nei prodotti più insospettabili, il caro vecchio lattosio, nemico di moltissime persone intolleranti. Non basta tenersi alla larga dai latticini (non tutti, comunque: esistono formaggi naturalmente senza lattosio), occorre prestare attenzione anche a insaccati, snack e piatti pronti.
Cibi che non sapevi contenessero lattosio
C’è un motivo se il lattosio si trova un po’ ovunque: ha proprietà coloranti, dolcificanti, emulsionanti, conservanti e aiuta a mantenere i prodotti più morbidi (motivo per cui lo ritroviamo in molti salumi). Attenzione, poi, al latte in polvere, che contiene un’altissima percentuale di lattosio ed è molto comune tra merendine, creme spalmabili e prodotti dolciari da supermercato.
Prosciutto cotto (e non solo)
Il cotto è l’insaccato che contiene più lattosio, ma non è l’unico. Tacchino al forno, mortadella, wurstel… sono tanti i salumi a cui viene aggiunto questo elemento, specialmente se si tratta di prodotti di bassa qualità. Questo avviene perché le carni peggiori sono spesso più acquose, caratteristica che rende più difficile la stagionatura: il lattosio, con le sue proprietà emulsionanti, può essere di grande aiuto. Oltre a conferire gusto al prodotto finale.
Moltissimi insaccati, però, hanno un rigido disciplinare che vieta l’uso del lattosio: si va sul sicuro con le Dop e Igp di prodotti come il lardo di colonnata, il prosciutto crudo di Parma, il salame felino, la bresaola della Valtellina o lo speck dell’Alto Adige (per la lista completa, consultare AILI – Associazione Italiana Latto Intolleranti).
Pani confezionati
Occorre un po’ di pazienza perché in questo caso tutto varia a seconda dell’azienda produttrice: è bene leggere l’etichetta di ogni pane in cassetta, pane da tramezzino, panini da hamburger e in generale tutti i pani morbidi confezionati. Non c’è una regola precisa in questo caso, basta consultare la lista degli ingredienti.
Paste surgelate
Lasagne pronte, tagliatelle ai funghi, timballi da cuocere in forno o in padella: il reparto surgelati può essere ostico per gli intolleranti al lattosio in cerca di un pasto pronto pratico e veloce. Essendo un ottimo addensante, il lattosio è spesso presente nei primi piatti confezionati: meglio leggere attentamente l’etichetta, anche quando all’apparenza non sembra presente.
Salse e sughi pronti
Parmigiano Reggiano e Fiore Sardo Dop sono i formaggi alla base del tradizionale pesto genovese: nessuno dei due contiene lattosio, peccato però che nella maggior parte delle salse pronte al supermercato gli ingredienti siano ben diversi. Siero di latte, latte in polvere… l’etichetta è deludente, anche quando si tratta di marchi famosi. Lo stesso vale per altri sughi pronti, anche quelli che sulla carta sembrerebbero lactose-free. Di nuovo, basta consultare gli ingredienti per trovare l’alternativa valida in qualunque negozio (spesso, le private label nel banco frigo sono le più rassicuranti in questo senso).
Patatine in busta
Perfette per un aperitivo, le patatine in busta ormai da anni contano un’infinita varietà di gusti: ecco, quando ci si lascia tentare dalle aromatizzazioni più particolari, si può andare incontro a qualche problema. Le patatine al pomodoro, per esempio, in molti casi contengono lattosio.
Farmaci
E va bene, non è il nostro campo, ma visto che ci siamo, un piccolo consiglio: se l’intolleranza è veramente forte, consultate il medico in caso di alcune medicine. I farmaci che contengono lattosio sono moltissimi (quasi tutte le pillole anticoncezionali, per esempio): naturalmente, la salute viene prima di tutto, ma se vi danno problemi non esitate a parlarne con un professionista.