Club Sandwich Index. Quanto costa nel mondo mangiare in hotel? La classifica di Hotels.com

22 Ago 2015, 12:00 | a cura di

Una divertente classifica stilata ogni anno dal sito di prenotazioni online che incrocia i dati raccolti negli hotel a tre, quattro e cinque stelle di ventotto Paesi nel mondo. Ma solo se ordinate club sandwich o hamburger. Ginevra conquista il podio: è la città più cara. Roma solo quindicesima.


Burger, patatine, club sandwich e un calice di vino. Informali sì, ma quanto costano?

Si chiama Club Sandwich Index, ed è diventata una classifica di riferimento per tutti coloro che amano concedersi un pasto in albergo. Hotels.com, sito americano di ricerca e prenotazione online per gli alberghi di tutto il mondo, ha scelto di fornire ai suoi utenti un servizio aggiuntivo, identificandolo con il tramezzino multistrato che da più di un secolo fa impazzire il mondo anglosassone e l’immaginario collettivo ha finito per ricondurre a un’idea di ristorazione veloce, informale, ma gustosa. Il club sandwich – insieme ad hamburger, patatine, caffè e vino rosso – è proprio una delle voci in carta di cui l’indice tiene conto per comparare i prezzi dell’hotel dining in ventotto Paesi del mondo, confrontando hotel a tre, quattro e cinque stelle (per dir la verità non proprio rappresentati dai prodotti selezionati dall’indice, che asseconda una logica piuttosto americana di pasto in hotel).

È Ginevra la città più cara, Bogotà la più economica. Roma quindicesima

Annualmente, incrociando i dati raccolti, il sito stila la lista dei pasti più costosi, elaborando un computo complessivo che si spinge oltre le strutture monitorate, per restituire invece una classifica cittadina. Nel 2015, il titolo di città più costosa se lo aggiudica Ginevra, in Svizzera, seguita da Parigi – la spesa si impenna soprattutto alla voce vino rosso  -  Hong Kong, Oslo, Londra (solo al quinto posto, contrariamente alle aspettative), Seul (che è anche la città più cara per ordinare un caffè), Stoccolma, Tokyo, Singapore e New York, che chiude la top ten.

L’Italia, quindi, sembra non condividere questo primato poco ambito,  ma poco più in basso, scorrendo l’elenco, eccola comparire in quindicesima posizione con Roma, che nel 2014 aveva raggiunto il nono piazzamento e ora sembra orientarsi verso un generale ribasso dei prezzi, con un risparmio stimato al 32%.  Le mete più economiche? Tutte in America Latina: Bogotà, Buenos Aires  e Rio de Janeiro. 

Tra le città degli Stati Uniti il podio va a New York, San Francisco e Los Angeles, mentre conviene mangiare in albergo a Orlando, che chiude la top ten e si conferma molto competitiva per un pasto informale a base di hamburger, bibita e patatine.

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