Davide Scabin al Mercato Centrale di Torino
Da visionario qual è Davide Scabin sorprende anche questa volta nella nuova avventura che segna la ripresa e la riapertura del Mercato Centrale di Torino. E con Scabin QB, ovvero un “quanto basta” che lascia spazio ad aggiunte e modifiche a suo piacimento, sceglie la strada del pop.
Un pop di tradizione italica, in un giro di piatti che fanno fare un giro d’Italia del gusto con alcune icone, come la caponata, la parmigiana, le cipolle ripiene, il pomodoro e mozzarella, gli zucchini alla scapece.
In tutto 6 piatti fatti di ingredienti nostrani ricercati con attenzione. Dopo il giro, si passa alla pasta, alle bombette, ai dolci, al caffè finale di Roberto Messineo.
Però attenzione: nella cucina di Scabin QB non ci sono un menu fisso o ricette predefinite, è lo chef stesso a decidere cosa preparare in base alle materie prime disponibili e all’ispirazione del momento; d’altro canto sta in mezzo a un mercato e si regola sul mercato. Insomma da Scabin QB ci si deve affidare allo chef, alla sua esperienza, alla capacità di lavorare gli ingredienti più semplici. Un po’ come se dalla cucina d’eccellenza del suo percorso creativo adesso Scabin volesse tornare alla cucina di casa, quella di mamme e nonne abituate a ricreare piatti sempre nuovi e mai noiosi con quello che c’era a disposizione, e proporre piatti della tradizione a prezzi democratici. Una tendenza decisamente attuale (a cui non devono essere estranee riflessioni post confinamento, per un ritorno a una semplicità più autentica).
Scabin QB. Cosa si mangia
Se il pop italico è la scelta di fondo, anche la modalità è cambiata: Scabin QB ha aperto al pubblico con il servizio serale del 16 giugno (subito a regime dal martedì al sabato) nella terrazza al secondo piano, una meraviglia sospesa su una delle più belle piazze di Torino, e lo chef ha pensato a un progetto da condividere: tavoli da quattro e proposte che si fanno in quattro, da gustare insieme e con attenzione agli sprechi, altra idea-guida.
Si inizia alle 17 con l’aperitivo, eccellenza torinese, che al QB si traduce in brochette (spiedini tipo arrosticini) cotte a vista da Scabin sui Big Green Egg, la sua ultima passione, e accompagnate da drink rigorosamente in caraffa per quattro persone. La cena, dalle 20, è sempre legata a un tema, che cambia di settimana in settimana: il “giro di piattini” (abbondanti) è obbligatorio (e costa 24 €), poi si possono abbinare altre tre proposte, tutte e tre o a scelta (un primo, un secondo, un contorno e un dolce: tutto completo sono 48€).
Scabin QB. Come funziona
Obbligatoria la prenotazione, ovviamente, gestita direttamente da Scabin tramite una lista broadcast a cui bisogna accedere per conoscere i dettagli operativi (menu del giorno, proposte speciali, prezzi) e prenotare il proprio posto in terrazza. Dal 29 giugno Scabin QB si sposta anche al piano terra e apre pure a pranzo, da martedì a domenica, con piatti del giorno (anche in monoporzioni), da prendere e portare al tavolo. Sempre con la filosofia del “quanto basta”, secondo le materie prime disponibili in base al numero dei posti a sedere dedicati al QB, con un obiettivo di no-spreco.
Nella serata inaugurale di rodaggio ha regnato l’ortodossia delle ricette (“la miglior rivoluzione è la tradizione”) e qualche temperatura non ha convinto del
tutto… Ma Scabin è imprevedibile e ci aspettiamo qualche rivisitazione e qualcuno dei colpi di genio con cui ci ha sempre viziato.
Intanto al Mercato Centrale
La riapertura del Mercato Centrale Torino segna l’ingresso, il 23 giugno, di nuove botteghe, legate all’anima cosmopolita della città, e aperta a culture dal mondo. Dal Giappone, ma con materie prime di produttori locali “Il ramen e i gyōza” di Akira Yoshida, ex giocatore di calcio dalla lunga carriera in Italia, ora ristoratore a Roma, che presenta il suo street food semplice, artigianale e tradizionale, pasta fatta in casa e zuppa cotta per dieci ore.
Dal Perù, Cristopher Abarca Suarez con la sua bottega Le specialità peruviane, un viaggio del gusto fra le regioni del Paese, prodotto top le empanadas, preparate con ingredienti sia locali che di importazione peruviana,
La terza new entry gioca in casa e dà voce al territorio cuneese con “Lo yogurt e i formaggi” di Famù, che inaugura a Mercato Centrale Torino la sua bottega e propone piatti come il Tumin Burger (tomino avvolto nello speck, radicchio e miele), il Vulcano di Melle (un panino con fonduta di Tumin del Mel), la Croc Monsù (versione piemontese della Croque Monsieur), taglieri, raclette, tomini fritti e altre golosità.
Infine una nuova gelateria, di Marco Carbone, allievo di Marchesi, ex chef folgorato sulla via del gelato.
a cura di Rosalba Graglia