Davos, Canton Grigioni: 11mila abitanti sulle Alpi Svizzere, destinazione nota nella Confederazione Elvetica per gli sport invernali e nulla più. Con un’eccezione. L’eccezione è la settimana dell’anno nella quale da mezzo secolo si tiene il World Economic Forum (o, appunto, Forum di Davos), l’incontro tra capi di stato e protagonisti della politica e dell’economia internazionale – quasi 3mila gli invitati - che, ufficialmente, si propone di rispondere alle sfide del nostro tempo, mentre, secondo le voci critiche, è la fiera delle diseguaglianze prodotte dal Capitale.
Forum di Davos, la riunione dell’élite mondiale
Siamo in quella settimana dell’anno. Da mesi le sale dei grandi hotel e i ristoranti della città sono prenotati per tutta la settimana da aziende e istituzioni per garantire la parte di intrattenimento per tutto il carrozzone organizzativo e mediatico partecipante al Forum. Il ristorante Gentiana, ad esempio, famoso per la sua fondue, è riservato in esclusiva già dal 7 e fino al 21 gennaio, mentre tra gli eventi più esclusivi ci sarà domani il Gala del Lan.Space Summit al lussuosissimo Precise Tail Seehof Hotel, curato dallo star chef marocchino Khalid Dahbi (i biglietti per il pranzo o per la degustazione di caviale costano 400 franchi a persona, circa 430 euro).
Una clientela pretenziosa che non lascia la mancia
Gli affari quindi, vanno alla grande, ma i ristoratori di Davos non sono proprio entusiasti della tipologia di cliente che arriva in città. Da anni si rincorrono dicerie - anche rilanciate dai media locali, come il portale Ticino Online - sulla tirchieria generale del pubblico del Forum: non lasciano mance, pretendono tanto e in fretta, dicono gli addetti della ristorazione. In confronto molto più generosi gli appassionati di sport che arrivano in città per la Coppa Spengler, il torneo di hockey sul ghiaccio che da un secolo si svolge ogni anno sempre nella cittadina svizzera. Una soluzione semplice semplice per gratificare i dipendenti sotto stress l’ha trovata lo scorso anno l’Ex Bar di Davos, che durante il WEF aggiunge automaticamente il dieci per cento di mancia a ogni pagamento con carta.
Pernottamenti difficili
Anche per dormire la situazione appare fuori controllo. Se l’80% dei posti nelle strutture alberghiere è appaltato in anticipo alle delegazioni partecipanti al Forum, senza incorrere in tariffe esagerate, già lo scorso dicembre il Corriere del Ticino faceva notare come gli alloggi privati – quelli ricercati poi dagli ospiti meno illustri su Airbnb o Booking - fossero quasi totalmente al completo, con prezzi decisamente tarati verso l’alto: una camera in appartamenti condivisi viene affittata anche a 1.475 franchi a notte, un intero alloggio a 2.610 franchi a notte. Ad approfittare della cuccagna anche le cittadine vicine, come Klosters, che durante questa settimana possono vendersi ai prezzi di una destinazione imperdibile.
Dove mangiare a Davos last minute
C’è ancora speranza per chi non ha tutti i pasti organizzati? Qualcuna forse si, secondo la CNBC, dato che alcuni locali semplicemente non prendono prenotazioni per questa settimana caldissima e altri lasciano una parte dei coperti per il walk-in, come il Lokal, ad esempio, nella settimana fino al 19 gennaio: qui si possono mangiare hamburger, birre e kombucha spritz. La braceria Ochsen accetta prenotazioni online ma riserva una parte dei coperti per chi si mette in fila. Chi non trova posto può optare per l’asporto di cucina italiana a La Carretta. Oppure mal che vada, l’ultima speranza può essere il distributore automatico di formaggi dell’azienda agricola Hof am Büel, a circa 1 km dal centro congressi.