Food start up italiane alla riscossa. Rocket Internet paga 5 milioni per Pizzabo.it, il sito della pizza a domicilio

25 Feb 2015, 09:00 | a cura di
L'intuizione di Christian Sarcuni, 29 anni di Matera, è arrivata nel 2010, quando ha sviluppato un portale per semplificare la consegna a domicilio della pizza nella sua città d'adozione, Bologna. Ora la start up conta oltre 320 attività aderenti in diverse città del Nord e un traffico di utenti che supera il milione. Ecco perché il colosso e-commerce tedesco Rocket Internet, in grande ascesa nell'universo del Food&Grocery, non poteva farne a meno. E l'ha acquistata a caro prezzo.

PIZZA A DOMICILIO CON UN CLIC

È proprio il caso di dirlo, le start up a tema food dei giovani imprenditori italiani continuano a far gola ai capitali stranieri. L'ultima della serie – che ha visto cambiare bandiera in ordine ravvicinato RestOpolis, MyTable e Cibando – è Pizzabo.it, che tra i casi citati vince il premio originalità. E anche il ricco investimento di Rocket Internet, il gruppo di e-commerce berlinese che per portarsi a casa l'intuizione di un giovane ragazzo di Matera ha sborsato una cifra milionaria (si parla di un ammontare superiore ai 5 milioni di euro!).
Il fondatore della società è Christian Sarcuni, 29 anni, studente lucano trapiantato a Bologna dove prima di intraprendere la carriera imprenditoriale studiava Scienze di Internet. Dopo la laurea, tra i 2010 e il 2011 arriva l'intuizione: nient'altro che un servizio di pizza a domicilio. Ma online. Facile a dirsi col senno di poi, ma geniale per aver sfruttato le potenzialità di un mercato fino a quel momento affidato esclusivamente alla concorrenza tra singoli e all'iniziativa dei privati impegnati a coprire la città con volantini e offerte irresistibili.
Tanto che a pochi mesi dallo sviluppo del portale, Pizzabo vantava già un traffico di 10mila utenti e una rete di 51 pizzerie aderenti. Oggi gli esercizi commerciali che hanno sposato la causa sono 321, distribuiti tra diverse grandi città del Nord: Bologna, Ferrara, Padova, Parma e Pisa. E il servizio nel frattempo si è esteso a ristoranti cinesi, giapponesi e gelaterie.

L'ASCESA DI ROCKET INTERNET NEL FOOD&GROCERY GLOBALE

Numeri che contano e hanno avuto il merito (e la fortuna) di incrociare la grande strategia di espansione messa in atto da Rocket Internet (quotato alla borsa di Francoforte dal 2014) nel settore del “food&grocery”. Così l'11 febbraio scorso si è concretizzata l'acquisizione di Pizzabo da parte della piattaforma tedesca.
Ma come funziona il servizio? Ogni pizzeria e ristorante del circuito che effettua consegne a domicilio ottiene un dispositivo che riceve l'ordine del cliente in tempo reale e stampa uno scontrino con le sue richieste; in caso di conferma, il cliente (che ha avviato l'ordine attraverso il portale, dopo aver consultato le pizzerie aperte più vicine, i tempi di consegna e le recensioni degli altri utenti) riceverà a casa quanto ordinato nel più breve tempo possibile.
Ora l'ingegnoso sistema sarà integrato nella più ampia divisione per la consegna a domicilio gestita da Rocket Internet, il Global Online Takeaway Group, dove già sono confluiti gli analoghi servizi della spagnola La Nevera Roja, la berlinese Delivery Hero e Foodpanda che controlla il mercato asiatico. E il salto di qualità avrà presto riscontri positivi sul territorio nazionale: Pizzabo arriverà a Roma, Torino e Napoli.

www.pizzabo.it

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