Omar Shihadeh รจ nato a Gerusalemme ma cresciuto a Bologna, dove ha studiato e lavorato per 11 anni nella metalmeccanica, poi nel 2020 il padre Jamil, ristoratore di lungo corso, va in pensione e Omar decide di mettersi in gioco e cambiare vita prendendo in gestione l’attivitร paterna: โI miei genitori aprirono nel โ91 il primo locale di cucina mediorientale a Bologna, Al Salam, non potevo buttare allโaria quel che era stato costruito in 30 anniโ.
Ciao Kebab รจ il nuovo volto di Al Salam, nome che richiama l’espressione usata in Medio Oriente come saluto. Ed รจ lโidea di accoglienza che si respira nel locale, che pur trasformato rimane ancorato alle sue radici e ne conserva lo spirito. โCon i miei soci ho cambiato il concept: da piccola trattoria รจ diventato un indirizzo di street food autentico e contemporaneo, con pochi piatti ma fatti a regola dโarte!โ racconta โin Palestina tradizionalmente kebab, falafel, hummus si mangiano per strada. Da qui lโidea di un luogo dove consumare un pasto veloce ma di qualitร โ. Prodotti da consumare ovunque ordinando sulle piattaforme di delivery, scelta decisiva anche a fronte del Covid con le sue restrizioni.
Insieme a Omar, ci sono Edoardo Malvicini e Andrea Liotta di Indegno – La Crescentina 2.0, giร temprati nel settore del cibo di strada bolognese: โli conoscevo giร da un paio di anni, andai a mangiare da loro e si รจ instaurato subito un rapporto di amicizia, tanto che giร prima di rilevare Ciao Kebab volevamo sviluppare un progetto insieme. A qualche mese dall’apertura della nuova gestione cโรจ stata la necessitร di un riassetto societario, cosรฌ รจ nata la nostra collaborazioneโ.
Al centro dellโofferta cโรจ il kebab, ma fatto in un certo modo. โIn giro si trova tanto cibo spazzatura, cosรฌ per 6 mesi mi sono messo a studiare andando anche a Gerusalemme, per proporre questo panino nel modo piรน autentico possibile in Italia. Parlando con fornitori e concorrenti sono arrivato alla nostra formula del Jerusalem 1991, il nostro cavallo di battagliaโ. Una pita con kebab di manzo, cavolo cappuccio marinato in aceto, trito fine di pomodoro e cetriolo, salsa tahina e salsa turca (pomodoro e spezie). Ma cโรจ anche il Ciao Kebab 2.0: โuna rivisitazione allโitaliana: tanti clienti chiedevano di aggiungere lโhummus, cosรฌ lo abbiamo inserito nel panino, sempre con la nostra carne di manzo, insalata e trito di pomodori e cetrioli, a cui si aggiungono anche granella di mandorle tostate e cipolla croccanteโ. Il motto รจ โkebab e falafel fatti beneโ, per questo cโรจ grande ricerca sulle materie prime, a partire dalla carne: โ100% angus argentino prodotto da un laboratorio esclusivamente per noi, secondo la nostra ricettaโ. Come mai manzo? โper la qualitร del prodotto, nonostante non sia tradizionale. L’alternativa piรน autentica sarebbe lโagnello, ma non piace a tutti e ha un costo eccessivoโ.
C’รจ poi il panino Falafesta, la pita con i falafel, piatto della tradizione palestinese a base di ceci, prezzemolo e cipolla. โLi prepariamo con la nostra ricetta storica, noi li realizziamo meno speziati rispetto agli originali per avvicinare il gusto europeo. Lโimpasto viene poi fritto, ma essendo molto umido assorbe poco olio e rimangono leggeriโ. E poi cโรจ la Pita Contadina, pasto tipico della tradizione contadina palestinese, con il pane riempito con involtini di foglia di vite e riso, salsa yogurt e verdure fresche. A completare il menu hummus in versione classica o con la carne, babaganoush, entrambi accompagnati dalla pita calda per fare la scarpetta, poi anche falafel, roll di vite e le Zaatatine, bastoncini di patate fritte condite con Zaatar, una miscela di spezie mediorientali.
Ci sono anche tre dolci: il Maamul, biscotto di rose con cuore tenero di datteri, il Baklava e la Merenda Mediorientale, pita con tahina e mosto cotto alla palestinese. โPer ora vogliamo mantenerci piรน autentici e tradizionali possibile, nulla toglie che piรน avanti si possano inserire proposte piรน stravaganti o elementi di contaminazione, soprattutto con lโimminente apertura di altri due punti venditaโ. Insomma menu ristretto, ma con opzioni diverse, basta non chiedere modifiche. Questa รจ la principale difficoltร che affrontano: โรจ una nostra regola: non facciamo modificheโ. Perchรฉ? โI nostri prodotti sono pensati e studiati in un certo modo, seguono la tradizione e ci teniamo che vengano mangiati cosรฌ, allergie e intolleranze a parte, ovviamenteโ.
Ciao Kebab rompe completamente lo stereotipo su questo panino, spesso considerato di bassa qualitร e pesante. Come? โQuando una cosa รจ effettivamente buona e fatta bene non รจ difficile farsi stradaโ. Bandite le salse a base di maionese e ketchup che non hanno niente di originale e appesantiscono il pasto, in favore di salse artigianali fresche preparate in casa. Non รจ l’unica cosa: non cโรจ la barriera linguistica; โdietro al bancone ci sono io che parlo bene italiano, i miei soci e tanti altri giovani ragazziโ. Altra cosa imprescindibile รจ lโodore, โabbiamo un impianto dโaspirazione dei fumi di cottura grande praticamente come quello di un ristorante, rumoroso ma essenzialeโ. La clientela รจ varia e di tutte le etร , โnonostante non sia in una zona di uffici, ma nel cuore del quartiere universitario, molti vengono da noi a pranzare e poi tornano a lavoro, perchรฉ รจ un pasto sano, equilibrato e digeribile, che non va oltre le 600 kcal a paninoโ.
Ciao Kebab รจ campione regionale della Guida Street Food 2023 di Gambero Rosso per lโEmilia Romagna, la patria dei tortellini e delle crescentine. โNon me lo sarei mai immaginato, รจ un grande onore. Una cosa che ci ha aiutato – piรน che dal punto di vista mediatico – soprattutto a livello di determinazione e umore. Ci ha dato una forte carica e ci ha permesso di credere maggiormente in noi stessi e in quello che stiamo facendoโ. Da ottobre sono arrivati molti nuovi clienti, โรจ stato un mese molto intenso: sono venute tante persone che non ci conoscevano o dovevano ancora sconfiggere certi stereotipi, e adesso tornano volentieriโ. Ma come riuscire a rompere gli stereotipi? โCi sono stati vari fattori, il primo รจ legato alla storicitร del locale che aveva giร un suo volano, e con il passaparola della riapertura ha ricominciato subito a funzionare. Nonostante Bologna sia una cittร radicata nella sua cucina, รจ molto aperta mentalmente e giovane, le persone tendono a provare cose nuove e ci sono molti locali etnici. Il cibo รจ trasversale, anche se sei di estrema destra, un kebab te lo mangi se รจ buono!โ
Preparazione tipica della tradizione palestinese, lโhummus di Ciao Kebab รจ una ricetta super collaudata che da oggi potetete realizzare anche a casa.
Ingredienti
Procedimento
Frullare tutto assieme fino ad avere una crema omogenea.
Scoprite tutti i premiati, i Campioni Regionalie i Premi Speciali, nella sezione web Street Food dedicata alla guida.
a cura di Vivian Petrini
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