Dove mangiare a Viareggio durante il Carnevale. I 14 ristoranti migliori scelti dal Gambero Rosso

29 Gen 2024, 16:54 | a cura di
Dal 3 al 24 febbraio la cittadina versiliese è teatro della 151esima edizione del Carnevale, tra i più famosi e gettonati d’Italia, con le sfilate sul lungomare dei carri allegorici in cartapesta e un ricco calendario di eventi

Viareggio, a meno di tre ore da Milano, non lontana da Lucca e da Pisa, è una località balneare vivibile e vivace che è un piacere visitare anche d’inverno. I suoi 10 chilometri di spiaggia sabbiosa si prestano a lunghe passeggiate, così come il lungomare con i suoi stabilimenti Liberty e i tanti negozi per lo shopping, percorribile comodamente pure in bicicletta. La cucina si muove sul binario mare/terra, leggi spaghetti con le arselle o alla trabaccolara, cozze ripiene, cacciucco, ma anche tordelli, peposo, cenci (simili alle frappe) e frittelle di riso e uvetta. Qui i 14 ristoranti migliori

Dove mangiare a Viareggio durante il Carnevale

Abratery

Griglieria. Dietro questa insegna c’è la storica Macelleria Franceschini, una delle migliori della zona. Per gli appassionati di carne qui è una pacchia, a partire dalla tartare, da gustare “assoluta” o condita in vari modi. Si continua con un assaggio di trippa, cervello e carciofi fritti, i tipici tordelli al ragù, i pici con ragù bianco di Cinta, il peposo. Al momento del secondo, trionfano succosi filetti e sontuose bistecche cucinate a puntino. In cantina birre artigianali e referenze perlopiù toscane. Il posto ha pochi tavoli quindi prenotare è d’obbligo, come pure fare la spesa di cose buone.
Abratery – via G. Verdi, 111 – 0584 962255 – www.abratery.it

Amaro

Griglieria. L’unico piccolo neo è che il locale non ha la vista mare, perché per il resto è uno degli indirizzi più piacevoli della cittadina. E sono in molti a saperlo, visto che registra sempre il tutto esaurito, ricordatevi perciò di prenotare per tempo. Ciò detto, qui si mangia davvero bene. Ne sono esempi la vaporata di mare in vasocottura, le polpette al pomodoro, le tagliatelle al ragù di Chianina, i maltagliati alla carbonara di mare, l’ottimo baccalà con ceci all’olio, le costine di maialino. Da bere, vini della casa e una selezione di etichette niente male.
Amaro – via San Martino, 79 – 0584 962183 – www.ristoranteamaro.com

L’Angolino

Trattoria. Proprio all’angolo di due strade centralissime, è un indirizzo di successo grazie alla qualità della proposta, al piacevole clima conviviale e alla spesa più che ragionevole. La carta cambia settimanalmente in base al mercato, l’offerta si basa su piatti semplici e ben eseguiti in cui si esalta la freschezza della materia prima. Si inizia con gli antipasti che dipendono dall’estro del momento, poi scampi crudi su salsa agli agrumi, acciughe alla povera, tagliolini alle arselle, crema di zucchine filangé di seppie e lime, triglie in salsa di pomodoro e una fragrante frittura. Dolci maison, buoni vini.
L’Angolino – via 4 Novembre (angolo via G. Verdi) – 379 1529965 – www.trattorialangolino.it

Fauzia

Pausa Gourmet. La Fauzia dell’insegna – inaugurata nel 1969 – non c’è più da qualche anno, ma resta immortalata nel dolce che è il cavallo di battaglia di questo piccolo bar pasticceria sul tratto centrale del lungomare gestito oggi dal figlio Gigi. Parliamo della “bomba della Fauzia”, ricetta segreta della casa, un fragrante involucro di pasta brioche spolverato di zucchero a velo che racchiude una goduriosa crema pasticcera. Il bancone comunque è traboccante di bontà, in particolare per la prima colazione. Si può anche pranzare, grazie a una proposta di semplici piatti espressi.
Fauzia – viale Regina Margherita, 82 – 0584 49200 – facebook

Da Giorgio

Trattoria. Un locale dallo stile retrò sedimentatosi nel tempo e testimoniato dalle pareti piene di foto, disegni e locandine. La solida gestione familiare ha garantito una parabola professionale che dura da oltre settant'anni, trascorsi sempre con ampio consenso di pubblico. La proposta si concentra su piatti di mare della tradizione viareggina, a base di materie prime oculatamente selezionate: crudi, fritture, grigliate di gamberi, spaghetti alla trabaccolara (con gallinella, triglia, scorfano) e molto altro secondo spesa ed estro. Cantina piccola, ma soddisfacente.
Da Giorgio – via G. Zanardelli, 71 – 0584 44493 – www.ristorantedagiorgioviareggio.it

Lievitamente

Pizza a Taglio. Nella zona commerciale di Viareggio, un Tre Pani della guida Pane e Panettieri d’Italia 2024 con un piacevole dehors. Qui Daniel Lunardi produce pizze, focacce, pani e dolci, con lievito madre e farine locali macinate a pietra. Focaccia semplice, semi-integrale o integrale, anche farcita, e pizze variegate in base alla stagionalità dei prodotti, con opzioni come la Braciami Ancora (stracchino, cotto alla brace, pomodoro verde grigliato, scaglie di Parmigiano 24 mesi e riduzione al balsamico di Modena). Dal venerdì alla domenica appetitosi crostini.
Lievitamente – corso G. Garibaldi, 142 – 0584 963317 – www.lievitamente.it 

Lunasia dell’Hotel Plaza e De Russie

Ristorante. Ambiente raffinato, design ispirato a toni vegetali e al blu del mare, grande vetrata sulle architetture Liberty della passeggiata, foto d’autore alle pareti. Sala centrale, angolo appartato, tavolo sociale e privé vista cucina. Lo chef Luca Landi propone in questo contesto la sua visione, sposando mare e territorio con fantasia, freschezza, giocosità e finezza, ma anche con mano lieve e una notevole tecnica che permette di estrarre il massimo da tutto. Tre i menu: mare, vegetariano e Alpi Apuane, più un “Liberamente a mano libera”, con soluzioni a sorpresa. Cantina importante, con opzioni a calice e birre artigianali.
Lunasia dell’Hotel Plaza e De Russie – viale D. Manin, 4/A – 0584 44449 – www.lunasiaristorante.com

Nomade

Ristorante. Una tavola che si fa notare a partire dall’ambiente, studiato e curato nei dettagli, compreso un coreografico bancone bar. Ma è la cucina il pezzo forte, con un menu variegato che accontenta ogni esigenza e piatti in cui sapori e gusti si bilanciano a meraviglia. Insalata di mare tiepida, battuta di manzo con capperi cipolla e acciuga, strozzapreti al ragù di coniglio con cipolla di Tropea e olive taggiasche, crostacei e verdure a vapore, guancia di vitello con purè di patate e bietola. Ottimo il pane di produzione propria, dolci golosi, lista dei vini interessante.
Nomade – via G. Zanardelli, 57 – 333 7771117 – www.nomadeviareggio.com

Ottavo Vizio

Panineria. Un sicuro punto di riferimento per chi ha voglia di uno spuntino goloso senza svenarsi. Innanzitutto le focaccette, morbide e croccanti al tempo stesso, frutto di attenta lievitazione, adatte a contenere di tutto e di più, dai salumi e dai formaggi più comuni ma non per questo poco buoni alle particolarità, come il tonno del Chianti o la spalla di Chianina cotta a bassa temperatura. E poi le pizzette tonde, i frittini misti, le patate fritte a spirale, le insalate di mare… insomma Marco sa viziare gli habitué e con la stessa bravura soddisfare il cliente occasionale.
Ottavo Vizio – via Mentana, 3/A – 349 4220284 – www.facebook.com/lovstreetfood/

Il Pachino

Pizzeria. Il locale, nato nel 1998 dai fratelli Massimo e Fabrizio Giovannini, propone pizza alla napoletana con farina macinata a pietra, anche in versione integrale. Buona la qualità dei condimenti, dalla Margherita (e le sue varianti) alle "Versiliesi", come la pizza con seppie in zimino. Ci sono inoltre le “Speciali” e "Le Celebrità Per Voi" come la Giuseppe Mancino (chef de Il Piccolo Principe, vedi), con crema di mascarpone, fiordilatte di Agerola, fiori di zucca, acciughe del Mar Cantabrico e maggiorana. Da bere birre artigianali, vini e bollicine, con alcune referenze da biodinamica.
Il Pachino – via Vittorio Veneto, 46 – 0584 961063 – www.pizzeriapachino.it

Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principi di Piemonte

Ristorante. Al piano terra di uno dei più prestigiosi e lussuosi alberghi cittadini, in spazi di raffinata eleganza, si ha la fortuna di vivere un’esperienza gastronomica fra le migliori di tutta la Penisola. Il merito va allo chef Giuseppe Mancino, napoletano di nascita e viareggino d’adozione, artefice di una cucina contemporanea che guarda al territorio e al mare con uno sguardo aperto verso altre culture. Tre i percorsi di degustazione (di cui uno per vegetariani), affiancati da una carta sempre prodiga di novità. Carta dei vini enciclopedica, con i grandi classici italiani al completo e profondità d’annate.
Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principi di Piemonte – piazza G. Puccini, 1 – 0584 4011 – www.ristoranteilpiccoloprincipe.it

Pivot Bistrò di mare

Bistrot. In una palazzina d’epoca, un locale “diverso”, piedi in Versilia e testa nella dolce Francia, che trasuda buon gusto nell’ambiente e negli arredi. Pivot, cognome del patron (d’origine francese), propone piatti tipici (zuppetta, impepata, fritture) ma anche delicate innovazioni nei ripieni dei ravioli e in condimenti mai banali. I maltagliati alla trabaccolara con borragine (variante della tipica specialità viareggina) ne sono gustosa conferma. Tra i dolci, un goloso tiramisù o torta di mele. Carta dei vini contenuta ma centrata, rapporto qualità/prezzo encomiabile.
Pivot Bistrò di mare – via F. Cavallotti, 4 – 0584 631438 – www.facebook.com/pivotbistrodimare/ 

Il Porto

Ristorante. Posizione strategica (in darsena) e bell’affaccio sul mare, ambiente accogliente e curato ed eleganti mise en place. Premesse a un menu che punta a esaltare con tocco equilibrato prodotti ittici di qualità. Tra gli hit, la cotoletta di acciughe di Monterosso alle quattro maionesi, il gambero imperiale piastrato con cipolla caramellata, l’agnolotto di crostacei fatto in casa in guazzetto di pesce bianco locale, il gran bollito di misto mare con le sue salse (verde, tapenade di pomodoro e olive, battuta di acciughe e le maionesi). Cantina ben fornita.
Il Porto – via M. Coppino, 118 – 0584 384733 – www.ristoranteilporto.eu

Romano

Ristorante. Romano Franceschini, vero maestro di accoglienza, a 80 anni è sempre presente nel locale da lui fondato nel 1966, giacca e cravatta come seconda pelle mentre chiacchiera amabile coi clienti. Il figlio Roberto pilota la sala e gestisce una cantina con oltre 1.000 etichette. In cucina Nicola Gronchi, autore di una proposta molto personale, con accostamenti anche arditi ma sempre leggibili. Un menu è dedicato ai classici della casa, alcuni presenti dall’apertura, come i calamaretti ripieni di verdure e crostacei. Tra i nuovi hit, il risotto - di fine equilibrio - al ginepro fumé, limone e sparnocchi al timo. Ottimo anche il rombo, ceci rosa di Reggello e maruzzelle al curry verde.
Romano – via G. Mazzini, 122 – 0584 31382 – www.romanoristorante.it

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