Sos Prosecco: frenano i consumi e il Consorzio decide di ridurre le produzioni

3 Lug 2023, 15:39 | a cura di
Ai primi segni negativi sul mercato, le bollicine venete fissano il tetto 2024 a 505 milioni di bottiglie. Il direttore Luca Giavi: “Così evitiamo di immettere volumi eccedenti rispetto alla domanda”

Giacenze di Prosecco Doc sufficienti a soddisfare il mercato fino a fine anno e filiera che, a fronte di una congiuntura meno vivace degli anni precedenti, con qualche segno meno nei mercati principali (come in Uk, col Prosecco a -24% in tre mesi, ma meglio del -29% del totale bollicine), sceglie la linea della prudenza fissando un tetto alle quantità immesse nel 2024, per proteggersi da speculazioni al ribasso e tutelare il valore.

Prosecco: i volumi residui disponibili nelle annate successive

Il consiglio di amministrazione del Consorzio della Doc segnala che i volumi residui della riserva vendemmiale 2022 (circa 370mila ettolitri), non saranno resi disponibili per la certificazione ma messi a disposizione, nelle annate successive, per fronteggiare eventuali carenze di produzione.

Coerentemente, anche in considerazione del rischio di un calo produttivo per le fitopatie, per la vendemmia 2023 (sul mercato dal 1 gennaio 2024 e non da ottobre 2023) è previsto un attingimento straordinario su 4.738 ettari (inferiore ai 6.250 ettari degli anni scorsi) per far sì che la produzione di Prosecco Doc disponibile nel 2024 sia di poco inferiore a 5 milioni di ettolitri, di cui solo 3,8 mln immediatamente disponibili per l’imbottigliamento, pari a circa 505 milioni di bottiglie.

In tutto il 2022, i volumi di Prosecco Doc avevano raggiunto 638,5 milioni di bottiglie (+2,1%) per oltre 3 miliardi di euro (+11,5%). Il 2023, secondo prime stime consortili, potrebbe chiudersi in lieve flessione sul 2022.

Una crescita controllata

“Vogliamo avere la possibilità di crescere ma evitando di immettere sul mercato volumi eccedenti rispetto alla domanda”, afferma il direttore Luca Giavi. La parte di Prosecco Doc rimanente (quindi la riserva 2022 e lo stoccaggio 2023) potrà essere immessa sul mercato del 2024 in base all'andamento di imbottigliamenti e vendite, al mantenimento del valore del vino base (quotato alla Borsa merci di Treviso in media a 2,14 euro/litro nel semestre 2023, contro i 2,23 euro/litro del 2022) e al rafforzamento del valore delle produzioni imbottigliate.

 

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