La rivoluzione gentile della coppia che ha portato i caffè specialty a Cagliari

14 Gen 2024, 08:22 | a cura di
Da elegante bar di un tempo, questo indirizzo si è trasformato in un approdo per appassionati di oro nero (e colazioni buone) grazie alla perseveranza di due giovani professionisti

«Facciamo prima di tutto ospitalità, e poi caffè». Ecco perché qui al Caffè dell’Arte Specialty Coffee di Cagliari non ci sono regole ferree per la degustazione, la comunicazione è sempre chiara e mai invadente, il dialogo aperto e non impostato. Sembra scontato, ma non lo è, perché a voler cambiare troppo in fretta le cose, spesso, si rischia di ottenere l'effetto contrario e allontanare la clientela. E invece, con pazienza e gentilezza, si possono fare grandi rivoluzioni... la conferma? «Una cliente ultraottantenne che ha smesso di comprare il caffè dal supermercato perché preferisce il nostro».

Caffè dell'Arte, lo storico bar che si trasforma

Riavvolgiamo il nastro e torniamo indietro di qualche decennio. Nel 1996 Caffè dell’Arte (questo il nome originale) prendeva vita a Cagliari, imponendosi fin da subito come un riferimento per la città. Appassionati d’arte, i titolari hanno voluto puntare anche sulla promozione artistica, ospitando esposizioni locali e nazionali: core business erano – e sono ancora oggi – il servizio caffetteria e il pranzo, studiato su misura per incontri di lavoro e la pausa de dipendenti della zona.

Quando la figlia, Federica Sedda, si è innamorata di Andrea Pettinari, giovane senza particolari ambizioni nel mondo del caffè, nessuno dei due avrebbe pensato che di lì a poco tutto sarebbe cambiato. Innamoratissimo, Andrea cominciò a lavorare al bancone, Federica era in cucina, e insieme funzionavano bene anche sul lavoro. Tutto procedeva serenamente quando un giorno, durante una gita a Firenze, accadde qualcosa che li lasciò senza parole: bevvero il primo caffè specialty.

Il primo specialty

Era il 2014 quando la coppia si ritrovò da Ditta Artigianale, uno dei locali pionieri dello specialty in Italy. Al primo sorso, fu subito amore: «Costa Rica, El Diamante, lo ricordo ancora» racconta Andrea. Non c’è stato neanche bisogno di parlare, «abbiamo capito che volevamo anche noi fare un salto di qualità e svecchiare l'offerta, così abbiamo iniziato un percorso di formazione, per poi cominciare pian piano a inserire gli specialty in menu».

Piano, sì, perché cambiamenti culturali così profondi devono avvenire un passo alla volta, «le persone non sono abituate a una tazzina diversa, specialmente qui in Sardegna, dove il panorama è ancora molto tradizionalista; insistere non porta a nulla, ci si prova, giorno dopo giorno». E la coppia ci è riuscita, tanto da iniziare a coltivare un nuovo sogno: tostare in casa il caffè.

Gli inizi della torrefazione

Un progetto iniziato a maturare poco prima del 2020: c’è un prima e un dopo il Covid, è inutile negarlo, e tanti sogni sono stati costretti a rimanere nel cassetto più a lungo, «in fondo, meglio così, abbiamo avuto il tempo di riflettere di più». La pandemia, col senno di poi, si è rivelata utile: «Un mio amico voleva disfarsi di una macchina tostatrice che non stava messa bene, sembrava una specie di Frankenstein… l’abbiamo rimessa a nuovo, abbiamo cominciato a lavorarci e ancora oggi usiamo quella stessa macchina da un kg».

Alla fine dell’ottobre 2020 è nato Futurismo, il primo sacchetto di chicchi realizzato da Caffè dell’Arte. Oggi al bar ci sono diverse singole origini, «che prediligiamo per poter dare risalto ai Paesi di provenienza», e Andrea e Federica ci tengono ad avere rapporti diretti con tutti i coltivatori.

Colazione al piatto e sogni futuri

La clientela ha accolto bene il cambiamento del bar, anche il prezzo, che è tutt’altro che proibitivo: 1.30 per l’espresso base, «poi si arriva anche a 2, anche qualcosa in più, ma finora non ci sono state molte lamentele». Nonostante il caffè venga tostato in casa, lo spazio per ospitare le novità dei colleghi qui c’è sempre, da gustare in espresso o in filtro, e abbinare con torte al trancio e piatti in arrivo dalla cucina, «la nostra specialità sono le uova, che proponiamo in tanti modi diversi» anche per il brunch o il pranzo, «con un menu che cambia a seconda della disponibilità del mercato».

Le cose procedono bene al Caffè dell'Arte Specialty Coffee, specialmente in estate: «C’era spesso fila nei mesi estivi, così avevamo preso l’abitudine di portare ombrellini e acqua ai clienti per ripararsi dal caldo… vedere le persone che aspettavano per bere un nostro espresso ci ha commossi». Sogno nel cassetto? «Tanti, il più grande è quello di poter avere un giorno una nostra coltivazione… forse più un sogno proibito. Meno ambiziosamente, fare più promozione del buon caffè sul territorio».

Caffè dell'Arte - Cagliari - via Caprera, 3 - caffedellartecagliari.com/

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