La pasta italiana arriva nello spazio. Per gli astronauti il fusillo di Barilla e i pasti per il ritiro di Giovanni Rana

18 Dic 2023, 12:45 | a cura di
La pasta italiana è protagonista di una missione spaziale: la mangerà la crew di astronauti della missione Ax-3, in partenza verso la Stazione Spaziale Internazionale

Qualsiasi attività nello spazio comporta una preparazione meticolosa. E anche una routine quotidiana "terrestre" come mangiare un piatto di pasta si trasforma in una sfida tecnologica di grande portata. In assenza di gravità, mangiare e percepire i sapori diventa un'esperienza diversa. Un audace progetto vedrà il cibo italiano protagonista nello spazio.

Il cibo italiano nello spazio

Si è svolta presso l'Ambasciata d'Italia a Washington la conferenza stampa di presentazione dell'Italian Space Food Project, che porta la cucina italiana nello spazio, con la prossima missione Axiom 3 diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale. Il progetto in collaborazione dell’Aeronautica Militare ha come obiettivo sostenere la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dell’Unesco.

Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato: "Questa missione ha lo scopo di valorizzare ancora di più la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell'Unesco. Il nostro cibo arriverà nello spazio. Questa è una tappa che abbiamo cominciato lanciando la candidatura sulla nave più bella mondo, l'Amerigo Vespucci, e in tutto il mondo racconteremo attraverso la nostra cucina ciò che l’Italia ha da offrire".

conferenza stampa italian space food project

Il lancio è previsto per il 10 gennaio 2024. L'equipaggio della navicella SpaceX Crew Dragon, di cui fa parte il Colonnello dell'Aeronautica Militare Walter Villadei, gusterà infatti cibo italiano sia durante i 14 giorni di quarantena pre-partenza, con menu preparati per l'occasione da Rana, sia in orbita, grazie a prodotti creati ad hoc da Barilla.

Il programma alimentare

Il Gruppo Rana è stato scelto per preparare i pasti per la crew della missione spaziale proveniente da Italia, Spagna, Svezia e Turchia, durante il periodo di ritiro, fase strategica di preparazione prevista prima del lancio. Il Pastificio Rana ha accolto l'importante sfida e ha così unito, nel proprio hub veronese di ricerca e sviluppo Casa Innovazione Rana, da una parte il know-how dei propri ricercatori e tecnologi alimentari, e dall'altra l'esperienza del Ristorante Famiglia Rana, insignito nel 2022 di una stella Guida Michelin. È nato così un menù che rappresenta la perfetta sintesi di queste due anime aziendali strettamente interconnesse. Ogni giorno del ritiro, e per tutta la sua durata, sono previsti cinque pasti: colazione, pranzo e cena più due spuntini, a metà mattina e a metà pomeriggio.

Giovanni Rana Jr e il colonnello Walter Villadei
"Siamo entusiasti di aver preso parte al progetto Italian Space Food Project, che ci permette di continuare la nostra missione di diffondere con grande orgoglio l'eccellenza e l'esperienza gastronomica italiana nel mondo e non solo", ha commentato Giovanni Rana Jr., Innovation Manager del Gruppo Rana. Ma cosa mangeranno gli astronauti nello spazio?

Paolo Barilla e il fusillo spaziale

Tre kg di fusilli Barilla

Spesso nelle missioni spaziali, la preparazione del cibo non comporta cottura, e anche la pasta si deve adeguare. Per questo Barilla ha ideato un fusillo precotto e stabilizzato in grado però di non perdere il gusto di un piatto iconico della cucina italiana. Una prova d'assaggio estrema per l'equipaggio coinvolto durante il viaggio in alcuni esperimenti sensoriali, anche per testare la tenuta al dente della pasta. Il team Ricerca e Sviluppo di Barilla ha lavorato a una ricetta tradizionale e semplice: pasta, olio extravergine di oliva e sale marino. Il processo di creazione del "fusillo spaziale" è stato messo a punto per garantire che la pasta rimanga al dente, opponendo quella piacevole resistenza al morso. Il prodotto è stato trattato unicamente con il calore, in modo che possa essere sicuro anche conservato a lungo a temperatura ambiente, senza l'aggiunta di conservanti o additivi. "Essere parte di questa missione spaziale ci riempie d'orgoglio e ci permette di esplorare una nuova frontiera dell'alimentazione dando agli astronauti la sensazione di sentirsi un po' a casa," commenta Paolo Barilla, vicepresidente del Gruppo Barilla, azienda che produce pasta da più di 140 anni.

Nessun timer per ricordarsi di scolare la pasta, quindi. Solo un emozionante countdown.

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram