L'inflazione spiegata bene attraverso i prezzi dei gelati Algida

9 Lug 2023, 16:58 | a cura di
Negli ultimi vent’anni il prezzo dei gelati Algida è aumentato anche del 200%. Esempio evidente che spiega tutto sull’inflazione

Quando parte l’estate? Quando parte lo spot del Cornetto Algida. Da quarant’anni o giù di lì va così. Non c’è estate senza un cuore di panna. Ogni anno con un tormentone musicale diverso (quest’anno è la volta di Disco Paradise di Fedez, Annalisa e gli Articolo 31 sulla scia del cornetto Freedom).

I prezzi dei gelati Algida nella storia

Al Cornetto non si rinuncia e poi, in fondo, cosa costa? Pochi euro, sì è vero, ma li avete mai fatti due conti? Avete mai calcolato quanto è aumentato un Cornetto da vent’anni a questa parte? Nel 2001 la versione classic si portava a casa con 0,90 centesimi, oggi servono 2,50 euro = +178%.
Ma è tutta la gamma del celebre marchio a picchiare duro: Magnum Classic: da 1.20€ a 2.70€ = +125%, Fior di fragola e Cremino: da 0.55€ a 1.80€ = 227%.

Il prezzo aumenta, la quantità diminuisce

E non basta. Come la mettiamo con la cosiddetta "shrinkflation" - il neologismo unisce due termini inglesi, "to shrink" (restringere) e "inflation" (inflazione) - una sorta di inflazione al contrario? Il fenomeno descrive la tendenza dei produttori di ridurre la quantità di prodotto mantenendo, però, il prezzo praticamente invariato. Il consumatore paga la stessa cifra, o poco più, e non si accorge di qualche grammo di prodotto in meno. Ma nel 2002 un Magnum Classic costava 1.20 € per 86 gr, oggi un Magnum “speciale” costa 3€ per poco più di 70 gr. Sedici grammi non sono poi così pochi. Quindi, a conti fatti, è il caso di dirlo, l’unica a guadagnarci è la linea. E forse, visto che d’estate si tratta, è per questo che in fondo sono in pochi a lamentarsi.

Fonte: Leonardo Bellizzi

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