Dove mangiare i tipici pansoti (pansotti) a Genova, gli 8 ristoranti migliori scelti dal Gambero Rosso

25 Gen 2024, 08:23 | a cura di
Fra i piatti più caratteristici e identitari della tradizione culinaria genovese, ci sono i pansoti (dal ligure pansa, ovvero pancia), una sorta di tortelli ripieni di erbe selvatiche e prescinseua (un formaggio fresco leggermente acidulo) conditi solitamente con salsa di noci

Volendo prepararli a casa, la farcia dei pansoti può essere composta anche da bietole, spinaci o borragine, mentre la prescinseua si può sostituire con la ricotta. Il condimento invece si fa con gherigli di noce, olio evo, pane inumidito nel latte e pinoli. Tra l’altro questo piatto, tra i più gettonati del repertorio genovese, è adatto anche per i vegetariani. A nostro avviso però mangiarli in città dà molta più soddisfazione. Qui gli 8 ristoranti migliori scelti dal Gambero Rosso

Dove mangiare i pansoti a Genova

Antica Osteria di Vico Palla

 

Trattoria. Nei pressi dell’Acquario e del porto, in una stradina un po’ nascosta, un’insegna con oltre 400 anni di storia che ha mantenuto intatti l’atmosfera, il clima conviviale e soprattutto l’offerta, con una cucina fedele alla tradizione. Ci si accomoda in due salette con arredi in legno, soffitti a volta, mattoni a vista e tanti oggetti appesi. Si gustano, secondo giornata, acciughe marinate, cappun magro, panisette fritte, minestrone, mandilli al pesto, pansoti fatti in casa al sugo di noci, baccalà al forno, coniglio alla ligure e, in chiusura, la tipica Sacripantina e il tiramisù. Da bere vino della casa e qualche bottiglia.
Antica Osteria di Vico Palla – vico Palla, 15/R – 010 2466575 – www.osteriadivicopalla.com

Arvigo

Trattoria. Comodamente raggiungibile dal casello Genova Bolzaneto dell’A7, è l’indirizzo ideale per ripercorrere le pagine mai ingiallite dell'antica cucineria genovese, in particolare quelle dedicate a orto, cortile e bosco. Sempre sugli scudi i mandilli (fazzoletti di pasta) al pesto, i ravioli al tuccu e i pansoti al sugo di noci (la pasta è fatta in casa). Ai secondi, oltre l’imperdibile cima, mai dimenticare l’agnello e il coniglio, sempre presente in carta: fritto, in umido e alla piastra. In stagione funghi a volontà. I dolci meritano il peccato di gola. Carta dei vini in costante evoluzione.
Arvigo – via Cremeno, 31 – 010 7170001 – www.trattoriaarvigo.it

Bruxaboschi

Bruxaboschi

Trattoria. Nel quartiere San Desiderio, a pochi minuti dal centro, una classica meta del fuoriporta cittadino dove gustare le pietanze di famiglia. Parliamo del minestrone che si strugge sul fuoco lento, dei pansotti alle erbe selvatiche con la salsa di noci, delle tomaxelle farcite alla maniera antica, della gallina ruspante bollita, della mitica pancia di agnello arrotolata. Golosi i dolci, tra cui un’ottima zuppa tiepida di cioccolato e il Mont Blanc. In accompagnamento vini e birre non convenzionali che affollano una delle migliori carte in città. Piacevole ambiente vintage, prenotazione indispensabile.
Bruxaboschi – via F. Mignone, 8 – 010 3450302-388 7778914 – www.bruxaboschi.com

Le Cicale Trattoria

Trattoria le cicale genova

Trattoria. Cinque le insegne che fanno capo a Le Cicale, l’enoteca, il bistrot, la gastronomia, il ristorante e infine, ma non ultima, la trattoria, in zona Foce. Molto accoglienti le due salette, con tavoli diversi uno dall’altro, mobili antichi e oggetti scelti con amore. La stessa filosofia si riscontra in cucina, frutto di una selezione certosina di ciascun ingrediente e della riproposizione filologica delle storiche ricette di casa. Punti fermi del menu le trofie al pesto, i pansoti in salsa di noci, il coniglio alla ligure, lo stoccafisso in insalata. Da notare che pasta fresca, conserve, sughi, dolci sono di produzione propria.
Le Cicale Trattoria – via E. Ruspoli, 55/R – 010 9910724 – www.lecicalegenova.it/trattoria/

Ostaia da Ü Santü

Trattoria. Malgrado la strada tutta curve, vale la pena percorrere i pochi chilometri che occorrono per arrivare qui, in quel di Voltri, in un antico cascinale di campagna nel verde con vista sulle colline. D’estate si sta al fresco nel dehors, nella stagione fredda si sta in una delle salette arredate con gusto e semplicità. Il menu si mantiene nella comfort zone di sempre, con lo stoccafisso brandacujun, i ravioli “al tuccu”, i pansoti al sugo di noci, la cima, il coniglio, la trippa, l’agnello. A completare il quadro un discreto vino della casa e alcune valide referenze fra Liguria e Piemonte.
Ostaia da Ü Santü – via al Santuario delle Grazie, 33 – 377 0810039 – www.ostaiadausantu.it

Trattoria delle Grazie

Trattoria. Una delle insegne più veraci e schiette della città, frequentata da turisti ma anche dagli stessi genovesi, o più in generale da chi vuole ritrovare a tavola sapori e profumi della tradizione. Si fanno due turni di servizio, il primo alle 19.30 e il secondo alle 21.25, cosa che può sembrare un limite ma che in realtà aiuta nell’organizzazione. Cosa si mangia? Piatti semplici e ben fatti, come le lattughe ripiene, il minestrone, i mandilli al pesto, i pansotti alla salsa di noci, il cappon magro, lo stoccafisso Vecchia Genova, le frittelle di baccalà. Vino della casa, qualche etichetta e si va via a malincuore.
Trattoria delle Grazie – via delle Grazie, 48 – 010 8698240 – facebook

I Tre Merli

ravioli genova

Trattoria. Nel quartiere Castelletto, nei pressi dei giardini di Villa Gruber De Mari, gestito da generazioni dalla famiglia Pagano, è un affidabile indirizzo ideale per chi ha voglia di mangiare come tradizione comanda. Per la bella stagione è previsto un grazioso dehors, altrimenti ci si siede in piacevoli spazi arredati in stile rustico e si assaporano acciughe ripiene, buridda di seppie, stoccafisso accomodato, ravioli al tocco, pansotti in salsa di noci, senza contare che in menu c’è sempre qualche divagazione stagionale. I dolci fatti in casa chiudono il percorso accompagnato da buoni vini, della casa e in bottiglia.
I Tre Merli – corso Magenta, 3/R – 010 810923 – facebook

Ugo dal 1969

Trattoria. Sempre molto affollato, specie nei fine settimana, al punto che la prenotazione è d’obbligo, è un solido baluardo della tradizione culinaria genovese. Travi a vista ai soffitti, pavimenti a scacchi, tovagliette in carta paglia, paioli appesi e quadri alle pareti, è il posto giusto per gustare le acciughe ripiene, il tipico minestrone, i pansoti al sugo di noci, il filetto di baccalà fritto, la buridda, la trippa (il mercoledì), lo stoccafisso (il venerdì). Il vino della casa ben si sposa alla proposta. Non andate via senza aver acquistato un vasetto di pesto di loro produzione, sarebbe un errore.
Ugo dal 1969 – via dei Giustiniani, 86/R – 010 2469302

 

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