Dove mangiare sul Lago di Como, i migliori ristoranti

28 Ott 2023, 19:03 | a cura di
Meta turistica per italiani e stranieri, il Lago di Como è ormai anche una meta gastronomica. Ecco dove mangiare sul Lago di Como, tra tavole d'hotel, cocktail bar, ristoranti di ricerca


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“Quel ramo de lago di Como, che volge a mezzogiorno” il lago tanto amato dal Manzoni rimane anche tra le mete più amate tanto dagli italiani quanto dagli stranieri. Oggi il lago di Como vive un buon momento culinario, è possibile trovare un mix di tradizione e innovazione culinaria che può soddisfare tutti i gusti. Qui gli indirizzi dei migliori ristoranti da provare

Dove mangiare sul lago di Como, i migliori ristoranti

Acquadolce Lago di Como

Il lago di Como vive, finalmente, un buon momento culinario: un mattone lo sta portando questo locale sulla sponda occidentale, in splendida posizione: avvolto da un giardino secolare, ha il plus della terrazza-veranda affacciata sull’acqua. Carmelo Sciarabba, cuoco che conosce bene la zona, sfrutta al meglio il luogo proponendo quattro degustazioni, oltre alla carta, coprendo tutti i fronti: mare, lago, valli e vegetale. Piatti diretti, ben presentati con qualche spunto interessante come lo spaghettone, carota viola, bottarga d’acqua dolce, pane cunzato o il tacos vegano. Cantina e servizio tengono il ritmo.

Carate Urio - Via Regina Vecchia, 26 – 031 2492199 - acquadolcecomo.it

Alle Darsene di Loppia

Posizione estremamente piacevole, soprattutto durante la bella stagione, quando si può sostare all’aperto in un uno dei tavoli sotto il pergolato, allestito proprio ai margini del porticciolo di Loppia. Ma non è soltanto questo. Perché, anche accomodandosi negli accoglienti ambienti interni, è la proposta, radicata nel territorio e ben articolata tra piatti di terra e di pesce, sia di lago che di mare, ad essere convincente: gustosa e rilassante, mai banale.

Bellagio (CO) – via Melzi d’Eril – 031 952069 – www.ristorantedarsenediloppia.com 

Al lago del Sereno Hotel

Nel fine dining, molto suggestivo e con una splendida terrazza, di uno dei boutique hotel più raffinati del lago di Como, Raffaele Lenzi prosegue la ricerca di una cucina di grande personalità, sempre più attenta al vegetale e con uno sguardo al mondo. Da qui un menu dedicato a 160 euro con felici intuizioni quali tempeh di fagioli dall’occhio, cipolla e bergamotto o cavolo cinese, seitan e jus di cavolfiore. Gli altri due percorsi – Omaggio alla Tradizione e il ricco Omakase, rispettivamente a 165 e 210 euro, sono invece espressione di una buonissima mano italiana e mediterranea in particolare. Cantina e servizio sono all’altezza.

Torno (CO) – via Torrazza, 10 – 031 5477800 – www.serenohotels.com

Feel Como

In pieno centro storico, fra le strette vie della città murata, Feel è un piccolo e curato locale, regno dello chef Federico Beretta e la manager sommelier Elisa Forlanelli. Qui lo chef porta avanti la sua cucina di prossimità, dove protagonisti sono i prodotti del territorio - pesce di lago in testa - con piatti come lo storione tonnè, salmerino ai frutti rossi, la carpa accompagnata da sedano bianco, riso in cagnone al pesce persico, germano reale selvaggio, il salmerino alpino o l’anguilla al bbq.

Como – via Diaz 54, Como - 334 7264545 - www.feelcomo.com

Kitchen Como

Il gourmet nel parco dello Sheraton Hotel resta un approdo sicuro per una cena suggestiva e senza strappi. In regia il giovane Andrea Casali, che si destreggia bene sui due menu degustazione, Green (65€, disponibile anche in versione vegan) e L’Italia secondo noi (90€). Ma potete anche scegliere dalla carta dove ci sono proposte sia di terra che di mare, come crudo di gamberi rossi, mandorla, asparago di mare e limone, Petto d'anatra, rabarbaro, ribes e pannocchie baby, Spaghettone "Monograno Felicetti" allo zafferano, capesante in crudo, burro acido e alloro o il coniglio di Carmagnola confit con spuma di patate al tè affumicato e chips vegetali. Bella l’idea di proporre l’aperitivo con le tapas dello chef.

Como – via per Cernobbio, 41a – 031 516460 – www.kitchencomo.com

Materia

Davide Caranchini è un giovane chef dalle idee molto chiare. La passione per il vegetale, sostanziata dalla presenza della serra di proprietà, traspare in ogni suo piatto, come anche l’eleganza delle presentazioni. L’ ottima tecnica, affinata nel corso di numerose esperienze in Italia e all’estero, gli permette di elaborare abbinamenti inconsueti (linguine, burro, garum di agone e amchoor) utilizzando senza remore ingredienti locali e internazionali. Non ha paura di spingere sul sapore, come nell’agnello, peperoni e olive nere, e sull’amaro (il buonissimo piccione allo spiedo con cicoria e acciughe), per realizzare piatti comunque estremamente equilibrati e gradevoli. I dolci puntano all’esaltazione del singolo ingrediente (fragola, noci e sambuco). Il personale è attento e disponibile, nonostante i tempi di servizio tra le portate siano troppo ravvicinati. Nella carta dei vini ampio spazio per i macerati e i produttori di nicchia. Oltre alla carta, ben quattro i menu degustazione (vegetariano da 85 euro, da 90, 100 e 150 euro).

Cernobbio (CO) – via Cinque Giornate, 32 – 031 2075548 – www.ristorantemateria.it

Mistral del Grand Hotel Villa Serbelloni

In un contesto spettacolare e curatissimo quale Villa Serbelloni, una buona cucina di routine, gustosa e corretta, sarebbe sufficiente per conquistare applausi. Invece Ettore Bocchia prosegue la sua ricerca sul prodotto in Italia e all’estero, visto che è un instancabile viaggiatore e sfrutta sempre i mesi di chiusura dell’hotel per controllare i fornitori e trovarne di nuovi. Dal suo continuo lavoro escono piatti dove la classicità (francese, in primis) non è mai esercizio di stile o tocco vintage, ma al contrario esalta il gusto di un pesce persico, di un granciporro, di un’anatra. L’hotel dispone anche del ristorante La Goletta, decisamente più informale.

Bellagio (CO) – via Roma, 1 – 031 956435 – www.villaserbelloni.com

Il Portico

Paolo Lopriore cambia i piatti ogni giorno in base alla disponibilità di mercato proponendo una cucina "di casa" con un paio di pietanze principali a cui si affiancano salse e contorni a parte, che ogni commensale miscelerà o aggiungerà a proprio gusto. L’idea è quella di riproporre lo spirito della cucina tradizionale italiana del giorno di festa confezionata con abilità di alto livello. Non si sceglie, né si fanno modifiche: questo menù, chiamato "minutina", costa 40 euro per due portate e dolce. A noi son capitati uovo cacio e pepe seguiti da anguilla fritta con zucchine in carpione; filetti di pesce persico e lavarello al vapore con fagiolini, patate, chiodi di garofano e salsa olandese; gelato fior di latte, mirtilli, mosto di fichi e chantilly al curry. Un pasto che fonde lampi di genio creativo con una semplice, quasi scolastica, valorizzazione della materia prima. Pochi vini disponibili, per lo più originati dal mondo "naturale". Servizio agile e inappuntabile. Domenica a pranzo si effettua il brunch.

Appiano Gentile - p.zza Libertà, 36 – 031 931982 - Facebook

Radici Restaurant

Un locale fuori dai canoni della zona, per la volontà di Mirko Gatti che ha deciso di applicare quanto scoperto tra grandi masion tra Londra e Copenhagen sul territorio dove è nato. In stile Noma, indaga su tre fronti (mare, lago e foresta) creando due percorsi sicuramente ricchi di spunti: Native a 125 euro e Taste of Nature a 135 euro. È una cucina che stupisce per complessità e nitore dei sapori: pomodoro stagionato, angelica e verbena; dumpling di cavolo, gambero di fiume e salsa xo; collare di pesce gatto, rabarbaro verde e capperi di sambuco. Si bevono vini naturali ma è valida pure l'offerta di centrifugati, succhi, tè e kombucha.

San Fermo della Battaglia - Via H. Dunant, 1 – 349 0683973 - radici-restaurant.it

Sottovoce del Vista Palazzo lago di Como

In un boutique hotel con incantevole vista lago, un ristorante con due sale di cui un salotto privé e sedute sul balcone. Una scelta coraggiosa e decisa quella dello chef Stefano Mattara, rendere gourmet il pesce di lago puntando sulla sostenibilità. Tre menu degustazione: 7 passi con i classici dello chef, 160 euro; 4 con il Tasting Menu The Future per gourmet, 130 euro; Green, 110 euro. Oltre alla carta pescando nelle varie sezioni: ceviche di lago; Milano da passeggio, risotto o fusilloni di Gragnano, manzo crudo, parmigiano e tartufo nero estivo; filetto d’anguilla, albicocche, zenzero e cozze. Per finire Gin Tonic al piatto rinfrescante, Assoluto alla pesca, scelta "amara" al cioccolato o fiori con i sentori di lavanda, gelsomino e agrumi. Bella cantina con scelte di ricerca di Cristiano Mariani. Servizio attento.

p.zza C. B. di Cavour, 24 – 031 5375241 - vistalagodicomo.com

Tira Mola e Meseda

Il posto è piccolo, quindi conviene prenotare, anche perché, se i coperti non sono tanti, di contro gli affezionati sono numerosi e trovare un tavolo non è poi così semplice. Questa insegna onesta e familiare, d'altronde, ha dalla sua un ambiente caratteristico e caldo, avvolgente, l'accoglienta premurosa dei due appassionati titolari e una proposta gastronomica saporita e onesta dove si valorizza al massimo il territorio nelle sue migliori espressioni. Ecco quindi una carta che parla di salumi e formaggi locali, dei pizzoccheri alla valtellinese e dei casoncelli bergamaschi burro e salvia, dello stufato di capriolo con polenta e dello stracotto di ganassino. In chiusura dolci della casa come la torta di mele e il sorbetto al Braulio. Vini della Valtellina e servizio affettuoso.

Como - Via G. Castellini, 17 – 031 2759735 - tiramolameseda.it

 

La Terrazza Gualtiero Marchesi del Grand Hotel Tremezzo

L'hotel in stile Art Nouveau è sempre stato sotto la cura di Gualtiero Marchesi. Non stupisce quindi che la più bella delle sue location ristorative sia dedicata al Maestro, e a cena onori la sua storia. Per i marchesiani puri e duri, il degustazione a quattro o cinque signature dish che si alternano costantemente è storia viva, ben gestita da Osvaldo Presazzi, allievo del maestro. In carta, ai suoi capisaldi (dal riso oro e zafferano al dripping di pesce) si affiancano classici di carne, pesce e non pochi vegetariani. A supporto della raffinata esperienza, una valida carta vini e un servizio adeguato al contesto, mentre l’ambiente di gran classe e la vista straordinaria sul lago rappresentano un plus importante.

Tremezzina - via Regina, 8 - 0344 42491 - www.grandhoteltremezzo.com

Trattoria Contemporanea

C’è sempre il pericolo per un posto "giovane" (anzi, giovanissimo vista la netta prevalenza di under 30) di perdere il filo quando insieme ai riconoscimenti si gode di un consenso (quasi) universale. Per ora, la band di Davide Marzullo – talento indiscusso, anche e soprattutto nella gestione – si sta comportando bene, reggendo l’urto del costante tutto esaurito. C’è stato un miglioramento in ogni aspetto: il servizio – dove Marzullo porta il suo plus – è professionale; la cantina non ampia si è rinforzata con un beverage "alternativo"; la cucina prosegue nella visione senza confini, con forte impatto estetico ed esprimendo quasi sempre il gusto mediterraneo del cuoco, plasmato dal mentore Cannavacciuolo dopo tante esperienze per il mondo. Ci riesce persino con il cavolo cinese alla brace, salsa kimchi e burro di arachidi: uno dei signature più arditi in teoria. Tre i degustazione e due scelte alla carta, componibili, da 75 e 90 euro. E quattro lunch a prezzo fisso, da 25 a 45 euro. Ambiente urban-chic, frizzante e caldo al tempo stesso, ispirato dall’ampio progetto di coworking che lo ospita.

Lomazzo - Via del Ronco, 10 c/o Fabbrica Campus – 02 80896040 - trattoriacontemporanea.it

Veranda dell’Hotel villa d’Este

Un luogo da fiaba, con esterno pieds dans l’eau, che in cucina offre un’antologia della tradizione italiana con piglio internazionale. Michele Zambanini punta all’eccellenza della materia prima, vedi le verdure dell’orto di proprietà. Ci sono un menu degustazione di 5 portate a 140 euro e quello del giorno con l’immancabile soufflé. Da provare il fiore di zucchina con ricotta, il filetto di persico, la Milanese, l’Anatra, le crêpes suzette preparate al tavolo. Ancora, il gambero di Mazara, maionese vegana, cialda al nero di seppia ed estratto pizzaiola e il taglierino con emulsione di prezzemolo, tartare di tonno e caviale. Cantina di gran pregio. Servizio dal sapore antico.

Cernobbio - Via Regina, 40 – 031 348400 - villadeste.com

 

foto di apertura di Stefano Borghesi

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