Anteprime vino report. Quarta tappa: Benvenuto Brunello a Montalcino

23 Feb 2015, 09:30 | a cura di
La vendemmia 2014 si preannuncia complicata ma oggi tutti guardano all'annata 2010. E lì le cose si fanno interessanti. Mentre Carlo Petrini firma la piastrella commemorativa a Montalcino va in scena Benvenuto Brunello.

L’annata 2014 sarà solo tre stelle per il Brunello di Montalcino, come annunciato da Paolo Vagaggini, l’enologo toscano incaricato di tenere la relazione sull’annata, ma oggi tutti pensano al Brunello 2010, un’annata che si preannuncia memorabile. Forse è stato il passaggio negli Stati Uniti e l’entusiasmo con il quale giornalisti e addetti ai lavori hanno accolto l’annata, sta di fatto che per molti viticoltori non ci saranno problemi di vendita anzi, si dovrà tornare alle assegnazioni.

IL MERCATO
Rispetto alle altre principali denominazioni di origine toscane, il Brunello non vola all’estero, si assesta quasi sul 70% di export ma non arriva a superare l’80% come accaduto quest’anno per Chianti Classico, Chianti e Nobile di Montepulciano. Il mercato interno tiene, forse perché lo sviluppo nei paesi emergenti non c’è stato come si auspicava qualche anno fa, ma i mercati tradizionali non solo reggono ma aumentano le richieste, come succede negli Stati Uniti, in Canada, Germania e Svizzera.

L'ANNATA 2010
Gli assaggi dei Brunello 2010 hanno confermato l’eccezionalità dell’annata: la costante è stata la presenza di tannini levigati, che hanno liberato la bocca dall’oppressione stringente delle parti dure, per liberare un retrogusto fruttato prolungato e gradevole. Piacevolissima poi la gamma dei profumi, riscontrabile, con una prevalenza fruttata fresca di grande finezza ed eleganza. Il marchio distintivo del 2010 è proprio questo, l’eleganza unita ad una bevibilità appagante, confortata da una lunga persistenza. Tra le aziende da citare Poggio di Sotto, Le Ragnaie, Il Marroneto, Collelceto, Albatreti, Armilla, Salvioni, Silvio Nardi. Per quanto riguarda gli assaggi, da notare anche l’eccellente qualità del Rosso di Montalcino 2013, sempre meno un Brunello povero ma un vino che è riuscito a guadagnarsi una precisa fisionomia per una fascia di pubblico che lo apprezza in misura sempre maggiore.

LA PIASTRELLA DI CARLO PETRINI
Benvenuto Brunello si conferma comunque quale momento importante per fare il punto sullo stato del vino in Italia grazie alla tradizionale posa della formella commemorativa dell’annata, che viene sempre fatta dipingere da un personaggio famoso: a citare, per gli anni scorsi, Oscar Farinetti, il fotografo Oliviero Toscani, gli stilisti Prada, Missoni, Ferragamo. Quest’anno è stata la volta di Carlo Petrini fondatore e presidente internazionale di Slow Food, che ha colto l’occasione per fare il punto dei cambiamenti avvenuti nel territorio negli ultimi trent’anni, in vista di un appuntamento importante come l’EXPO 2015 “Prendetela tutti più bassa: questo è uno dei valori distintivi della civiltà contadina. Non siamo venuti al mondo per bere vino, ma per mangiare. Voi produttori non dovete mai dimenticare che prima di tutto siete uomini della terra. È bello parlare di made in Italy, ma bisogna tutelare chi lo fa: è giunto il momento di dedicarsi all’agricoltura non più secondo le regole del libero mercato, ma con la difesa delle economie locali dei territori. La fortuna del vino reggerà solo se lo farà l’agricoltura italiana”Queste le parole che hanno caratterizzato maggiormente l’intervento del padre fondatore di un movimento diffuso a livello planetario.

a cura di Leonardo Romanelli

Per leggere Anteprime vino report. Prima Tappa: l'Anteprima Chianti all’ex Manifattura Tabacchi di Firenze clicca qui

Per leggere Anteprime vino report. Seconda Tappa: Chianti Classico Collection alla Stazione Leopolda di Firenze clicca qui

Per leggere Anteprime vino report. Terza tappa: Vino Nobile di Montepulciano alla Fortezza di Montepulciano clicca qui

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