Consumi di vino, gli Usa superano la Francia

14 Mag 2014, 15:27 | a cura di
Grazie al calo della Francia, che ha perso 2,1 milioni di ettolitri, gli Stati Uniti si portano al comando della classifica con 29,1 mln hl. Terza l'Italia che ha consumato nel 2013 21,7 milioni di ettolitri. Il direttore Aurand: La crisi si sente e la ripresa si fa attendere. Ecco i dati Oiv.

Gli Usa diventano il mercato più importante al mondo per consumo di vino. Con 29,1 milioni di ettolitri consumati nel 2013 (+0,5%), superano per la prima volta la Francia, che ha perso 2,1 mln hl (-6,9%) a 28,1 mln hl. Terzo posto per l'Italia con 21,7 milioni (-3,7%) tallonata dalla Germania con 20,3 milioni consumati, in aumento dell'1,5%; battuta d'arresto per la Cina che, con 16,8 milioni (-3,8%), sembra aver perso lo slancio dei primi anni 2000. I dati diffusi dall'Oiv (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino), a Parigi, segnalano un calo generalizzato dei consumi mondiali che si sono ridotti complessivamente di 2,5 milioni di ettolitri sul 2012 (-1%) a 238,7 mln hl, riportando il livello generale poco sopra quello di dieci anni fa. I primi cinque Paesi consumano assieme il 50% del vino di tutto il mondo. E se l'Europa, e con essa l'Italia, continua il suo trend decrescente (da 122 a 119 mln hl), aumenta il consumo di vino nei principali Paesi dell'America latina (Argentina, Cile e Brasile) in una percentuale compresa tra 1 e 3%. "La ripresa auspicata che segna la fine della crisi sta tardando a evidenziarsi, tuttavia proprio questo calo di consumi e l'aumento della produzione ha consentito di riportare in equilibrio generale sul mercato internazionale", ha detto il direttore generale di Oiv, Jean-Marie Aurand.

Sul fronte esportazioni, l'Italia si conferma nel 2013 leader mondiale in volumi e seconda dopo la Francia in valore (5 mld rispetto a 7,8 mld). A causa, in parte, della scarsa produzione del 2012, secondo Oiv le esportazioni mondiali sono scese del 2,2% in quantità a fronte di un valore in aumento del 1,5% a 25,7 miliardi di euro. La maggiore riduzione degli scambi di vino in volumi è attribuibile ai vini in bottiglia: 2 milioni di ettolitri su un totale di 2,2 mln hl. In controtendenza gli spumanti che hanno beneficiato di un prezzo inferiore del 2,4% sul 2012 guadagnando il 3,4% in volumi e l'1% in valore. Tra i Paesi, si segnala la forte crescita dell'export del Sudafrica (+9% in valore e +17% in volumi).

Per quanto riguarda le importazioni, gli Stati Uniti nel 2013 detengono, oltre a quello di maggior consumatore, anche il primato di maggiore importatore in valore (3,9 miliardi di euro), seguiti dal Regno Unito (3,7 mld) e dalla Germania (2,5 mld) che è il principale importatore in volumi, seguito da Regno Unito e Usa. Forte calo dell'import francese (-11%). In valore, l'Africa cresce più di tutti (6,7% a 101 milioni di euro) malgrado rappresenti solo lo 0,4% del totale.

Prime previsioni, infine, sulla vendemmia 2014 dei principali Paesi dell'emisfero sud del mondo. L'Oiv stima una forchetta compresa tra 49 e 53 milioni di ettolitri, in calo del 10% sul 2013. A scendere sono Argentina (-20% soprattutto per fattori climatici), Australia e Cile (tra 10% e 20% in meno) ma dopo una raccolta record nel 2013. Stabili Sudafrica, Brasile e Uruguay; in aumento del 15% la raccolta in Nuova Zelanda che dovrebbe segnare un nuovo record e raggiungere i 4 milioni di quintali di uve.

a cura di Gianluca Atzeni

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