Paolo Verri presenta il Padiglione del Vino dell'Expo 2015

26 Nov 2013, 13:20 | a cura di
Aspettando l'Expo 2015, Paolo Verri, responsabile dei contenuti del Padiglione Italia, racconta le iniziative, le proposte e i dubbi che riguardano lo spazio dedicato alla produzione vitivinicola. Entro fine mese il progetto definitivo.

โ€œIl vino ci sarร  e avrร  un ruolo importante. Si tratterร  di vedere dove materialmente si collocherร โ€, precisa subito Paolo Verri, responsabile dei contenuti espositivi e del palinsesto eventi del Padiglione Italia allโ€™Expo di Milano, dall'1 maggio al 31 ottobre 2015, che abbiamo incontrato durante i lavori del 1ยฐ Forum dellโ€™economia e del mercato vitivinicolo. Alla grande esposizione di Milano, a quasi cento anni di distanza dalla precedente del 1906, il Padiglione Italia, interpretando il tema dellโ€™Expo Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, si presenterร  con un edifico dalle sembianze di una grande albero in cui il visitatore potrร  immergersi: un decumano lungo il quale corre lโ€™Expo che si incrocia con il cardo. Attualmente, e sino al 15 gennaio, il modellino รจ in una mostra al Quirinale per poi andare a Bruxelles e quindi a Venezia. Ma torniamo all'esposizione.

A cinquecento giorni dall'inaugurazione, a che punto siamo con i contenuti generali dellโ€™Expo?
Abbiamo proposto varie tematiche in abbinamento tra loro. Dai territori stanno arrivando le proposte che tra febbraio e maggio 2014 ci permetteranno di scrivere il palinsesto definitivo, previsto entro ottobre 2014, in modo di essere pienamente operativi giร  da 6 mesi prima dellโ€™inizio dellโ€™Expo. Attualmente siamo nella fase dellโ€™interlocuzione con i territori. Ecco perchรฉ abbiamo urgenza di avere delle risposte.

A proposito di risposte, qual รจ quella che, invece, vi aspettate dal pubblico?
Una risposta forte: all'Expo sono attesi almeno 90 Paesi da tutto il mondo, ma ci saranno soprattutto italiani ed รจ a loro che vogliamo rivolgere il nostro messaggio.

Quale?
Far capire dove sta andando il mondo e quali sono i cambiamenti โ€“ lโ€™Europa non ha piรน la centralitร  di una volta - rivolgendosi alle famiglie e ai giovani, specialmente under 30. A questo proposito sono giร  previsti tour nelle Universitร  e nei distretti tecnologici, da febbraio a maggio, per cercare 100 giovani per ogni regione italiana da far diventare narratori dellโ€™Italia che cambia. Non dobbiamo raccontare il nostro passato, ma il nostro futuro. E in questo ร mbito capire quali sono i luoghi dove cโ€™รจ bisogno di Italia.

In questo contesto qual รจ il ruolo del vino?
Grande narrazione dei territori italiani e grande capacitร  di raccontare al meglio non solo le storie del vino, ma le storie collegate al vino e ai paesaggi: un formidabile meccanismo, insieme allโ€™olio, per guardare ai territori. Se noi inquadriamo lโ€™Italia dallโ€™alto, a volo dโ€™uccello, sono gli agricoltori, e in particolare i viticoltori, a tenere in ordine il paesaggio.

Andando al lato pratico, esiste giร  un progetto?
Cโ€™รจ unโ€™intensa discussione per creare uno spazio autonomo accanto al Padiglione Italia. Si tratta di un costo ingente, circa 8 milioni di euro, che al momento attuale non sono in budget. Ora si tratta di capire se questi soldi ci sono oppure se nel cardo sarร  possibile fare, insieme ai territori, uno spazio sul vino. Tra le possibilitร  anche quella di fare una sorta di Vinitaly al primo piano del padiglione. Il dubbio su cosa fare comunque, dovrร  essere risolto entro la fine del mese di novembre.

Lei, piรน volte, ha fatto riferimento al Brand Nations Index, secondo il quale il nostro Paese รจ in testa ai desideri dei consumatori di etร  piรน avanzata, con preferenze piรน da fine anni Sessanta che del Duemila. Anche per il vino รจ cosรฌ?
Intanto รจ per questo che noi chiediamo ai territori di impegnarsi per i clienti del futuro e non per quelli attuali che giร  sono acquisiti. Bisogna guardare a quelli dei prossimi cinque-dieci anni. Quanto al vino, ha fatto degli enormi passi in avanti, non solo sulla qualitร , ma anche sul packaging, sul marketing ecc. Giova raccontarlo come elemento comunicativo e narrativo. Sicuramente noi metteremo tante storie al tavolo dei nostri visitatori e anche la nostra capacitร  di raccontare. Perรฒ lo metteremo insieme a elementi culturali piรน precisi come la musica.

Vino e musica: da che cosa รจ scaturito questo abbinamento? Perchรฉ, ad esempio, non la letteratura ?
La letteratura รจ proprio il pane della mente, invece la musica ha qualcosa di dionisiaco che ti ispira nel profondo. Pane vuol dire proprio sminuzzare la vita quotidiana e le parole, invece la musica rispecchia il ruolo del vino nella nostra cultura. Quando sentiamo una musica della nostra tradizione o anche del contemporaneo, immediatamente capiamo di che cosa รจ fatto il nostro intorno. Non cโ€™รจ bisogno di spiegarlo. รˆcome il vino perchรฉ รจ senza mediazione.

a cura di Andrea Gabbrielli

Questo articolo รจ uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 21 novembre. (http://www.gamberorosso.it/settimanale/item/1018679-21-novembre-2013). Abbonati anche tu se sei interessato ai temi legali, istituzionali, economici attorno al vino. E' gratis, basta cliccare qui. (http://www.gamberorosso.it/index.php?option=com_content&view=article&id=39&lang=it)

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